Nonostante il crollo del Bitcoin abbia innescato anche il crollo delle criptovalute che seguono di fatto l’andamento della più importante moneta digitale, il prezzo più basso e vantaggioso suscita ancora l’interesse di investitori pronti a puntare sui possibili trend rialzisti.
Il calo del Bitcoin trascina giù le cripto, in quanto da sempre punto di riferimento e termometro criptovalutario che condiziona fortemente il trend delle altre monete digitali.
L’intero settore delle criptovalute è fortemente legato al segmento tecnologico che ha sofferto le conseguenze della crisi economica internazionale, registrando negli ultimi mesi forti ribassi.
Anche Ethereum (ETH), l’eterno secondo antagonista del Bitcoin (BTC), sta registrando fasi ribassiste ed il confronto tra le due criptomonete potrebbe fornire elementi più chiari su come e dove investire in criptovalute.
Mettendo Bitcoin ed Ethereum a confronto è possibile notare come i 2 sistemi apparentemente simili, girano in tecnologie differenti e sono stati concepiti con diversi obiettivi.
Bitcoin ed Ethereum a confronto
Già negli scorsi mesi Bitcoin ed Ethereum hanno registrato forti decrementi del proprio valore, ma non sono mancate parentesi dove il Bitcoin in rialzo sembrava dovesse riprendere la sua marcia verso i massimali riscontrati nel novembre del 2021.
Dalle previsioni degli esperti analisti non si può escludere la possibilità di rivedere BTC ed ETH nuovamente in rialzo, ma prima di valutare su quale delle 2 monete virtuali investire, potrebbe essere utili mettere a confronto Bitcoin ed Ethereum.
Il Bitcoin è il precursore delle criptomonete, nato nel 2009 per lanciare il progetto di finanza decentralizzata, un modo alternativo che si pone l’obiettivo di sostituire il tradizionale sistema bancario.
Ethereum invece nasce con la mission di consentire l’applicazione degli smart contact, una particolare forma contrattuale in grado di creare, verificare e sottoscrivere automaticamente un accordo tra le parti, senza bisogno di intermediari.
Nonostante BTC ed ETH girino in sistemi derivanti dalla stessa tecnologia Blockchain, Ethereum si presenta come un progetto più evoluto rispetto al più vecchio Bitcoin.
Ciò comporta una netta differenza sul risultato finale delle transazione, con notevoli vantaggi sulla sostenibilità, l’accessibilità e la velocità a favore di Ethereum, il cui valore tuttavia è crollato del -55% rispetto allo scorso anno.
Il crollo del Bitcoin ed il Merge di Ethereum

Allo stato attuale è possibile apprezzare un valore relativamente più accessibile del BTC (intorno alle 18mila euro) se paragonato ai massimali raggiunti da Bitcoin alla fine del 2021, pari a circa 69mila euro.
Più contenuto il margine di Ethereum che dopo aver sfiorato le 2mila euro è sceso a 1.500.
Un differenziale di prezzo ad oggi molto alto, ma che in futuro potrebbe anche ridursi in virtù del fatto che Ethereum spinge sull’acceleratore su una progettualità più innovativa ed ecosostenibile.
Entrando nello specifico, le due criptovalute utilizzano diverse tecnologie. Mentre Bitcoin rimane ancorato sul sistema Proof of Work, Ethereum è pronto a passare al Proof of Stake.
Rispetto all’altamente inquinante sistema POW che necessita di ben 138 terawattora ogni anno, pari a 114 milioni di tonnellate di anidride carbonica emessa, il nuovo sistema POS che sta per essere integrato su Ethereum riduce del 99,95% le emissioni.
L’upgrade su Ethereum, denominato Merge, dovrebbe concludersi il prossimo 15 settembre e non è da escludere la possibilità che ETH possa ridurre il gap con BTC proprio grazie al lancio del nuovo sistema Proof of Stake.
Dal confronto tra Bitcoin ed Ethereum, considerate le le critiche subite dall’inquinamento causato dalle emissioni di BTC e gli obiettivi ecosostenibili decise su ETH, potrebbe quindi risultare economicamente interessante comprare Ethereum (ETH) in vista di potenziali rialzi.
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