FMI: economia globale a rischio recessione

Secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale si stima un allentamento della crescita economica del 2,7%

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FMI presenta stime sull’economia globale che soffre i venti di guerra ed i contagi da Covid-19. È quanto afferma il Fondo monetario internazionale, le cui previsioni sulla crescita globale attestano un rallentamento del 2,7%.

Un dato che al netto del periodo pandemico non si registrava da oltre 20 anni e che non sembra prossimo ad arrestarsi, con probabilità di ulteriori minimi.

Le più importanti economie del mondo potrebbero infatti registrare ulteriori battute d’arresto a causa delle conseguenze del conflitto tra Russia ed Ucraina, della forte pressione inflazionistica e dell’incremento dei prezzi.

Il rischio di una recessione aleggia tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, con il Vecchio Continente succube della forte dipendenza dalla Russia e più esposto ai rallentamenti della crescita economica.

I dati sulle stime FMI dell’economia italiana

Pierre-Olivier Gourinchas fmi i dati sulle stime dell'economia globale: le conseguenza della guerra e del Covid

Secondo il report del Fondo Monetario Internazionale, diffuso agli organi di informazione dall’economista Pierre-Olivier Gourinach, i dati sulle stime dell’economia globale potrebbero rallentare nel 2023 a causa delle conseguenze della guerra e del Covid-19.

Analizzando la singola situazione economica dell’Italia, il prodotto interno lordo potrebbe chiudere il 2022 in positivo rispetto alle precedenti previsioni del Pil italiano, ma nel 2023 si prospetta un decremento significativo che preoccupa il Bel Paese.

Entrando nel dettaglio, dopo aver chiuso il 2021 in crescita del 6,6%, l’Italia potrebbe terminare il 2022 in rialzo a 3,2%, mentre per il 2023 FMI prevede un decremento dello 0,9%.

La ripartenza del turismo e dell’industria hanno contribuito ad oggi alla crescita economica italiana, ma le stime del Fondono Monetario Internazionale prevedono un forte rallentamento per l’anno 2023.

In calo il debito italiano che dal 150,9% dovrebbe scendere al 142,5% nel 2027, così come il tasso di disoccupazione che dal 9,5% del 2021 dovrebbe diminuire all’8,8% entro il 2022.

Stime FMI: i numeri in Europa

Economia soffre guerra e Covid: i numeri in Europa

Il Fondo Monetario Internazionale sottolinea i mancati progressi derivanti dal forte incremento dei prezzi, dai timori dei consumatori e dalla minaccia Covid-19 che potrebbe ancora compromettere l’economia europea.

Dietro l’Italia cresce anche la Germania con previsioni positive per il 2022 al +1,5% e la Francia che dovrebbe chiudere l’anno in corso al +2,5%, ma entrambi i Paesi dovrebbero registrare rallentamenti della crescita economica nel 2023.

Anche Spagna e Gran Bretagna frenano la crescita economica nel 2023, rispettivamente del -0,8% e del -0,2%.

I dati sul resto del mondo

I dati sul resto del mondo

Secondo il report del Fondo Monetario Internazionale, nel 2022 l’Europa dovrebbe crescere più degli Stati Uniti, tuttavia la situazione dovrebbe invertirsi già nel 2023.

Nel prossimo anno il Pil degli Usa potrebbe crescere del +1%, mentre l’eurozona dovrebbe fermarsi allo 0,5% e chiudere l’anno con un -0,7%.

Spostandosi in oriente, la Cina ha chiuso il 2021 in crescita delll’8,1% e dovrebbe crescere del 4,4% entro la fine del 2022.

In Russia invece le previsioni negative che stimavano un -6% sembrerebbero ridursi notevolmente ed attestarsi al 3,4% nel 2022 e al 2,3% nel 2023.

Le stime del Fondo Monetario Internazionale per il 2023 appaiono ad oggi negative per l’economia globale e non si escludono ripercussioni anche sui mercati internazionali, dove investire in tempo di guerra implica particolare attenzione e specifiche strategie per salvaguardare i propri risparmi.

Achille Bellelli

Imprenditore tech e investitore indipendente, esperto in criptovalute e strumenti di trading speculativo. Scrive per FinanzaDigitale e altri magazine economici.

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