I mercati azionari europei e statunitensi sembrano essersi lasciati alle spalle un anno alquanto difficile ed iniziato bene il 2023, ma gli strascichi potrebbero ancora condizionare l’andamento dei titoli in Borsa.
Se le migliori azioni europee dell’Euro Stoxx 50 hanno registrato un incremento del +11%, oltreoceano l’S&P500 ha incassato un interessante +8%.
Conviene quindi investire su azioni europee o statunitensi? Gli analisti di Oddo BHF hanno analizzato possibili scenari e fornito previsioni su come potrebbero performare le azioni europee e statunitensi, offrendo agli investitori un quadro su cui poter basare la strategia finanziaria.
Come scegliere tra azioni europee statunitensi?

Se da un lato i mercati azionari hanno iniziato bene il 2023, dall’altro lato gli esperti analisti prevedono un possibile calo del trend positivo ottenuto nei primi 2 mesi dell’anno in corso.
Nello specifico, gli analisti di Oddo BHF prevedono entro la prima metà dell’anno corrente un possibile contesto di stagflazione, ossia un aumento generale dei prezzi e un rallentamento della crescita economica.
Lo scenario prevede ancora una forte pressione inflazionistica che potrebbe pesare sull’andamento dei titoli, di contro, le riaperture in Cina post Covid-19 potrebbero ritornare a spingere sull’economia globale.
Sul fronte energetico invece l’inverno più mite del solito e l’enorme quantità di stoccaggi preventivi potrebbero consentire di schivare il rischio di una crisi energetica.
Ciò consentirebbe all’Occidente di dedicarsi principalmente al raggiungimento dell’indipendenza energetica dalla Russia, un obiettivo che ha richiesto grandi sforzi nel 2022.
In vista di questo ipotetico scenario, gli analisti di Oddo BHF privilegiano le azioni europee in quanto sono scambiate ad un valore che sfiora la media registrata nel lungo periodo.
Le azioni statunitensi invece stanno performando al di sopra della loro media di lungo periodo, pertanto potrebbero essere più soggetti a decrementi durante il 2023.
Gli scenari possibili e dove investire

Dagli scenari prospettati dagli analisti di Oddo BHF si stima il raggiungimento del picco massimo del tasso inflazionistico ed una politica meno restrittiva delle Banche centrali.
La Federal Reserve è intervenuta contro l’inflazione 4 mesi della BCE, spingendo i tassi negli Stati Uniti al 5,7% e si prospetta ancora un ulteriore innalzamento di 50 punti base.
Sul versante europeo invece i tassi sono attualmente al 5,2% e la Banca Centrale Europea potrebbe ancora incrementarli del 3% sui depositi.
Come raccomandano gli esperti finanziari, i dati sui tassi farebbero quindi propendere verso un possibile proficuo investimento sulle migliori obbligazioni.
Qualora dovesse essere già stato raggiunto il picco massimo dell’inflazione, non dovesse scatenarsi una crisi energetica ed il conflitto russo-ucraino non dovesse inasprirsi, cosa aspettarsi nel 2023?
Con questo possibile scenario, per gli analisti di Oddo BHF le azioni europee sarebbero più attrattive per gli investitori, spinte dal rafforzamento dell’euro sul dollaro e dalle riaperture in Cina.
In questa specifica ipotesi, gli analisti di Oddo BHF raccomandano di diversificare il portafoglio azionario puntando sulle obbligazioni che hanno margine di rischio basso e sulle migliori azioni europee che potrebbero performare in rialzo.