Dopo il tetto al prezzo del petrolio russo, lunghe trattative e difficili negoziati, i ministri dell’Unione europea hanno trovato l’accordo per introdurre il tetto massimo al prezzo del gas.
L’UE ha previsto una misura massima per il costo del gas pari a 180 euro al megawattora nel caso in cui dovesse essere superato il limite per 3 giorni consecutivi e la differenza con il gas naturale liquefatto dovrà essere superiore di 35 euro.
L’attuazione della misura partirà il prossimo 15 febbraio 2023 ed il 1° novembre dello stesso anno sarà effettuato un aggiornamento per valutare l’estensione del price cap sul gas. Prevista una sospensione nel caso si dovesse verificare un’emergenza sull’approvvigionamento.
L’Italia ha giocato un ruolo centrale sul price cap al gas, fortemente voluto dal Governo Draghi e promosso anche dall’attuale Governo guidato da Giorgia Meloni.
Come funziona il tetto massimo al prezzo del gas

Il tetto massimo al prezzo del gas entrerà in vigore il prossimo 15 febbraio e farà riferimento ai principali indici europei, in primis al Ttf di Amsterdam che rappresenta il più importante mercato borsistico del settore.
Come funziona il tetto massimo al prezzo del gas? Il price cap sul gas si applica al raggiungimento dei 180 euro a megawattora al Ttf mensile di Amsterdam e tiene conto di una soglia di mantenimento pari a 35 euro in rapporto alla media di prezzo del gas naturale liquefatto.
Tuttavia, si tratta di un price cap dinamico che varia in base all’andamento del gas naturale e del gas naturale liquefatto, mantenendo comunque un range limitato.
Avviato il tetto massimo al prezzo del gas naturale, l’andamento del suo valore verrà monitorato per i successivi 20 giorni, periodo in cui entrerà in azione solo quando supererà i 180 euro a MWh.
Al di sotto della soglia di 180 euro a megawattora, il price cap si disattiverà automaticamente, così come avverrà anche in altri diversi casi di seguito elencati:
- emergenza relativa all’approvvigionamento;
- la domanda di gas aumenta del 15% in 1 mese;
- la domanda di gas aumenta del 10% in 2 mesi;
- si riducono le importazioni di gas naturale liquefatto;
- diminuisce il volume di scambi del gas naturale al Ttf di Amsterdam in rapporto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Responsabile del monitoraggio sul prezzo del gas sarà l’Acer, Agenzia per la cooperazione tra i regolatori nazionali dell’energia
Gli obiettivi del tetto massimo al prezzo del gas

La Commissione Europea, dopo esser riuscita ad approvare il price cap sul gas, raggiunge l’obiettivo di attuare le misure necessarie per arrestare il caro energia che ha travolto i Paesi europei per tutto il 2022.
La misura UE garantisce ampio margine agli Stati membri di effettuare tagli ai consumi considerati non necessari e di stornarli per abitazioni, ospedali e scuole.
In caso di esigenza, gli Stati membri potranno inoltre chiedere l’intervento di altri Paesi per assicurare l’erogazione di gas necessaria e garantire la fornitura per ottemperare al proprio fabbisogno.
Certamente il tetto massimo fissato sul prezzo del gas naturale potrebbe compromettere i rapporti commerciali con i Paesi extraeuropei e mettere a rischio le forniture aggiuntive importate da Paesi che come l’Algeria hanno reagito negativamente alla misura approvata dall’UE.
Non resterà che attendere per capire se emergeranno ulteriori conseguenze che potrebbero determinare l’andamento della quotazione del gas naturale.