Nonostante le stime degli analisti, l’inflazione negli Stati Uniti è andata oltre le previsioni, causando il crollo di Wall Street e l’affondo del Bitcoin.
La pressione inflazionistica si è attestata all’8,3% su base annua, rispetto alle stime che prevedevano il picco nel mese di agosto e un calo già a settembre, il cui dato non sarebbe andato oltre l’8%.
L’indice dei prezzi preoccupa la Federal Reserve, intenzionata a intervenire già la prossima settimana innalzando il tasso di interesse per limitare ulteriori impennate dell’inflazione.
Gli esperti di mercato prevedono un incremento dei tassi di interesse di 75 punti base, ma non si esclude che la FED possa anche applicare una misura più aggressiva, pari ad 1 punto percentuale.
Bitcoin crolla del 4% a causa dell’inflazione USA
Non ci troviamo certamente di fronte ad una situazione allarmante, tuttavia basta una piccola variazione per far schizzare la forte volatilità che sta condizionando i mercati e le criptovalute.
Ne fanno le spese molti titoli a Wall Street che hanno perso tra il 4% ed il 5% e ne risentono alcuni titoli delle Borse europee, che hanno registrato, nella giornata di oggi, risultati negativi.
Il trend ribassista non ha risparmiato, com’era prevedibile, neppure il Bitcoin (BTC) che ha bruciato il 4% del suo valore, trascinando anche tutte le altre criptovalute.
Ciò che lascia perplessi gli esperti finanziari sono i precedenti incrementi dei tassi di interesse già applicati dalle Banche Centrali che, a quanto pare, non hanno ottenuto i risultati sperati.
Un ulteriore aumento dei tassi potrebbe essere la giusta mossa per ridurre l’alta pressione dell’inflazione? Dalla prossima settimana (20-21 settembre) sarà possibile scoprirlo, dopo che la FED sarà già probabilmente intervenuta nuovamente sui tassi di interesse.
Come investire dopo il crollo del Bitcoin

Il crollo del Bitcoin pone la criptomoneta in una situazione che potrebbe essere vantaggiosa per gli investitori che puntano a ottenere margini di guadagno.
Da un lato il prezzo relativamente più accessibile rispetto ai massimi registrati nel novembre del 2021, quando il BTC aveva un valore che si aggirava intorno ai 69 mila dollari.
Dall’altro lato, l’alta volatilità che le monete digitali stanno subendo potrebbe spingere gli investitori a fare trading di criptovalute.
Un’opportunità vantaggiosa per tentare di guadagnare puntando sulle criptovalute su cui investire nel lungo termine, ma anche speculare sulla volatilità del prezzo che, soprattutto in questo periodo, è molto alta.
Il confronto tra Bitcoin ed Ethereum potrebbe chiarire meglio su quale criptovaluta puntare, anche in virtù della nuova tecnologia applicata alle monete virtuali, che migliora l’esperienza, ma anche il valore di mercato.
Per investire in criptomonete consigliamo sempre a tutti i trader di affidarsi ai migliori exchange di criptovalute, piattaforme regolamentate ed autorizzate dagli organi di vigilanza che mettono a disposizione gli strumenti necessari per puntare sulle monete digitali.