Il rimborso 730 per il 2024 è un importo che può spettare ad alcuni cittadini (lavoratori e pensionati) che compilano la dichiarazione dei redditi. Viene chiamato anche conguaglio IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche), poiché se hai pagato più tasse rispetto a quelle dovute ti verrà restituita la somma in eccesso.
In alcuni casi l’importo sarà accreditato direttamente in busta paga o sulla pensione. In altri, sarà versato sul conto corrente, oppure puoi utilizzarlo a compensazione per il versamento delle tasse per l’anno prossimo. Quali sono le tempistiche per ricevere il rimborso 730 sul proprio conto?
Di seguito scoprirai cos’è, chi lo può ricevere e come effettuare la domanda. Infine, trovi il calendario completo di quando arriverà il rimborso 730 per il 2024 per le diverse categorie di lavoratori.
Cos’è il rimborso 730
Il rimborso 730 (o rimborso IRPEF) è una quota di denaro che ti verrà restituita se hai pagato più tasse rispetto a quelle dovute. Questo capita perché le imposte non vengono pagate in un’unica soluzione.
Tra acconti, saldi e ritenute potrebbe verificarsi di avere un credito nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.
Grazie al rimborso 730 potrai ricevere l’importo versato in più. Il conguaglio può essere richiesto da coloro che versano le aliquote IRPEF a fine anno:
- lavoratori dipendenti;
- lavoratori autonomi;
- partite IVA non forfettarie;
- disoccupati, percettori della Naspi;
- pensionati che presentano la dichiarazione dei redditi.
Quando viene accreditato il rimborso 730 2024
Il conguaglio IRPEF si verifica nel momento in cui viene evidenziata una differenza tra l’importo di tasse dovuto e quello realmente pagato. Ad effettuare il controllo è:
- il datore di lavoro per i dipendenti;
- l’ente previdenziale per i pensionati e disoccupati;
- l’Agenzia delle Entrate per i lavoratori autonomi e partite IVA.
A definire i tempi del rimborso IRPEF 730 è il decreto n.124/2019. Si parte dal mese di luglio per i dipendenti, fino ad arrivare a un massimo di 6 mesi dalla data di condegna del modello PF (Persone Fisiche) per i lavoratori e le partite IVA.
Nella tabella seguente abbiamo ricapitolato quali sono le tempistiche per i singoli soggetti che possono richiedere il conguaglio IRPEF.
Richiedenti | Tempistiche | Modalità |
---|---|---|
Dipendenti con sostituto d’imposta | Mese successivo alla presentazione del 730 | Diretto da parte del datore di lavoro in busta paga |
Lavoratori senza sostituto d’imposta e partite IVA | Entro 4/6 mesi dalla data ultima della dichiarazione | Richiesta |
Pensionati | Entro il secondo mese successivo alla presentazione della richiesta | Diretto da parte dell’INPS |
Disoccupati | A partire dal mese di agosto | Diretto dall’INPS |
Rimborso 730 in busta paga: quando arriva?
I dipendenti, che hanno un datore di lavoro che svolge la funzione di sostituto d’imposta, riceveranno la liquidazione del rimborso IRPEF direttamente in busta paga.
Le tempistiche sono da maggio a settembre, dato che come stabilito dal Decreto 124/2019, il pagamento deve avvenire entro il mese successivo all’invio del modello 730. Ecco di seguito le date indicative.
Consegna modello 730 2024 | Rimborso 730 |
---|---|
Entro il 31 maggio | Entro il 15 giugno |
Dal 1° al 20 giugno | 29 luglio |
Dal 21 giugno al 15 luglio | 23 luglio |
Dal 16 luglio al 31 agosto | 15 settembre |
Dal 1° al 30 settembre | 30 settembre |
Le date in ogni caso possono subire dei ritardi (vedi più avanti) in caso di errori nella compilazione del modello e di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Rimborso lavoratori autonomi su conto corrente: senza sostituto d’imposta
Il rimborso IRPEF avviene direttamente sul conto corrente per i:
- lavoratori autonomi;
- soggetti che sono stati dipendenti, ma non hanno più un datore di lavoro;
- lavoratori domestici che hanno un datore di lavoro che non funge da sostituto d’imposta;
- le partite IVA.
In questo caso, non essendoci un sostituto d’imposta il versamento è effettuato dall’Agenzia delle Entrate. Le tempistiche sono dai 4 ai 6 mesi dalla data ultima di presentazione della modello redditi PF.
In linea di massima riceverai il rimborso tra febbraio 2025 e marzo 2025.
Le tempistiche possono subire variazioni in base a:
- quando è stata presentata la dichiarazione dei redditi;
- per importi superiori ai 4.000€, dato che possono esserci maggiori controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Quando viene accreditato il rimborso 730 per i pensionati?
Il conguaglio IRPEF per i pensionati è pagato entro il secondo mese successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Ad esempio, per chi consegna il modello redditi entro giugno, si otterrà il rimborso 730 entro il mese di agosto. Il versamento può avvenire direttamente sulla pensione, oppure su richiesta indicando un altro conto corrente con IBAN italiano.
Conguaglio IRPEF per i disoccupati
Il conguaglio IRPEF per chi è disoccupato Naspi viene accreditato a partire da agosto 2024. Quindi, per chi ha inviato la dichiarazione entro luglio, otterrà il rimborso IRPEF nel mese successivo. Tuttavia, per riceverarlo è comunque necessario avere avuto un pagamento di almeno una mensilità Naspi.
Come richiedere il rimborso IRPEF
Il rimborso 730 avviene in modo diverso in base ai soggetti a cui spetta.
Nel caso dei dipendenti e dei pensionati sarà il datore di lavoro o l’ente previdenziale a calcolare l’eventuale quota pagata in più, effettuando il conguaglio direttamente in busta paga, sulla pensione o sul conto corrente.
Per i lavoratori autonomi con partita IVA, invece, è necessario richiederlo appositamente al momento della dichiarazione dei redditi. Puoi procedere:
- in autonomia: accedendo con lo Spid sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
- rivolgendoti a un CAF;
- chiedendo la consulenza di un commercialista.
Le ultime due modalità sono da consigliare se vuoi evitare errori, con la certezza di avere il rimborso entro i tempi stabiliti.
Per tutte le categorie di lavoratori si ha la possibilità di:
- usare il credito in compensazione: puoi utilizzarlo per ridurre l’importo di tasse da versare nella dichiarazione dei redditi per l’anno successivo;
- rimborso 730: richiedere il pagamento sulla pensione, stipendio o conto corrente.
Cosa fare se il rimborso non arriva?
I tempi di accredito del rimborso possono subire variazioni in caso di errori o verifiche dell’Agenzia delle Entrate. Infatti, sono diversi i casi in cui vengono effettuati dei controlli approfonditi in concomitanza con la richiesta di rimborso. Ecco alcuni esempi:
- importi che hanno cifre superiori ai 4.000€;
- richiesta di rimborso collegata a Naspi;
- incoerenza negli importi della dichiarazione dei redditi rispetto a quelle precedenti;
- mancanza di giustificativi di spesa, come fatture o ricevute per i pagamenti;
- conto corrente non intestato al richiedente.
Inoltre, in alcuni casi i ritardi sono dovuti al datore di lavoro.
Il mancato rimborso entro le tempistiche stabilite per legge non è da sottovalutare. Infatti, anche se è un diritto del lavoratore ricevere le somme versate in più ai fini di tasse, il rimborso 730 ha una prescrizione di 10 anni. Se non lo richiedi entro questa tempistica, perderai il conguaglio.
Rimborso 730 su conto corrente: domande frequenti
I tempi per l’accredito del rimborso 730 variano in base a chi ne fa richiesta, se lavoratore autonomo, dipendente con sostituto d’imposta o senza sostituto di imposta. In linea di massima i pagamenti iniziano dal maggio successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Per i lavoratori senza sostituto di imposta si deve calcolare dai 4 ai 6 mesi dalla data ultima di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Il conguaglio IRPEF è accreditato in busta paga a partire dal mese successivo alla presentazione del 730 da parte del lavoratore.
I rimborsi possono subire ritardi in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma anche per eventuali incongruenze degli importi rispetto alle dichiarazioni precedenti. Chiedi il supporto di un CAF o di un commercialista per verificare lo stato del pagamento.