Lauree più richieste nel mondo del lavoro: ecco il report Ocse sul tasso di occupazione dei laureati

Il report “Education at a Glance 2022” dell’Ocse fornisce un quadro su quali lauree portano maggiori opportunità lavorative

lauree più richieste

Trovano sempre più conferme i dati che indicano come alcune lauree offrano maggiori possibilità di sbocchi lavorativi rispetto ad altre, motivo per cui la scelta sul corso di laurea diventa oggi più importante che mai.

Mentre un tempo la laurea era un investimento a scopi lavorativi pressoché garantito, oggi presenta margini di rischio molto alti ed il mondo del lavoro sembra preferire alcune lauree ad altre.

Dal report “Education at a Glance 2022” dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) diffuso da alcuni organi di informazione, emerge che un laureato in ingegneria ha l’88% di possibilità di trovare lavoro contro il 69% di un laureato in ambito artistico.

Quali lauree offrono maggiori sbocchi lavorativi?

Dal report dell’Ocse è possibile riscontrare come un laureato in Medicina raggiunga l’89% di possibilità di trovare un posto di lavoro in ambito medico, così come gli operatori sanitari e dei servizi sociali che hanno conseguito la laurea.

La tabella seguente riporta dettagliatamente il report dell’Ocse, il corso di laurea conseguito ed il relativo tasso di occupazione.

LaureaTasso occupazionale
Medicina89%
Professioni sanitarie89%
Servizi sociali89%
Ingegneria88%
Economia85%
Matematica81%
Legge81%
Umanistica76%
Arte69%

Dal tasso di occupazione alla retribuzione

Lauree più richieste nel mondo del lavoro

Dal report dell’Ocse emergono altri dati interessanti sulla laurea, in rapporto al tasso di occupazione ed alla relativa retribuzione spettante.

Partendo dal presupposto che chi consegue una laurea ha molte più probabilità di ottenere uno stipendio più alto rispetto a chi presenta solo il diploma, qual è la retribuzione mensile media di un neolaureato?

Chi possiede una laurea di primo livello può raggiungere dopo 1 anno di lavoro una media di 1.340 euro al mese, mentre per coloro i quali hanno conseguito una laurea di secondo livello la retribuzione media sale a 1.407 euro mensili.

In rapporto al 2019, i suddetti stipendi hanno registrato un incremento del 9,1% per i laureati di primo livello e del 7,7% per i laureati di secondo livello.

Inoltre, dal report si evince che antro 5 anni dalla laurea conseguita, il tasso occupazionale cresce ulteriormente, così come anche la retribuzione lavorativa.

L’Italia cresce meno degli altri Paesi

L'Italia cresce meno degli altri Paesi

Un dato negativo che riguarda l’Italia rispetto agli altri Paesi è il tasso di crescita dei laureati nel Bel Paese dal 2000 al 2021.

Una crescita lenta del 18% che non raggiunge la media dei Paesi Ocse che si attesta al 21%.

Un risultato che tuttavia non appare proprio una novità, considerando che lo si conosce già da tempo ma che desta preoccupazione in ottica di crescita.

La laurea in Italia non ha purtroppo così ampia diffusione come nel resto d’Europa, tuttavia i lavori più pagati in Italia prevedono tutti una laurea, dal notaio al manager, dal farmacista al medico, dall’ingegnere al commercialista e dall’avvocato al Broker finanziario.

Se poi analizziamo quali potrebbero essere i lavori del futuro e come potrebbe evolversi il mondo del lavoro nei prossimi 10 anni, allora sarebbe opportuno chiedersi se le scuole e le università italiane siano già preparate ai piccoli e grandi cambiamenti.

Argomenti:

Achille Bellelli

Imprenditore tech e investitore indipendente, esperto in criptovalute e strumenti di trading speculativo. Scrive per FinanzaDigitale e altri magazine economici.

Lascia un commento

Altri Articoli Su Finanza Digitale