Enel ha presentato i conti del preconsuntivo e chiude l’anno 2022 in crescita del +64% sui ricavi che si attestano a 140 miliardi di euro.
Il piano aziendale portato avanti da Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale e volto alla riduzione dell’indebitamento hanno permesso al Gruppo Enel di chiudere l’anno in crescita in rapporto ai primi 9 mesi del 2022.
Nonostante le criticità geopolitiche, energetiche ed economiche, a generare un risultato positivo sono stati il modello di business attuato e la maggiore quantità di energia venduta in Italia e Spagna.
I dati di Enel

Analizzando i dati comunicati da Enel si evince un Ebitda in crescita del 2,6%, ossia il margine operativo lordo che funge da indicatore di redditività della gestione operativa aziendale.
L’Ebitda da 19,7 miliardi supera le previsioni annunciate alla fine dell’anno scorso che non andavano oltre i 19,6 miliardi di euro.
Alla voce indebitamento si evidenzia una significativa riduzione di circa 10 miliardi di euro e nello specifico si passa dai 69,7 miliardi del terzo trimestre ai 60,1 miliardi del 31 dicembre 2022, contro i 51,7 miliardi di euro del 2021.
Un effetto positivo del +16,2% che rispetta i parametri stimati alla fine dell’anno e dona un’iniezione di fiducia per il prosieguo dell’anno in corso.
Enel ha comunicato ricavi per 140,5 miliardi di euro, generando un incremento del +63,9% che include la dismissione dell’attività in Cile da 1,1 miliardi di euro e la cessione parziale di Ufinet, Gridspertise, Mooney Group. da 800 milioni di euro.
Un risultato positivo derivante dalle principali divisioni del Gruppo Enel:
- Enel green power;
- Enel X;
- Enel Grids.
Gli effetti positivi sul preconsuntivo di Enel

Le operazioni di dismissione in Russia, Brasile e Cile, oltre ai tassi di cambio favorevoli degli ultime 3 mesi del 2022 hanno generato effetti positivi sul bilancio di Enel.
Il modello di business attuato da Starace è tuttavia motivo di orgoglio per l’amministratore delegato di Enel che intervistato dagli organi di stampa ha espresso grande soddisfazione sui risultati raggiunti.
In particolare, ha aggiunto Starace, la sensibile riduzione dell’indebitamento registrata alla fine dell’anno continuerà il decremento anche durante tutto il 2023, migliorando di conseguenza la solidità finanziaria del Gruppo Enel.
Conviene investire in azioni Enel?
Il peggio potrebbe ancora non essere del tutto passato e permangono le criticità che hanno trascinato giù il titolo lo scorso ottobre.
Eppure le contromisure adottate dall’a.d. Francesco Starace hanno spinto in rialzo le azioni Enel, riducendo le perdite registrate nei primi 9 mesi del 2022, come si evince nel seguente grafico in tempo reale.
In base ai fattori che stanno condizionando i mercati energetici oggi, la domanda che pressoché tutti i trader si stanno chiedendo è quale strategia finanziaria adottare sulle azioni Enel: venderle o tenerle?
Analizzando attentamente pro e contro, da un lato Enel offre elevate potenzialità aziendali, risultati positivi di bilancio e piani strategici lungimiranti.
Di contro, le criticità che stanno condizionando il mercato energetico spingono alcuni trader a vendere azioni Enel.
Anche le raccomandazioni degli esperti analisti sono contrastanti, “sell” per Morgan Stanley e “buy” per Mediobanca ed Equita SIM.
Una condizione che spingerebbe ad un’accurata analisi strategica finanziaria basata su un’alquanto opportuna diversificazione del portafoglio finanziario, finalizzata a comprare azioni Enel (MIL: ENEL) in maniera ponderata.