Il Governo Draghi, ad interim fino alle prossime elezioni nazionali del 25 settembre 2022, punta forte sull’importante tematica che riguarda la transizione ecologica.
Nello specifico, il Ministero della Transizione Ecologica (Mite) ha emanato un decreto con il quale attua delle misure volte ad incentivare l’utilizzo del fotovoltaico, semplificandone l’installazione.
Da un lato la situazione russa ha evidenziato la necessità impellente di ricorrere al più presto all’indipendenza energetica, dall’altro lato il bisogno di investire sull’energia pulita e raggiungere gli obiettivi prefissati per abbattere l’inquinamento.
Cosa prevede il nuovo decreto e cos’è il modello unico semplificato introdotto dal Mite? L’impianto fotovoltaico conviene davvero? Ecco alcune domande le cui risposte potrebbero aprire un varco verso la tanto attesa transizione ecologica.
Il modello unico semplificato: cos’è e quali novità introduce

Come già anticipato, il Ministero della Transizione Ecologica ha disposto un decreto attuativo propedeutico al Decreto Energia che riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici che non superino i 200 kw, per i quali si potrà adottare il modello unico semplificato.
Ad oggi, il modello unico semplificato era applicabile solo ed esclusivamente sugli impianti fotovoltaici che non superassero la soglia di 50 kw, ma al fine di fornire una maggiore spinta alla transizione green il modello è stato esteso a 200 kw.
Il modello unico semplificato può essere adottato direttamente dal cliente al suo gestore di fiducia, il quale effettuerà delle verifiche per il rispetto dei requisiti imposti dal decreto:
- immobili già dotati di punti di prelievo;
- interventi che non richiedono lavori invasivi;
- installazioni che prevedono ritiro dell’energia al Gse, il Gestore dei servizi energetici;
- lavori su immobili non sottoposti a vincoli (salvo alcune eccezioni secondo le normative vigenti).
Il modello unico semplificato può essere utilizzato solo ed esclusivamente per realizzare, modificare oppure potenziare l’attivazione di impianti fotovoltaici.
Qualora le verifiche effettuate direttamente dal gestone andassero a buon fine, quest’ultimo potrà direttamente procedere all’installazione dell’impianto fotovoltaico, senza subire più l’iter burocratico che rallentava il lavoro.
Cos’è il fotovoltaico e come funziona

L’impianto fotovoltaico consente di produrre energia utilizzando i raggi del Sole, una fonte inesauribile e pulita, e ciò avviene mediante l’installazione di pannelli in silicio che possono essere collocati su tetti, terrazze, balconi verticali e zone dove possano incamerare più raggi solari possibili.
Già si parla di pannelli in grado di produrre energia sfruttando anche la luminosità della Luna che riflette la luce solare. Ipotesi che lascia intuire quanto importanti siano gli studi e l’evoluzione di questi impianti.
Ma ciò che è davvero oggi attuabile è il collegamento dei pannelli solari con sistemi di accumulo e gestione di energia. Si tratta di vere e proprie batterie di accumulo che immagazzino tutta l’energia solare per sfruttarla anche la sera, in modo tale da rendere l’abitazione energeticamente più vicina all’indipendenza dalla rete elettrica.
Il fotovoltaico conviene? I costi

Negli ultimi anni, i costi del fotovoltaico hanno raggiunto prezzi più accessibili, considerando soprattutto il risparmio energetico che permetterebbe di recuperare in poco tempo l’investimento effettuato.
I costi variano dai 1.800 euro ai 3.500 euro per ogni kw (in base alla tipologia di modello) ed ogni pannello necessita di circa 6 metri quadri di spazio per la sua corretta collocazione.
Supponendo di installare 3 kw in un’abitazione, il cliente dovrebbe investire una cifra che oscilla tra i 5mila e i 7mila euro che tuttavia recupererebbe dal risparmio energico riscontrabile in bolletta.
Un impianto fotovoltaico correttamente installato e monitorabile anche attraverso l’apposita App scaricata sullo smartphone o sul tablet, permetterebbe di risparmiare anche il 55% di energia elettrica prelevata dalla rete.
Se all’impianto venisse associato anche un accumulatore e gestore di energia, i cui costi oscillano intorno ai 5mila euro per batterie da 3 kw, il risparmio salirebbe ulteriormente, riducendo anche il consumo di energia prelevata dalla rete la sera, in assenza di raggi solari.
Una possibilità di risparmio davvero notevole se consideriamo il caro energia che negli ultimi mesi ha colpito l’Italia intera, dove le bollette salate minacciano 9 milioni di persone a rischio povertà .
Il cliente potrebbe infine valutare i bonus introdotti dal Governo sul risparmio energetico che potrebbero permettere l’installazione di pannelli e batterie di accumulo a costo zero (Superbonus 110%), affidandosi a professionisti esperti e rispettando i requisiti imposti in materia.