Reddito di cittadinanza sospeso con un sms: cosa è successo

Con un sms l'Inps lascia 170 mila famiglie senza Reddito di Cittadinanza: Cgil chiede più tempo. Cosa sta succedendo?

reddito di cittadinanza

Il Reddito di Cittadinanza è stato sospeso dall’Inps a 169mila famiglie tramite sms o e-mail, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023.

Chi ha già fruito di 7 mensili per tutto l’anno in corso è stato informato che il sostegno economico non sarà più elargito dopo il mese di luglio e che la sospensione verrà eventualmente revocata solo se presa in carico dai servizi sociali.

In quest’ultimo caso, trattasi di persone che versano in particolare stato di bisogno e difficoltà di inserimento nell’ambito lavorativo.

Come predisposto dal Governo, il Reddito di Cittadinanza sarà quindi sostituito dalla nuova misura del Supporto formazione e lavoro, che dovrebbe partire il prossimo settembre.

169.000 persone tra i 18 e i 59 anni senza reddito di cittadinanza

reddito di cittadinanza pagamento ottobre 2022

Il reddito di cittadinanza è una misura di sostegno economico introdotta in Italia nel 2019, con l’obiettivo di garantire un reddito minimo a chi si trova in condizioni di povertà.

Con il nuovo cambio di rotta del Governo, circa 169.000 persone tra i 18 e i 59 anni si troveranno senza Reddito di Cittadinanza.

La sospensione del RdC colpisce decine di migliaia di famiglie in tutto il Paese, lasciando molte di esse in una situazione di grave difficoltà economica.

Questa situazione ha sollevato preoccupazioni e critiche da parte di sindacati e organizzazioni di tutela dei diritti dei lavoratori.

In particolare, la Cgil è intervenuta proponendo una deroga del termine di altri 7-12 mesi, in modo tale da mettere nelle migliori condizioni i soggetti interessati di trovare lavoro e coinvolgere allo stesso tempo i servizi sociali dei vari comuni.

Dall’Inps, con la circolare n°61 del 12 luglio, viene precisato invece che il Reddito di Cittadinanza proseguirà fino alla fine dell’anno in corso, ma sarà destinato esclusivamente ai nuclei familiari in cui sono presenti minori, disabili o over 60.

Per tutti gli altri ex percettori del reddito, considerati occupabili, ovvero coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, la misura viene sospesa al versamento della settima mensilità del 2023.

Stop al reddito di cittadinanza: le province più interessate

La tabella seguente mostra una classifica delle 10 province italiane che più hanno risentito della sospensione del Reddito di Cittadinanza.

Le 10 province con più sospensioni RdCNumero sospensioni RdC
Napoli21.507
Roma12.225
Palermo11.573
Catania8.974
Caserta7.635
Cosenza5.234
Salerno4.806
Torino4.615
Reggio Calabria3.714
Milano3.278

Per tutti coloro che hanno ricevuto comunicazione di sospensione dall’Inps, non resta che verificare l’accesso al Supporto per la formazione e il lavoro e all’assegno di inclusione, le  nuove misure introdotte dal Decreto Lavoro.

Sospensione revocata per eventuale presa in carico dei servizi sociali: che significa e come fare

Reddito di cittadinanza sospensione

L’sms o la mail che Inps ha inviato a circa 169.000 beneficiari del reddito di cittadinanza annuncia la sospensione dei pagamenti.

Come già anticipato, significa che chi ha beneficiato della settima mensilità nel 2023 (a partire quindi da gennaio) non riceverà più l’accredito governativo.

Tuttavia, come si legge nel messaggio dell’Inps, la sospensione dei pagamenti potrebbe essere revocata nel caso in cui la pratica dovesse essere presa in carico dai servizi sociali.

Cosa bisogna fare per revocare la sospensione e continuare a percepire il Reddito di Cittadinanza oltre la settima mensilità?

Per rispondere a questa domanda, ci viene in aiuto il Decreto Lavoro, art. 13, comma 5, che prevede proprio la revoca della sospensione per ottenere le restanti mensilità fino al 31 dicembre 2023.

Nello specifico, chi versa in particolare bisogno di inserimento sociale e lavorativo, potrà essere preso in carico dai servizi sociali del Comune di appartenenza, effettuando una comunicazione entro e non oltre il prossimo 31 ottobre 2023.

Da ciò si evince che non tutti gli ex percettori del RdC potranno entrare a far parte dei servizi per l’impiego, ma solo chi rientra in queste specifiche categorie.

Non beneficeranno delle restanti mensilità (da agosto a dicembre 2023) tutti coloro i quali possono accedere al nuovo Supporto per la formazione e il lavoro.

Supporto per la formazione e il lavoro

Supporto per la formazione e il lavoro

Il Supporto per Formazione e Lavoro rappresenta un’importante iniziativa a sostegno delle persone che desiderano migliorare le proprie competenze professionali attraverso la partecipazione a corsi di formazione.

Per incentivare le persone a partecipare, il Governo offre un contributo economico pari a 350 euro, allo scopo di facilitare l’accesso alla formazione professionalizzante.

Attraverso questa iniziativa, il Governo mira a sostenere l’occupabilità dei cittadini e a promuovere una forza lavoro qualificata e preparata per affrontare le sfide del mercato del lavoro.

Luca Conti

Esperto di mercati finanziari e trader indipendente

Esperto di mercati finanziari e trader indipendente. Collabora con Finanza Digitale curando i contenuti dedicati al trading.