Non si arresta il momento difficile per gli exchange di criptovalute. Nelle ultime ore, anche Gemini, piattaforma fondata dai gemelli Winklevoss (in foto), sembra subire le conseguenze di quanto accaduto a FTX che ha determinato il crollo dell’86% del valore della crypto FTT.
Ciò che appariva come un’ipotesi sta generando un effetto domino negativo che ha già coinvolto la piattaforma statunitense di scambio di criptovalute Gemini e della banca d’investimento partner Genesis Global Trading.
Nelle ultime 24 ore hanno registrato prelievi per 570 milioni di dollari da parte dei Crypto trader che, visto l’avvio di fallimento di FTX, hanno deciso di correre subito ai ripari generando un deflusso significativo che sbilancia l’afflusso di soli 78 milioni di dollari.
Lo scenario appare negativo anche per altri importanti exchange di criptovalute come Binance che ha registrato perdite da 437,2 milioni di dollari, Coinbase che ha visto sfumare 57,1 milioni di dollari e Kraken che ha perso 38,1 milioni di dollari.
Cos’è successo a FTX?

Quello che è successo a FTX parte da un report diffuso da Coindesk che ha destato preoccupazione sui conti dell’exchange e spinto il ceo di Binance Changpeng Zhao ad esprimere su Twitter l’intento di vendere la sua partecipazione su FTX.
I crypto trader allarmati e preoccupati hanno deciso di svuotare i portafogli, comportando ad FTX un crollo dell’86% ed una perdita sulla capitalizzazione di mercato pari a circa 13 miliardi di dollari.
La marcia indietro di Changpeng Zhao ed il tentativo di acquisire FTX non ha generato gli effetti sperati e l’avvio del procedimento di liquidazione della società è sembrata l’unica via percorribile.
Cos’è successo a Gemini e a Genesis?

Gemini ha registrato un deflusso netto che si è attestato a 494,6 milioni di dollari, per un totale di 682 milioni di dollari, motivo per cui l’exchange e Genesis hanno deciso di bloccare le operazioni di prelievo che sono di fatto diventate insostenibili.
In un primo momento la piattaforma Gemini aveva anche bloccato Amazon(NASDAQ: AMZN), per poi ripristinare il servizio e riprendere la negoziazione.
I saldi di Gemini sono passati da 2,2 miliardi di dollari a 1,7 miliardi di dollari solo nelle ultime 24 ore e per tale motivo Gemini ed il partner Genesis hanno congelato anche il programma Earn che offre rendimenti della criptovalute.
In un comunicato diffuso dagli organi di informazione, Gemini e Genesis hanno spiegato l’attuale situazione e garantito agli utenti la possibilità di riscattare i propri fondi, ma non senza sottolineare il sentimento di delusione dalla mancata fiducia dei crypto trader.
Effetto domino di FTX su Gemini e Genesis: cosa succederà?

Una previsione negativa che non è tardata ad arrivare dopo l’avvio di liquidazione della piattaforma FTX che ha causato i primi problemi a Gemini e a Genesis, sui quali si sono registrati importanti richieste di prelievo generate dalla paura diffusasi tra gli investitori.
Una situazione negativa che potrebbe intaccare anche altre piattaforme, alcune delle quali potrebbero mostrarsi insolvibili, ma non tutte rischiano di subire tracolli.
I migliori exchange di criptovalute legalmente autorizzati che operano da tanti anni nel settore sembrano poter contenere l’ondata di timore ed investire sulle loro piattaforme potrebbe offrire garanzie sufficienti per operare sulle criptovalute senza rischi (se non quelli dell’alta volatilità tipica di questi mercati).