Oggi vogliamo proporti un approfondimento mirato su cos’è e come funziona Ethereum 2.0, un ecosistema nato dall’aggiornamento di uno dei progetti crittografici più storici sul mercato, ossia Ethereum, con il suo token ETH.
Per chi non lo conoscesse, Ethereum è un progetto storico, da anni pilastro della finanza decentralizzata e di molti altri settori affini. La sua blockchain ha permesso la nascita di migliaia di progetti e di applicazioni decentralizzate, uniche nel loro genere.
Con un mercato sempre più concorrenziale, la stessa tecnologa è tuttavia diventata lenta e macchinosa rispetto alle funzionalità degli ecosistemi moderni. Ciò ha portato la fondazione ad avviare un delicato aggiornamento, proprio per creare Ethereum 2.0.
Di cosa si tratta? Quali sono le novità e le differenze rispetto ad Ethereum “tradizionale”? È possibile comprare Ethereum 2.0 ed investire su questo nuovo ecosistema? Il progetto è stato già completato definitivamente? Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere in merito.
Cos’è Ethereum 2.0?

Senza scendere troppo in tecnicismi, Ethereum 2.0 è l’aggiornamento più importante della rete Ethereum, a sua volta uno dei progetti più celebri del mondo crypto, legato alla seconda criptovaluta più capitalizzata al mondo, ossia ETH.
Come introdotto in precedenza, nonostante Ethereum sia uno dei principali attori del segmento DeFi (finanza decentralizzata), DApp, GameFi, NFT, Metaverso, ha inevitabilmente perso colpi sulla sua efficienza.
Ciò per via di una scarsa scalabilità, della lentezza nell’elaborazione delle transazioni e di costi più sostenuti rispetto alla concorrenza. L’aggiornamento ad Ethereum 2.0 porta ad Ethereum molte più potenzialità.
Nel dettaglio, l’ecosistema diventa:
- più scalabile, aumentando anche la velocità di elaborazione dei dati;
- più economico, dal punto di vista delle commissioni;
- molto più ecologico, visto il passaggio dal meccanismo di convalida proof of work al proof of stake, che avremo modo di spiegare nel dettaglio a seguire.
Il delicato passaggio ha già visto diverse fasi e quella più importante, chiamata Merge, è stata completata nel mese di settembre 2022. Restano quindi gli ultimi ritocchi per definire a pieno Ethereum 2.0 completo al 100%, da portare avanti nei prossimi mesi.
Ethereum vs Ethereum 2.0: cosa cambia?

Ethereum 2.0, o meglio ETH 2.0, non può considerarsi una criptovaluta nuova ed indipendente rispetto ad ETH 1.0, o tradizionale. Si tratta effettivamente solo di una nuova versione, portata dall’aggiornamento.
Le differenze sostanziali riguardano invece le tecnologie di base che garantiscono il funzionamento di Ethereum 2.0 rispetto alla vecchia versione.
Vediamo quindi di approfondire nel dettaglio i due pilastri chiave del progetto, ossia:
- il passaggio al proof of stake;
- la blockchain Beacon Chain;
1. Ethereum 2.0 proof-of-stake

Ethereum 2.0 porta con se una novità importante, ossia il passaggio dal meccanismo di convalida proof of work al meccanismo di convalida proof of stake. Cerchiamo subito di capire cosa cambia e quali sono le differenze più importanti.
Il modello proof of work è incentrato sul cosiddetto mining, ossia la messa a disposizione di una grande capacità di elaborazione di computer per risolvere blocchi e convalidare le transazioni sulla rete. Un sistema utilizzato ad esempio dal Bitcoin e dall’Ethereum nativo.
Negli ultimi anni, visto il grande dispendio di energia per la risoluzione dei blocchi, è stato ideato un sistema molto più green, ossia il PoS, basato sullo staking di criptovalute. In questo caso non è più necessario minare i token e non serve alcun computer performante.
Gli utenti che vogliono partecipare allo staking diventano i validatori della rete e non devono far altro che immobilizzare un numero di momenti digitali. Il sistema estrae a caso il validatore per la convalida e l’utente riceve ricompense per il lavoro svolto.
Grazie a questo cambiamento, la rete Ethereum diventa molto più sostenibile e si allinea con la miriade di progetti crypto basati sul proof of stake, considerati più efficienti sotto l’aspetto operativo, ma anche più rapidi e meno costosi.
2. Blockchain Beacon Chain

Dal mese di aprile 2022, Ethereum ha utilizzato due blockchain parallele, ma al contempo differenti. La prima basata sul proof of work tradizionale, per garantire ancora il mining della criptovaluta, ed una seconda catena legata al PoS.
In gergo tecnico, gli sviluppatori identificano le due catene con i termini ETH1 ed ETH2, anche se questa definizione è stata presto abbandonata per non confondere ulteriormente gli appassionati del settore e gli utenti della rete.
Con il Merge, concluso a settembre del 2022, si è invece assistito ad una unificazione delle blockchain, con la nascita di una catena innovativa, formata dalla Beacon Chain e dalla blockchain primaria. Il suo compito è molto complesso, ma al contempo indispensabile.
I sistemi moderni funzionano grazie alle shard chain, ossia sottoinsiemi di un’unica blockchain. A garantire che queste shard lavorino in accordo ed in sincronia fra di loro, è proprio la Beacon Chain, fondamentale per la condivisione delle informazioni.
Come funziona Ethereum 2.0

Scendendo nel pratico, è possibile focalizzare l’attenzione sul funzionamento di Ethereum 2.0 che, come esposto, si basa sul meccanismo di convalida proof-of-stake. A garantire il funzionamento della rete, sono proprio gli utenti della stessa.
Per “utente di rete” si intende chiunque sia interessato a partecipare alle attività di validazione dei blocchi sulla catena, per ottenere ricompense. Per attivare il software di validazione, ogni utente deve depositare 32 ETH.
Così facendo si diventa responsabili:
- della memorizzazione dei dati;
- dell’elaborazione delle transazioni;
- dell’aggiunta di nuovi blocchi sulla rete;
- della sicurezza e della continuità delle transazioni.
Chi deposita 32 ETH diventa validatore a tutti gli effetti e lavora in autonomia, senza aver bisogno di dividere le ricompense con altre persone. A seguire scopriremo tuttavia tutti i sistemi per investire in Ethereum 2.0, anche se non hai a disposizione 32 ETH.
Perché fare Staking Ethereum (ETH 2.0)?

Ad indicare perché puntare (ossia mettere in stake) sugli ETH, partecipando attivamente al funzionamento di Ethereum 2.0, è proprio la pagina ufficiale.
La stessa indica 3 potenziali vantaggi:
- guadagnare ricompense;
- migliorare la sicurezza;
- partecipare alla sostenibilità nel settore crypto.
Il primo punto è sicuramente l’incentivo più interessante per tutti coloro intenzionati a partecipare al progetto. I premi sono periodicamente assegnati per le azioni che aiutano la rete a raggiungere il consenso, per mantenere la catena in esecuzione.
Man mano che vengono messi in stake più ETH, la sicurezza della rete aumenta sempre di più. Per essere una potenziale minaccia per l’ecosistema, un malintenzionato dovrebbe avere la maggioranza degli ETH in staking. Cosa ardua se la rete cresce in modo esponenziale.
In ultimo, mettere in stake gli ETH significa partecipare alla transazione ecologica del settore crypto. Gli staker non hanno bisogno di alcun computer performante e si può investire anche tramite smartphone. Ciò rende ETH 2.0 una delle tante criptovalute green.
Come investire su Ethereum 2.0

I sistemi per investire su Ethereum 2.0 sono numerosi, ma è possibile comprare ETH 2.0 in modo diretto? No, ETH 2.0 è solamente il nome che viene momentaneamente associato all’ETH utilizzato per fare staking, in queste prime fasi del passaggio al PoS.
Quando tutte le fasi saranno portate a termine, si tornerà a parlare semplicemente di Ethereum e di ETH. Comprare Ethereum significa quindi diventare possessore di monete digitali che stanno subendo un miglioramento.
Se metti in stake gli asset, gli ETH diventano idealmente ETH 2.0 e possono così essere utilizzati per diventare validatori. Puoi comprare ETH utilizzando molti exchange professionali, come ad esempio eToro, ma anche Bitpanda o Binance.
A seguire, proponiamo tutte le soluzioni per investire su Ethereum 2.0:
- Staking Ethereum 2.0;
- Staking ETH 2.0 SaaS;
- Staking Pool ETH 2.0;
- Staking Ethereum sugli exchange.
1. Staking Ethereum 2.0

Lo staking Ethereum 2.0 da solista è la prima soluzione per investire su Ethereum 2.0 e per puntare sul progetto. Si tratta dell’esecuzione di un nodo connesso ad Internet e del deposito dei 32 ETH esposti in precedenza.
In questo modo, partecipi in modo diretto al consenso della rete e diventi quindi un validatore indipendente, senza dar conto ad altri utenti. Puoi quindi guadagnare ricompense direttamente dal protocollo ed avere il pieno controllo del meccanismo.
Ricorda tuttavia che anche lo staking di ETH 2.0 da solista comporta dei rischi e che risulta più complesso rispetto ad altri sistemi, poiché l’esecuzione della validazione avviene in associazione all’hardware che possiedi a casa tua.
Leggi il confronto fra Bitcoin ed Ethereum
2. Staking ETH 2.0 SaaS

Una seconda soluzione, molto più semplice, è fare affidamento ad un provider SaaS, ossia ad un servizio che mette a disposizione e che esegue il meccanismo sul proprio hardware. In questo modo la gestione è delegata quasi del tutto a terze parti.
Dovrai in ogni caso mettere a disposizione i 32 ETH per diventare un validatore, ma avrai l’obbligo di condividere le chiavi di firma, che nel sistema precedente restano personali. È quindi un modo per semplificare il tuo investimento, eliminando la parte difficile.
3. Staking Pool ETH 2.0

Le due soluzioni di investimento esposte in precedenza, per un investitore alle prime armi, hanno due grandi limiti. Il primo è la necessità di dover puntare per forza 32 ETH, che al valore attuale ammontano ad un capitale superiore ai 45.000 euro (abbastanza alto).
Il secondo limite è invece operativo, poiché sono comunque richieste competenze in campo hardware e di gestione delle validazioni. Ad ovviare a queste problematiche, troviamo lo staking pool Ethereum 2.0.
È proposto dai migliori exchange di criptovalute e ti permette di puntare un numero minore di ETH. Puoi ad esempio iniziare anche con un solo Ethereum, o con una frazione dello stesso, andando a comporre un validatore assieme ad altri investitori.
Le ricompense generate verranno ovviamente divise al momento dell’erogazione dei premi fra tutti i partecipanti. Più Ethereum metti a disposizione e più possibilità hai di ottenere ricompense alte, ossia altri Ethereum.
4. Staking Ethereum sugli exchange

Intuita la potenzialità dello staking su Ethereum, molti exchange di successo hanno integrato la funzione di messa in stake di ETH. Uno degli exchange più importanti, ad aver aggiunto il servizio, è proprio eToro.
A seguire i passaggi per fare staking di Ethereum su eToro:
- richiedi l’ammontare di Ethereum, minimo 1 ETH per lo staking (è anche possibile comprare Ethereum con PayPal);
- procedi con l’invio automatico all’indirizzo di staking;
- attendi il blocco dei tuoi Ethereum (congelati fino al lancio finale di Ethereum 2.0);
- monitora lo stato delle ricompense, che possono arrivare anche al 6,25% annuo.
Anche Binance ti permette di acquistare Ethereum tradizionali e di metterli successivamente in stake. Riceverai come token di rappresentanza un asset chiamato BETH, con il quale potrai ottenere le ricompense variabili sulla base del lavoro svolto.
A seguire una tabella con i migliori exchange di criptovalute, adatti anche ad attività di staking.
1 Miglior Exchange 2023Ethereum 2.0: roadmap (le fasi)

Giunti al termine della guida, è bene ricordare come Ethereum 2.0 sia un progetto a lungo termine. Vista la delicatezza dell’aggiornamento, le fasi iniziali hanno richiesto diversi anni dal momento della decisione sul passaggio al PoS.
A seguire ricapitoliamo le tappe della tabella di marcia di Ethereum 2.0:
- fase zero: è il periodo legato all’attivazione della Beacon Chain, in attesa della fase successiva sull’unificazione delle due blockchain (del proof of work e del proof of stake) in un’unica catena;
- fase 1: focalizzata inizialmente sul funzionamento della Beacon Chain e delle shard chain, ha successivamente trattato il delicato processo Merge, completato il 15 settembre del 2022;
- fase 1.5: focalizzata sulla transazione al meccanismo di staking ed al parallelo incremento del numero dei validatori per creare una rete più scura e funzionale;
- fase 2: è l’ultimo step che porterà l’ecosistema al definitivo passaggio ad Ethereum 2.0 con tutte le sue funzionalità.
Dopo il Merge, la squadra di sviluppo presenterà ulteriori fasi, sempre rientranti nella roadmap. La prima sarà The Surge, indispensabile per aumentare scalabilità e rapidità. Gli altri tre aggiornamenti saranno The Verge, The Purge e The Splurge.
Il primo di questi tre servirà a rendere agevoli le funzionalità dell’ecosistema. The Purge punterebbe a migliorare l’efficienza, diminuendo la memoria necessaria per la validazione delle operazioni. The Splurge sarebbe l’ultimo step, per affinare l’usabilità della rete.
In conclusione, dai un’occhiata approfondita alle ultime previsioni su Ethereum
Ethereum 2.0 – FAQ
Ethereum 2.0 ha una tabella di marcia molto lunga, anche se la fase più importante, ossia il Merge, per la fusione delle due blockchain primarie, è stata completata con successo a settembre 2022.
Il valore di ETH 2.0 (Ethereum 2.0) esposto sui principali siti informativi del settore ed exchange di successo, è uguale a quello dell’Ethereum tradizionale, dato che rappresenta solo un aggiornamento importante.
No, Ethereum 2.0 utilizza come meccanismo di convalida il sistema proof of stake, che si basa sulla messa in stake (ossia immobilizzazione) di ETH tradizionali per poter partecipare alla validazione sulla rete.