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Pagamenti digitali, i trend per il 2025

Le tendenze chiave che povrebbero modellare il settore dei pagamenti cashless nei prossimi cinque anni.

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Questa settimana ho letto un rapporto molto interessante di McKinsey & Company dal titolo: “Pagamenti nel 2024: interfacce più semplici, realtà complessa”1. Lo studio esamina l’evoluzione dell’ecosistema dei pagamenti globali e evidenzia dove gli operatori possono trarre vantaggio dalle nuove dinamiche.

Immergendomi in questo documento ho tratto degli spunti interessanti sul settore dei pagamenti. Questi sono i principali insegnamenti e gli ipotetici trend che ne ho dedotto.

Crescita dei volumi

Nel 2023, il settore dei pagamenti globali ha elaborato 3,4 trilioni di transazioni, per un valore totale di 1,8 quadrilioni di dollari e generando entrate per 2,4 trilioni di dollari. Tra il 2018 e il 2023, i ricavi sono cresciuti a un tasso annuo del 7%, guidati dalla crescente digitalizzazione delle transazioni commerciali e di consumo insieme a tassi di interesse più elevati.

volume dei pagamenti elettronici

Tuttavia, l’analisi indica che la crescita si ridurrà al 5% annuo nei prossimi anni, allineandosi con l’espansione del PIL nominale prevista.

Entro il 2028, ciò aggiungerà 700 miliardi di dollari di entrate, portando il totale a 3,1 trilioni di dollari. I pagamenti rappresenteranno il 35% del totale dei ricavi bancari, rafforzando la loro importanza strategica per le banche e la necessità di investimenti nelle tecnologie di pagamento per mantenere un vantaggio competitivo rispetto agli operatori di mercato specializzati.

ricavi globali pagamenti elettronici per area geografica

Negli ultimi dieci anni, la capitalizzazione di mercato totale delle società specializzate nei pagamenti è aumentata da 400 miliardi di dollari a 1,4 trilioni di dollari. Inoltre, il numero di unicorni fintech è salito alle stelle, con oltre 384 startup ora valutate complessivamente 1 trilione di dollari, segnando un aumento di dieci volte rispetto ai soli 39 unicorni di cinque anni fa.

I progressi dell’India

L’India ha iniziato a costruire la propria infrastruttura digitale nel 2010 con Aadhaar, un sistema di identificazione digitale biometrico. Prima della sua introduzione, quasi la metà della popolazione non aveva una carta d’identità universalmente riconosciuta. Il settore bancario ha adottato rapidamente Aadhaar per la verifica istantanea dei clienti, riducendo significativamente i rischi di frode.

Oltre agli sforzi di inclusione finanziaria del governo attraverso il programma di finanza pubblica del primo ministro, Aadhaar ha contribuito ad un aumento della proprietà dei conti bancari dal 35% nel 2011 all’80% entro il 2017.

Il secondo livello dello stack digitale indiano è l’Unified Payments Interface (UPI), un sistema basato su dispositivi mobili che consente transazioni interbancarie peer-to-peer e da persona a commerciante senza soluzione di continuità. Il terzo componente, l’Open Credit Enablement Network (OCEN), utilizza l’ecosistema di dati aperti dello stack per digitalizzare i prestiti e migliorare l’accesso finanziario per il settore informale.

Il dominio di poche piattaforme

Il commercio si sta consolidando sempre più su piattaforme come Shopify, Square e Toast, nonché su mercati come Amazon, eBay ed Etsy. Collettivamente, questi canali gestiscono ora circa il 30% degli acquisti dei consumatori globali, e rappresentano dal 25 al 30% della spesa totale nell’Unione Europea e dal 35 al 40% negli Stati Uniti.

La concentrazione è ancora più elevata tra le piccole e medie imprese (PMI), dove aziende come Square, SumUp e Toast forniscono soluzioni integrate come fornitori di software indipendenti (ISV).

elaborazione pagamenti quote mercato ecommerce

Queste piattaforme e mercati delegano spesso l’elaborazione dei pagamenti ad acquirenti commerciali come Fiserv e Global Payments a tariffe all’ingrosso, mantenendo il controllo sull’esperienza del cliente e ottenendo margini più elevati attraverso servizi a valore aggiunto.

Gli ISV sviluppano applicazioni che incorporano l’elaborazione dei pagamenti in soluzioni esistenti, come sistemi POS (point-of-sale) o strumenti di gestione delle relazioni con i clienti, spesso rivolte a settori specifici come quello sanitario e della vendita al dettaglio.

Stablecoin

Ultimo ma non meno importante, un dettaglio dell’andamento delle stablecoin. Puoi vedere qui una panoramica di molte diverse blockchain utilizzate per i pagamenti con stablecoin nel tempo.

volume transazioni stablecoin

Un dato molto interessante sui volumi: a novembre 2020 i pagamenti sono stati inferiori a 100 miliardi di dollari, mentre a fine 2024 ci stavamo avvicinando lentamente agli 800 miliardi di dollari.

In termini di vincitori, Tron è ancora il più utilizzato per questo tipo di pagamenti, seguito da Ethereum, mentre possiamo vedere chiaramente una tendenza molto interessante attorno a Solana e ai suoi numerosi casi d’uso. I pagamenti con stablecoin rimangono una delle mie principali previsioni per i vincitori del fintech nel 2025.

  1. https://www.mckinsey.com/industries/financial-services/our-insights/global-payments-in-2024-simpler-interfaces-complex-reality ↩︎

La newsletter di Michele

Questo contenuto è tratto dalla newsletter settimanale di Michele Mattei. Registrati gratuitamente se vuoi rimanere aggiornato sul mondo fintech.

Investor, advisor, fintech manager

Michele è un manager con diversi anni di esperienza in ambito finance, tech e fintech lavorando in Europa tra Italia, Germania e Spagna. Molto attivo nell'ecosistema startup, collabora con diversi programmi di accelerazione e incubazione in giro per l'Europa come mentor e advisor per startup early stage. È inoltre un investitore attivo in ambito fintech, con già una exit.

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