FTC cita in causa Microsoft e boccia l’acquisizione di Activision Blizzard. La Federal Trade Commission, autorità americana istituita con il compito di vigilare sulle attività commerciali anticoncorrenziali a tutela dei consumatori, si scaglia contro il gigante del tech e blocca l’operazione di acquisizione di Activision Blizzard del valore di 69 miliardi di dollari.
Secondo l’autorità di vigilanza, l’acquisizione di Activision Blizzard comporterebbe una posizione di assoluta predominanza sul mercato per Microsoft, violando le norme in vigore sui diritti concorrenziali.
Il colosso fondato da Bill Gates sarebbe stato pronto a mettere sul piatto una cifra molto importante per acquistare la nota società forte nel settore gaming, allo scopo di competere con i leader del settore come Nintendo e Sony.
I motivi del blocco dell’acquisizione di Activision Blizzard

Microsoft, multinazionale hi-tech che nel settore gaming ha già piazzato la nota consolle Xbox e vari giochi, potrebbe saturare il mercato con l’acquisizione di Activision Blizzard, società famosa per aver lanciato con successo Call of Duty e Candy Crush.
Questo è quanto afferma la Federal Trade Commission che ha bocciato l’operazione finanziaria di Microsoft (NASDAQ: MSFT) dopo aver già bloccato quelle di Amazon (NASDAQ: AMZN), Alphabet Google (NASDAQ: GOOG) ed Apple (NASDAQ: AAPL).
I motivi del blocco dell’acquisizione di Activision Blizzard traggono origini dall’operazione condotta da Microsoft per acquisire la società sviluppatrice di videogames ZeniMax per un valore di 7,5 miliardi di dollari.
Un’altra acquisizione, quella di Activision Blizzard, comprometterebbe la competitività nel settore dei videogiochi, dato che Microsoft ha raggiunto un’altissima quota di mercato con l’enorme successo delle Serie X e S di Xbox.
Dall’acquisizione di Activision Blizzard all’accordo con Sony

Ad agitare la Federal Trade Commission potrebbe essere stata la proposta d’accordo di Microsoft a Sony, un contratto decennale che prevede il lancio di Call of Duty su PlayStation, in contemporanea con Xbox.
Un potenziale strapotere della Big Tech che ha destato probabilmente un forte sospetto alla Federal Trade Commission che dopo solo 2 giorni dall’accordo proposto a Sony è intervenuta a gamba tesa contro Microsoft, bloccando l’acquisizione di Activision Blizzard.
All’inizio dell’anno in corso, Microsoft aveva annunciato l’acquisto del 100% delle azioni Activision Blizzard (NASDAQ: ATVI) al prezzo di 95 dollari per singola azione, ma lo stop dell’autorità di vigilanza è arrivato dopo quasi 1 anno.
Non è da escludere che l’acquisizione avrebbe collocato Microsoft sul podio dei più importanti produttori di videogames negli Stati Uniti, insieme a Tencent e Sony, ma non è da sottovalutare quanto accaduto in casa di Activision Blizzard.
La società risulta sotto indagine della Securities and Exchange Commission, la commissione statunitense che vigila sulle società e la Borsa, presunta colpevole di azioni discriminatorie sul posto di lavoro.
Inoltre, Activision Blizzard è accusata di creare sistemi e modalità che si prestano alle molestie sessuali, eventuali colpe che hanno comunque spinto alle dimissioni il dirigente J. Allen Brack.
In attesa dell’evolversi della situazione che vede Microsoft sotto la lente di ingrandimento della FTC, il CMA (Competition & Markets Authority) inglese ha espresso un parere favorevole sull’acquisizione di Activision Blizzard.
Il giudizio positivo deriva da un dato che potrebbe risultare fondamentale per la società di Bill Gates che non sembrerebbe di fatto dominare il mercato del gaming, ma ricoprire solo il terzo posto dietro ai colossi Sony e Tencent.
Uno status che non sembrerebbe quindi collocare Microsoft in una posizione di assoluta predominanza sul mercato, secondo l’accusa della Federal Trade Commission.