Dopo il Bonus 200 euro incluso tra le novità del Decreto Aiuti bis, lo scorso 23 settembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Aiuti ter, che prevede un ulteriore bonus da 150 euro.
Un’altra misura voluta dal Governo Draghi per fronteggiare il caro-energia che ha travolto milioni di italiani, diminuito il potere d’acquisto e, di conseguenza, recato un duro colpo all’economia del Paese.
Lavoratori, pensionati e percettori di reddito di cittadinanza potranno quindi ottenere un bonus da 150 euro che si aggiunge al precedente bonus da 200 euro, ma con modifiche determinanti sul tetto reddituale.
Novità sul Bonus 150 euro

Mentre il primo Bonus 200 euro prevedeva un limite massimo di 35mila euro annui tra i requisiti necessari per beneficiare del contributo, il nuovo bonus 150 euro riduce il tetto massimo a 20mila euro.
Questa modifica comporta una diminuzione significativa del numero dei beneficiari del bonus 150 euro e mira a fornire un sostegno economico ad una platea più ristretta, ovvero quella che ha sofferto particolarmente l’incremento dei costi.
Entrando nello specifico, potranno beneficiare del bonus 150 euro solo i lavoratori dipendenti che nel mese di novembre 2022 percepiranno un reddito imponibile inferiore a 1.538 euro.
Il requisito per ottenere il bonus 150 euro fa di fatto riferimento a tutti coloro che percepiscono un reddito annuo non superiore a 20mila euro. La categoria dei lavoratori dipendenti percepirà il bonus da 150 euro direttamente in busta paga, nella mensilità di novembre 2022.
Ciò potrà avvenire solo se il lavoratore dipendente fornirà al proprio datore di lavoro la dichiarazione dei redditi che attesti il rispetto dei requisiti. Successivamente, il datore di lavoro potrà compensare la somma erogata mediante credito di imposta, effettuando la denuncia tramite flusso Uniemens.
Beneficiari del bonus 150 euro

Tra i beneficiari del Bonus 150 euro rientrano anche i pensionati, che hanno un reddito imponibile non superiore ai 20mila euro annui.
L’erogazione del contributo governativo avverrà direttamente nella mensilità pensionistica che sarà erogata il 1° ottobre 2022.
Il Decreto Aiuti ter inserisce tra i beneficiari anche altre categorie di seguito elencate:
- lavoratori domestici con almeno un rapporto lavorativo attivo al momento della pubblicazione del Decreto Aiuti ter;
- dottorandi e assegnisti di ricerca con monoreddito da categoria non superiore a 20mila euro l’anno;
- lavoratori stagionali del turismo, dello sport e dello spettacolo, nonché lavoratori intermittenti, lavoratori autonomi senza partita IVA e venditori a domicilio;
- lavoratori stagionali che hanno accumulato 50 giorni lavorativi consecutivi e percepito un reddito inferiore a 20mila euro;
- lavoratori dello spettacolo che hanno accumulato 50 giorni lavorativi consecutivi e percepito un reddito inferiore a 20mila euro.
La categoria dei lavoratori autonomi, titolari di Partita IVA, potrà beneficiare della possibilità di cumulare il Bonus 200 euro ed il Bonus 150 euro, purché non superi il reddito di 20mila euro annui.
Infine, il Decreto Aiuti ter prevede che tra i beneficiari del bonus 150 euro rientrino i percettori degli ammortizzatori sociali, ovvero coloro che percepiscono:
- NASpI;
- DIS-COLL;
- Reddito di Cittadinanza (purché all’interno dello stesso nucleo familiare non vi sia un altro percettore di RdC).