Netflix, trimestrale in chiaroscuro (e chiude il servizio noleggio DVD)

Bilancio contrastante per il colosso dello streaming, che registra però un ottimo free cash flow. Chiude la vendita dei DVD a noleggio.

azioni netflix trimestrale

Netflix ha presentato ieri sera i dati del primo trimestre 2023. I risultati economici del gigante dello streaming, dopo un difficile 2022, appaiono contrastanti con profitti leggermente superiori alle previsioni, ma ricavi inferiori alle aspettative.

Inoltre, in uno scenario di stretta vigilanza sulle performance delle piattaforme streaming, l’azienda ha delineato un outlook indebolito per il trimestre in corso.

Quello passato è stato il primo trimestre senza la guida del fondatore Reed Hastings, con i co-Ceos Ted Sarandos e Greg Peters.

Netflix ha anche annunciato la fine del business dei DVD a noleggio, il segmento storico con l’azienda ha preso forma.

Azioni Netflix dopo la trimestrale

Le prospettive più limitate per il futuro immediato hanno mandato in rosso il titolo Netflix (NASDAQ: NFLX) nelle contrattazioni iniziali after-hours, con perdite superiori al 10%, prima di un recupero.

Al momento, la quotazione di Netflix al NASDAQ è quella mostrata nel grafico.

I dati del colosso Streaming

La piattaforma del leader dello streaming ha aggiunto 1,75 milioni di nuovi abbonati nel trimestre, anche se inferiori ai 2,3 milioni previsti.

Tra gennaio e marzo, Netflix ha registrato profitti di 1,31 miliardi di dollari, pari a 2,88 dollari per azione, rispetto alle previsioni degli analisti di 2,86 dollari. Il fatturato è cresciuto del 3,7% a 8,16 miliardi di dollari, contro gli 8,18 miliardi previsti.

Per quanto riguarda l’outlook per il secondo trimestre, Netflix si attende un fatturato di 8,2 miliardi di dollari, rispetto agli 8,5 miliardi indicati precedentemente, e utili per azione di 2,84 dollari rispetto ai 3,05 dollari previsti.

Positivo il free cash flow

Il free cash flow, una delle principali misure della redditività, è stato particolarmente positivo per Netflix, raggiungendo i 2,1 miliardi di dollari nel trimestre.

Questo valore è significativamente superiore agli 800 milioni di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.

L’azienda ha inoltre aumentato le previsioni annuali del cash flow a 3,5 miliardi di dollari, rispetto ai 3 miliardi previsti inizialmente e più del doppio degli 1,5 miliardi del 2022.

L’investimento in contenuti

Per quanto riguarda gli investimenti in contenuti, Netflix ha annunciato di voler continuare a spendere circa 17 miliardi di dollari l’anno nel 2023 e nel 2024, in linea con le spese attuali.

La concorrenza nel settore streaming rimane intensa, e i colossi come Disney+, Amazon Prime Video o Paramount+ restano una minaccia per l’espansione di Netflix.

Numerose aziende rivali hanno recentemente attuato riduzioni del personale, riesaminato iniziative e introdotto nuovi servizi con pubblicità per generare maggiori entrate.

Di conseguenza, Netflix non può permettersi di ridurre la propria produzione di contenuti di qualità, una delle chiavi per ottenere nuove porzioni di mercato.

Il nodo sceneggiatori

Creare buoni contenuti ha il suo prezzo.

Una delle incertezze future riguarda lo sciopero possibile degli sceneggiatori a Hollywood, previsto per il 1° maggio.

Il sindacato WGA, infatti, ha votato a favore dello sciopero, che riguarda il rinnovo del contratto di lavoro con le grandi case di produzione televisive e cinematografiche e, in particolare, lo streaming.

Gli sceneggiatori sostengono di essere sottopagati per i contenuti distribuiti su queste piattaforme, che nel frattempo sono cresciute enormemente.

Rimandato lo stop alle password condivise

Nel frattempo, Netflix ha rinviato il lancio globale della sua nuova politica contro lo “sharing” delle password, prevista per il primo trimestre del 2023.

La strategia, che prevede di trasformare lo sharing in un’opzione a pagamento, dovrebbe rafforzare i ricavi dell’azienda.

Addio al servizio DVD

Infine, Netflix ha annunciato che interromperà il servizio di consegna di DVD a noleggio a settembre.

Il business risale a 25 anni fa e fu la prima attività con cui la società si presentò nel mondo, come concorrente di servizi come Blockbuster.

Ora, il servizio di DVD a domicilio non è più in linea con le esigenze di mercato. Netflix chiuderà il sito web dvd.com nel corso dell’anno.

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Jacopo Marini

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

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