La CGIA ha diramato agli organi di informazione un dato allarmante che coinvolge circa 4 milioni di famiglie, corrispondenti a circa 9 milioni di italiani che a causa del caro energia rischiano di finire in estrema povertà per le bollette salate.
Le tensioni internazionali che traggono origini dal conflitto in atto tra Russia ed Ucraina, coinvolgono anche il settore energetico dei Paesi occidentali, fortemente dipendenti dalla Russia.
Con l’intento di sanzionare il Governo di Mosca per aver illegalmente invaso l’Ucraina, il G7 intende imporre un tetto sul prezzo del petrolio e del gas naturale, con l’obiettivo di ridurre le entrate alla Russia finalizzate alla guerra e stabilizzare il prezzo dell’energia.
La risposta strategica di Mosca implica la chiusura a tempo indeterminato del gasdotto Nord Stream che eroga molti Paesi occidentali, con l’elevato rischio di un inverno freddo che potrebbe inevitabilmente comportare bollette salate e condizionare lo status finanziario di circa 9 milioni di italiani.
Il report di CGIA sull’aumento sulle bollette salate

Il report diffuso da CGIA lancia l’allarme sulle conseguenze del caro-energia che potrebbero determinare bollette salate e gettare nella povertà più assoluta circa 9 milioni di italiani.
Nello specifico, si tratta di dati che potrebbe anche essere in forte aumento, dato che il report è antecedente agli ultimi sviluppi altamente critici internazionali.
Il rapporto della Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato veneto fornisce delle stime relative su quei nuclei familiari che versano già in condizioni di disagio e non riesco ad oggi a garantire l’utilizzo dei principali elettrodomestici necessari ai bisogni della famiglia.
Entrando nel dettaglio, circa 4 milioni di famiglie non sono in grado di sostenere i costi per l’utilizzo di lavatrici, forni, aspirapolveri, lavastoviglie, a causa del forte incremento dei prezzi.
Pertanto, quelle famiglie che versano in condizioni economiche precarie, con tante bocche da sfamare ed un lavoro instabile, rischiano inevitabilmente di subire le gravi conseguenze di un significativo incremento dei prezzi.
A subire maggiormente le difficoltà del caro-energia sono le famiglie residenti nel Mezzogiorno che rappresentano circa il 36% dei 4 milioni di nuclei familiari riportati nello studio effettuato da CGIA.
In particolare, la Campania sembrerebbe la regione che subirebbe maggiormente l’innalzamento dei costi con quasi 800mila famiglie a rischio povertà.
Anche la Sicilia appare in condizioni di estrema difficoltà con circa 700mila nuclei familiari che versano in condizioni precarie e la Calabria che sfiora le 300mila famiglie non in grado di sostenere i costi di energia elettrica e metano.
Meno drastica ma pur sempre critica appare la situazione delle 300mila famiglie residenti in Puglia, le 200mila famiglie della Sardegna, le 100mila delle Marche, dell’Umbria e dell’Abruzzo.
Le condizioni migliorano salendo lo stivale, dove il 14% delle famiglie del Lazio, del Piemonte, della Liguria, del Friuli Venezia Giulia e della Valle d’Aosta versano in condizioni difficili.
Si riduce intorno al 10 la percentuale delle famiglie della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Toscana e del Trentino Alto Adige che potrebbero subire le bollette salate.
Bonus contro le bollette salate

Nel report di CGIA viene sottolineato l’intervento del Governo Draghi a sostegno degli italiani contro le bollette salate. Aiuti governativi che prevedono bonus per famiglie ed imprese coinvolte nel caro-energia.
Tra le misure volte all’aiuto di famiglie ed imprese, le voci più importanti inserite nel Decreto Energia 2022 sono di seguito riportate:
- bonus luce e gas per gli utenti in difficoltà;
- riduzione dell’Iva al 5% sul gas per famiglie ed imprese;
- azzeramento spese di gestione per le utenze sotto i 16,5 Kw;
- rateizzazione bollette (fino a 10 rate) emesse dal 1° gennaio al 30 giugno 2022.
Possono ottenere i bonus per fronteggiare le bollette salate:
- tutti i nuclei familiari che dimostrano un ISEE al di sotto dei 12.000 euro;
- le famiglie numerose con almeno 4 figli che non superano i 20.000 euro di ISEE;
- i beneficiari del Reddito di Cittadinanza;
- gli utenti in condizione di salute precaria che utilizzano macchinari sanitari;
- chi possiede utenze in territori non interconnessi;
- chi possiede utenze in territori che hanno subito calamità;
- gli over 75.
Un altro dato che emerge dal caro-energia è l’incremento degli investimenti sull’andamento del prezzo del petrolio e del gas naturale, altamente volativi e quindi oggetto di interesse da parte dei trader intenzionati ad investire i risparmi per salvaguardarli dalla forte pressione inflazionistica che sta condizionando il mondo intero.