Smart working prorogato fino al 31 dicembre: i requisiti per ottenere il lavoro agile

L'approvazione in Senato del Decreto Aiuti bis ha integrato la proroga dello smart working fino alla fine dell'anno per lavoratori fragili e genitori con figli under 14

smart working prorogato fino al 31 dicembre

Tra le novità del Decreto Aiuti bis, approvato in Senato e alla Camera non è passata inosservata la proroga sullo smart working fino al 31 dicembre 2022.

Una misura fortemente voluta da Andrea Orlando, Ministro del lavoro e delle politiche sociali del Governo Draghi, che aveva anticipato la volontà di inserire la proroga all’interno del Decreto Aiuti bis.

Previsti requisiti necessari per ottenere la proroga dello smart working, rivolta solo ed esclusivamente a coloro i quali sono genitori con figli al di sotto dei 14 anni di età e per tutti i lavoratori fragili.

Introdotto anche lo smart working per i dipendenti privati, anche senza accordi individuali, che possono beneficiare del lavoro agile fino al 31 dicembre 2022, grazie all’art. 25-bis inserito nel decreto.

Una misura che era stata adottata durante il periodo pandemico e fino alla scadenza del 1° settembre, ma che viene di fatto prorogata fino alla fine dell’anno in corso.

I dettagli della proroga dello smart working

I dettagli della proroga dello smart working

Mentre le aziende si sono affrettate a siglare accordi individuali entro la scadenza inizialmente prevista per il 1° settembre 2022, la nuova proroga semplifica la procedura per lo smart working ed impone un termine perentorio di 5 giorni per trasmettere i nominativi.

Con il Decreto Aiuti bis si ritorta sostanzialmente alle modalità anti-covid, con uno smart working più accessibile a chi rientra tra i requisiti previsti dal Governo ed una procedura più semplice per chi ne potrà beneficiare.

Lavoratori fragili e genitori con figli under 14 potranno essere inseriti in un apposito modulo, comprensivo di nominativo e codice fiscale, da trasmettere in via telematica al Ministero del lavoro.

Il Ministro Orlando, attraverso gli organi di stampa, precisa che per chi ha già sottoscritto accordi individuali, questi saranno validi, mentre chi ancora non ha avviato nessuna procedura, potrà beneficiare della modalità semplificata fino alla fine del 2022, purché rientri tra i requisiti previsti.

Occupazione in crescita in Italia

Occupazione in crescita in Italia

Dati positivi emergono da un report di Istat, Ministero del Lavoro, INPS, INAIL ed Anpal sull’occupazione in Italia, cresciuta nel 2° trimestre 2022 di 159 mila unità, di cui 88 mila a tempo indeterminato e 71 mila a tempo determinato.

Buone notizie in diversi ambiti, che vedono la crescita occupazionale registrare segnali positivi in svariati settori:

  • extra-agricolo: +1,2%;
  • industriale: +0,5%;
  • edile: +2,3%;
  • servizi: +1,4%.

Pur essendo ancora molto lontani da dati occupazionali incoraggianti, si inizia ad intravedere uno spiraglio di crescita che lascia ben sperare.

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Preoccupa di più invece la situazione lavorativa al Sud, dove si concentra il 50% del totale dei disoccupati italiani, con un tasso di disoccupazione lontano 20 punti percentuali rispetto al Nord.

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Jacopo Marini

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

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