Anche Apple (NASDAQ: AAPL) deve fare i conti con l’aumento dei costi e la pressione inflazionistica che sta registrando numeri da record e pesa in maniera significativa sui costi delle aziende.
L’aumento degli stipendi del personale ed i costi del settore logistica non risparmiano l’azienda di Cupertino che non esclude la possibilità di ritoccare in rialzo i prezzi dei dispositivi Apple, in particolar modo di iPhone.
Per bilanciare l’aumento dei costi, Apple potrebbe trovarsi costretta ad aumentare i costi degli iPhone, prodotto che rappresenta il 52,50% delle entrate della multinazionale tech.
Apple e l’aumento dell’inflazione

Un aumento così significativo del tasso di inflazione non avveniva da circa 40 anni, ma a peggiorare la situazione attuale è anche la carenza di componenti legati alla produzione dei prodotti Apple, in particolar modo il silicio e i chip.
Ciò è causato soprattutto dai numerosi lockdown imposti dal Governo cinese per fronteggiare l’aumento dei contagi da Covid-19, con pesanti ritardi sulla produzione delle componentistiche essenziali per immettere sul mercato i prodotti Apple (e non solo).
Tim Cook, Ceo di Apple, non si mostra tuttavia preoccupato e le sue dichiarazioni agli organi di stampa sono fiduciose anche in virtù del decremento dei costi di alcuni componenti utilizzati nei dispositivi Apple.
Apple e l’aumento degli stipendi
Apple ha attuato una politica che comporta l’aumento del monte stipendi, in linea con il mercato e con quanto hanno già fatto i suoi competitors Alphabet Google (NASDAQ: GOOG), Amazon (NASDAQ: AMZN) e Microsoft (NASDAQ: MSFT).
L’aumento degli stipendi si è reso necessario anche per rendere l’azienda appetibile e non subire la fuga delle migliori menti che l’azienda intende tenersi stretti ed evitare che vadano a ricoprire incarichi presso i competitors.
Apple rischia di subire il decremento delle vendite

Non solo l’aumento dei costi e la rivalutazione degli stipendi, ma a preoccupare la multinazionale americana è anche il possibile calo della domanda sui prodotti Apple.
Una situazione di crisi economica come quella attuale potrebbe determinare numeri in calo sui prodotti tech, tra i primi a subire il calo delle vendite.
Secondo gli esperti, la crisi economica ha storicamente colpito i prodotti elettronici che, non essendo di prima necessità , sono gli acquisti che i consumatori tardano a sostituire, concentrando le risorse solo ed esclusivamente su ciò che è più essenziale.
La forte instabilità economica potrebbe in particolar modo colpire le vendite degli iPhone, prodotti soggetti ad entrare periodicamente sul mercato con tecnologie e servizi sempre più all’avanguardia.
In questo caso, il consumatore potrebbe decidere di rimandare la sostituzione del vecchio iPhone a quando le condizioni economiche rientreranno alla normalità .
Se ciò dovesse verificarsi, Apple subirebbe un duro colpo già sui prossimi modelli di iPhone che si ripercuoterebbero sensibilmente sulle entrate della società , senza escludere un decremento del suo valore azionario.
Apple non sembra ad oggi preoccupata, visto che i dati non registrano oggi un calo della domanda dei prodotti di prima fascia come quelli che propone Apple.
Numeri in calo invece per i prodotti elettronici di seconda e terza fascia che hanno già registrano una significativa diminuzione delle vendite e non si esclude che questi dati possano coinvolgere anche i prodotti Apple.
L’aumento dei prezzi degli iPhone

A conferma delle previsioni, storicamente Apple ha incrementato il costo dei suoi prodotti, in modo particolare degli iPhone, dispositivi di punta della multinazionale americana i cui costanti aggiornamenti e le implementazioni giustificano la variazione di prezzo in rialzo.
Dispositivi di fascia alta più potenti e performanti sembrano attirare una vasta moltitudine di acquirenti ancora oggi interessati a seguire il progresso tecnologico ed il suo stretto legame con la moda che fa di Apple l’azienda leader nel settore.
Rispetto agli 800 euro di 5 anni fa, alcuni modelli di iPhone superano oggi i 1.000 euro e la domanda continua ad essere alta, tuttavia la straordinaria fase economico-finanziaria dettata dalla pressione inflazionistica e dall’aumento dei costi potrebbe invertire questo trend.
Se ciò dovesse accadere, si stima un aumento dei prezzi sugli iPhone che si attesterebbe al +9%, superando il tasso di inflazione dell’8,6% che oggi si registra negli Usa.
Il prossimo autunno sarà il momento della verità e toccheremo con mano dati più certi sui prossimi iPhone in uscita, in rapporto alle condizioni di mercato e con un occhio di riguardo all’andamento del titolo Apple (NASDAQ: AAPL) che potrebbe rivelarsi interessante per gli investitori.