Nonostante aleggiavano già nell’aria a causa dell’instabilità politica del Governo italiano, le dimissioni di Mario Draghi hanno dato uno scossone che ha generato ripercussioni anche sui mercato e sull’andamento dell’euro.
Dopo aver presentato le dimissioni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sono state rese pubbliche attraverso un comunicato diramato agli organi di stampa, le reazioni politiche sono state immediate, ma anche i mercati hanno registrato cali significativi.
In particolare l’FTSE Mib ha chiuso in negativo, trascinando giù con sé anche le Banche UniCredit (MIL: UCG) e Intesa Sanpaolo (MIL: ISP), quest’ultima con -3% per effetto della forte esposizione dei BTP.
Anche la moneta europea ha subito le conseguenze delle dimissioni del Premier Mario Draghi ed il cambio euro-dollaro che avevano raggiunto una storica parità dopo circa 20 anni, dopo l’annuncio ufficiale è sceso ulteriormente al di sotto della valuta americana.
Le dimissioni del Premier del Governo italiano hanno comportato anche un calo sui BTP, dove Intesa Sanpaolo ha la maggiore esposizione.
I motivi delle dimissioni di Mario Draghi

I motivi che hanno portato Mario Draghi a presentare le dimissioni nella tarda serata di ieri al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, subito dopo aver espresso la sua volontà al Consiglio dei Ministri, sono prettamente di natura politica.
Fatale è stata la mancata fiducia sul decreto aiuti 2022, dove il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte non si è presentato in aula sia alla prima che alla seconda chiamata.
Una situazione di instabilità politico-amministrativa che fa vacillare la maggioranza del Governo. Motivo per cui il Premier Mario Draghi non ha esitato a presentare le sue dimissioni al Presidente della Repubblica.
Come si legge nel comunicato diramato dalla Presidenza del Consiglio, sin dal suo insediamento Mario Draghi è stato chiaro nell’accettare l’incarico di Governo finché la progettualità politica-amministrativa fosse stata supportata dalle forze politiche.
Draghi da Mattarella: dimissioni respinte
Dal momento in cui questa condicio sine qua non è venuta meno, il dimissionario Premier ha immediatamente presentato le sue dimissioni al Presidente della Repubblica.
Dal canto suo, Sergio Mattarella, ha respinto le dimissioni del premier Draghi e lo ha rinviato mercoledì a presentarsi di fronte alle Camere.
Mattarella, in un momento di forte crisi politica nel 2021, ha fortemente voluto e convinto Mario Draghi ad accettare l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, per traghettare l’Italia fuori dal periodo pandemico con una campagna vaccinale ad hoc e pianificare una ripartenza economico-finanziaria con il PNRR.
E l’idea del Presidente della Repubblica non sembra essere cambiata
Draghi si dimette? Le conseguenze sui mercati

Se in un primo momento le dimissioni di Mario Draghi hanno determinato andamenti negativi dell’FTSE Mib e spinto l’euro al di sotto del dollaro, quando le dimissioni sono state respinte dal Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella i mercato hanno ripreso quota.
I futures sul Ftse Mib che avevano segnato un -5% dopo le dimissioni di Draghi, una volta respinte dal Presidente Mattarella hanno registrato un rialzo dello 0,33%.
Anche lo spread BTP-Bund ha registrato segnali positivi, chiudendo in rialzo del 6%, mentre l’euro che era sceso sotto rispetto al dollaro, ha recuperato il gap e superato (anche se di poco) la moneta americana.
Si attendono altri variazioni di mercato in vista del prossimo mercoledì, quando il Premier dimissionario Mario Draghi si presenterà alla Camere per ottemperare alla richiesta del Presidente Sergio Mattarella.
Nell’attesa di mercoledì, chi conosce bene Mario Draghi sa che difficilmente tornerà indietro sui suoi passi e valuterà un Governo Draghi-bis, pertanto le sue dimissioni anche se non sono ufficialmente irrevocabili, potrebbero essere secondo la sua visione politica l’unica strada percorribile.