Oggi si vota alla Camera la Legge di Bilancio 2023, l’importante strumento finanziario che racchiude una serie di interventi che rappresentano le misure che il Governo adotterà nel corso del nuovo anno.
Punti programmatici di fondamentale importanza per gli italiani, portati in Aula dopo una corsa contro il tempo che ha indotto in errore (da revisionare) la Commissione Bilancio, per un importo da 450 milioni di euro senza copertura alcuna, destinati al disavanzo per i Comuni.
Tra gli interventi inseriti nella manovra spiccano le modifiche sul Reddito di Cittadinanza e sul Superbonus 110%, ma anche i pagamenti elettronici, le Pensioni e lo Smart Working, i mutui e le agevolazioni fiscali sull’acquisto di case green e bonus vari.
Tutte gli interventi inseriti nella Manovra di Bilancio 2023

Errori (gravi) a parte, l’esecutivo ha avuto solo un paio di mesi di tempo dalle recenti elezioni del 25 settembre 2022 per portare in Aula la Legge di Bilancio 2023 da 35 miliardi di euro, di cui 21 miliardi sono stati destinati per sopperire all’emergenza energetica.
Vediamo nel dettaglio quali sono le misure proposte dal Governo Meloni nella Legge di Bilancio, le modifiche, le integrazioni e le novità che saranno oggi votate alla Camera.
Reddito di Cittadinanza
A partire dal 1° gennaio 2023 si ridurrà a 7 mensilità il Reddito di Cittadinanza per i percettori definitivi “occupabili”, ossia potenzialmente in grado di poter lavorare.
I soggetti interessati dovranno obbligatoriamente frequentare corsi di formazione della durata di 6 mesi, pena la perdita del sostegno governativo.
Inoltre, non sarà più consentita la possibilità di rifiutare le proposte di lavoro. Dovrà necessariamente essere accettata la prima offerta di lavoro e non si terrà conto della distanza e del tempo necessario per raggiungere il posto di impiego.
Reddito Alimentare
Introdotto dal nuovo Governo Meloni il cosiddetto Reddito Alimentare per coloro i quali versano in condizioni di assoluta povertà.
Gettito da 1,5 milioni di euro per il 2023 e da 2 milioni di euro per il 2024 da destinare ai poveri, distribuendo loro cibo non venduto che potrebbe essere prenotato mediante apposita App e ritirato direttamente presso i centri di smistamento.
Pagamenti elettronici
Nonostante i vari tentativi per venire incontro alle esigenze dei commercianti e consentire loro di poter rifiutare pagamenti elettronici inferiori a 60 euro, non è stato possibile applicare un’apposita norma.
Sarà invece istituito un tavolo tecnico che possa trovare ulteriori soluzioni per evitare che i commercianti subiscano i costi delle transazioni ed il Governo sembrerebbe anche intenzionato ad erogare un contributo straordinario per coprire le spese.
Superbonus 110% e 90%
Proroga al 31 dicembre 2022 sul Superbonus 110% solo per i condomìni che hanno approvato con delibera l’esecuzione dei lavori entro la data del 18 novembre 2022, prima dell’approvazione del Decreto Aiuti quater.
Chi non avesse deliberato i lavori entro tale data potrà beneficiare del Superbonus nella misura del 90% per tutto l’anno 2023.
Smart Working
Proroga sullo Smart Working fino al 31 marzo 2023 per i lavoratori fragili che operano nel settore pubblico e nel privato.
Non è stata inserita nel testo invece la proposta che prevedeva lo Smart Working per i genitori con figli a carico al di sotto dei 14 anni di età.
Pensioni
L’indicizzazione delle pensioni è pari all’85% per chi supera di 4-5 volte il minimo, mentre scende gradualmente per gli assegni pensionistici più alti:
- 53% per le pensioni che superano 5-6 volte il minimo;
- 47% per le pensioni che superano di 6-8 volte il minimo;
- 37% per le pensioni che non superano di 10 volte il minimo;
- 32% per le pensioni che superano di 10 volte il minimo.
Pensione minima da 600 euro fino al 31 dicembre 2023 per i beneficiari di età superiore ai 75 anni.
Confermata la formula “Opzione Donna” che consente alle lavoratrici di andare in pensione anticipata a 60 anni solo se caregiver oppure invalide a partire dal 74%, licenziate oppure dipendenti di aziende in crisi di impresa.
Confermata anche la possibilità per le donne di andare in pensione anticipata a partire dai 58 anni di età solo se madri con figli.
Rimane il divieto per la Pubblica Amministrazione di affidare incarichi remunerati ai pensionati.
Mutui green e benefici fiscali
Per incentivare l’efficientamento energetico, chi acquista abitazioni con classe energetica A e B otterrà lo sconto fiscale del 50% sull’Iva.
Reintegrata inoltre la possibilità di rinegoziare i mutui di importo non superiore a 200mila euro ed ISEE inferiore a 35mila euro, passando dal tasso variabile al tasso fisso.
Stralcio delle cartelle
Lo stralcio automatico delle cartelle di importo non superiore a 1.000 euro partirà dal 31 marzo e riguarderà quelle relative al periodo 2000-2015.
Non sono previste le cancellazioni automatiche delle sanzioni amministrative, delle multe ed ogni Comune avrà facoltà di applicare o meno la norma inserita nella Manovra del Governo.
Bonus Mobili
Rinnovato il Bonus per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici che possiedano un abbattimento dei consumi di energia elettrica.
L’agevolazione conferma la detrazione nella misura del 50% e fissa il tetto massimo a 8mila euro (inferiore ai 10mila euro previsti nel 2022).
Bonus Psicologo
Nel periodo post-pandemico è emersa la necessità di offrire un sostegno per la cura della mente ai soggetti che dimostrino un ISEE inferiore a 50mila euro.
Il contributo per il sostegno psicologico viene portato nel 2023 a 1.500 euro, dai 600 euro inizialmente previsti per tutto il 2022.
APP18 cultura
Il Bonus cultura viene sostituito da APP18, un contributo per i 18anni che include 2 misure del valore di 500 euro ciascuno (cumulabili), finalizzate ad incentivare i neomaggiorenni:
- Carta della Cultura Giovani per i 18enni che appartengono ad un nucleo familiare con tetto ISEE inferiore a 35mila euro;
- Carta del Merito per i diplomati con 100 centesimi.
Taglio Cuneo fiscale
La Legge di Bilancio del 2023 conferma anche il taglio del Cuneo Fiscale pari al 2% per i redditi inferiori a 35mila euro e al 3% per i redditi ancora più bassi.
Si presume una revisione del testo per apportare le modifiche e risolvere l’errore della Commissione Bilancio che ha inserito un importo da 450 milioni di euro senza nessuna copertura, destinati al disavanzo per i Comuni italiani.