La patrimoniale è un’imposta applicabile su beni mobili ed immobili posseduti sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di incrementare il gettito economico e risollevare i conti dello Stato per evitare il default finanziario.
Erroneamente chiamata tassa patrimoniale, non colpisce il reddito ma solo il patrimonio:
- proprietà immobiliari: case, fabbricati, box auto, capannoni, uffici, ecc.;
- beni mobili: conti correnti, preziosi (oro, argento), investimenti finanziari.
Si tratta di una misura eccezionale per arginare le gravi difficoltà economiche in cui versa lo Stato, considerata da sempre un’imposta altamente impopolare, soprattutto dai ceti più benestanti.
Come funzionerebbe una Patrimoniale nel 2024?
La Patrimoniale può essere applicata in 5 diversi modi:
- reale: quando viene applicata solo ad una parte delle ricchezze dei cittadini; un esempio di patrimoniale reale è l’IMU, ossia l’Imposta Municipale Unica;
- soggettiva: viene applicata su tutte le proprietà del contribuente e colpisce il suo patrimonio mobiliare e immobiliare;
- ordinaria: nel caso in cui venga applicata ogni anno;
- straordinaria: quando viene applicata una tantum, in maniera eccezionale, di solito per far fronte ad un periodo di grave crisi finanziaria;
- extraprofitto: quando viene applicata solo su coloro che, da una crisi finanziaria, hanno beneficiato di maggiori introiti.
Come puoi ben notare nel primo caso, il Governo applica già un’imposta patrimoniale reale, denominata IMU; un tributo diretto patrimoniale applicato sugli immobili.
Certamente la Patrimoniale soggettiva rappresenta la misura più drastica da applicare, erodendo una percentuale di tutto il patrimonio economico ed immobiliare dei contribuenti.
La tassa Patrimoniale potrebbe essere prevista annualmente, con la possibilità di applicare una più comoda rateizzazione, oppure una tantum, per intervenire immediatamente su una grave crisi finanziaria in atto.
Ultime notizie sulla Patrimoniale nel catasto
Il nuovo aggiornamento catastale, discusso nel 2022, potrebbe celare, anche indirettamente, un aumento delle imposte sugli immobili.
Una migliore organizzazione telematica che agevoli i rapporti tra Comuni ed Agenzie delle Entrate, allo scopo di raggiungere un monitoraggio più efficace della situazione catastale in Italia e limitare quanto il più possibile l’evasione.
Un gettito economico sulla patrimoniale già esistente sulle unità immobiliari che già pesa per ben 22 miliardi di euro potrebbe presto registrare un rialzo se, come sembra, la revisione del catasto comporterebbe un’ulteriore pressione fiscale a discapito dei proprietari di immobili.
L’aggiornamento catastale – che dovrebbe essere definitivo entro il 2026 – potrebbe di fatto aggiornare di conseguenza il valore patrimoniale e la rendita, rispettando i valori di mercato.
Patrimoniale e prelievo forzoso 2024
Un’eventuale applicazione della Patrimoniale comporterebbe il prelievo forzoso sui conti correnti dei cittadini; una misura che sembra utopica, ma che non è affatto nuova in Italia.
Lo Stato ha facoltà di applicare una patrimoniale emanando un decreto legge che consenta alle Banche di prelevare la percentuale prestabilita dai conti correnti dei cittadini, che si ritroverebbero quindi con uno spiacevole segno meno sulla lista movimenti.
L’eventuale prelievo forzoso potrebbe essere applicato seguendo le diverse forme di patrimoniale che abbiamo elencato precedentemente e quindi riguardare proprietà immobiliari o beni immobili, ma nella peggiore delle ipotesi comprometterli entrambi. Le ipotesi potrebbero essere tante, ma allo stato attuale non c’è nessuna conferma di ulteriori azioni coattive sul patrimonio dei cittadini italiani.
Tassa Patrimoniale: da Nitti ad Amato
Come anticipato precedentemente, non si sta trattando di ipotesi improbabili, in quanto ci sono stati già periodi storici dove l’applicazione della Patrimoniale ha permesso allo Stato di effettuare un prelievo forzoso sui conti correnti dei cittadini.
Già nel 1919, il Governo Nitti utilizzò il prelievo forzoso per far fronte ai debiti generati dalla Prima Guerra Mondiale. La Patrimoniale fu applicata anche per sopperire alle perdite registrate durante la Seconda Guerra Mondiale e per i decenni successivi di ricostruzione.
La Patrimoniale fu applicata anche dal Governo Amato nel 1992, attraverso un decreto legge denominato “Misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica”.
Amato autorizzò un prelievo forzoso del 6 per mille su:
- depositi bancari;
- libretti postali;
- conti correnti;
- buoni fruttiferi;
- imbarcazioni;
- velivoli;
- veicoli di grossa cilindrata.
Un intervento straordinario una tantum che non venne quindi riproposto negli anni successivi.
Patrimoniali già in vigore in Italia
La Patrimoniale imposta con prelievo forzoso del 1992 innescò una serie di misure che coinvolsero i proprietari di immobili.
Nel 1993 fu introdotta l’ISI, ossia l’imposta straordinaria immobiliare, con l’obiettivo di acquisire la liquidità necessaria con una tassa una tantum.
Tuttavia, l’intervento straordinario si tradusse in misura ordinaria e venne applicata ogni anno, con la denominazione di ICI, Imposta Comunale sugli Immobili.
L’ICI prevedeva i seguenti parametri di tassazione:
- 2 per mille sulle prime case;
- 3 per mille sulle seconde case.
L’ICI cambiò denominazione nel 2012 per volere del Governo Monti, che applicò la più conosciuta IMU, Imposta Municipale Unica, attualmente ancora a carico dei contribuenti possessori di proprietà diverse dalla prima casa, a patto che quest’ultima non sia di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9).
Un ulteriore esempio di patrimoniale è il bollo auto versato annualmente dai possessori di veicoli e la tassa di successione, applicata a tutti coloro che ricevono in eredità beni immobili e diritti reali immobiliari.
Come difendersi dalla Patrimoniale 2024
Certamente nessun contribuente vedrebbe di buon occhio una nuova Patrimoniale, fermo restando che ad oggi si tratta solo di un’ipotesi realistica ma non ancora approvata.
Le ipotesi proposte da alcune forze politiche trattano interventi finanziari che prevedono un trasferimento di somme destinate a chi ha recentemente ottenuto extra profitti, come le società per l’energia e le compagnie assicurative.
Nel caso in cui un’eventuale imposta straordinaria dovesse intaccare tutti i contribuenti, come potresti difenderti da una Patrimoniale nel 2024?
Innanzitutto, è bene tenere conto che un eventuale prelievo forzoso potrebbe non riguardare tutti i correntisti, ma salvaguardare le categorie più deboli, applicando il consueto tetto ISEE.
Se non dovessi rientrare in questa categoria, diventerebbe quasi impossibile evitare di subire il prelievo forzoso, così come prevedere eventuali aliquote applicate. Tieni presente che, al netto di eventuali esenzioni previste, la Patrimoniale potrebbe colpire sia i beni immobili che mobili (conti correnti e investimenti finanziari), non solo in Italia ma anche all’estero.
Una Patrimoniale colpirebbe pure i conti dormienti e correre ai ripari prelevando i tuoi risparmi non è la soluzione più corretta da adottare perché l’azione del Governo potrebbe essere retroattiva, come successe proprio nel 1992.
Patrimoniale 2024: domande frequenti
Dal 1° gennaio 2026 il Governo intende prevedere una riforma sul catasto che possa rendere telematico l’intero sistema, con l’obiettivo di raggiungere una più funzionale organizzazione che integra aggiornamenti periodici ed una più corretta attribuzione dei tributi per ridurre l’evasione.
La patrimoniale può essere calcolata sia sul patrimonio mobile che immobile: denaro, fabbricati, valori preziosi, investimenti finanziari; l’imposta può essere applicata sia su persone fisiche che giuridiche.
La riforma prevede una più accurata organizzazione del catasto per avviare una procedura telematica che snellisce e facilita il rapporto di condivisione tra i Comuni e le Agenzie delle Entrate.
se tutti avessimo fatto meno i ricchi oggi avremmo tutti …. e meno debiti …. e cosi’ chi paga e’ chi non ha goduto… roba da matti….
No, se tutti lavorassero in Italia si risolverebbero gran parte dei problemi che affliggono questo paese. Che senso ha prelevare i soldi di quei pochi italiani che lavorano per risanare i debiti pubblici. Se volessero davvero risanare quei debiti dovrebbero togliere il reddito di cittadinanza e non dare più soldi a persone che non se li meritano. Gli aiuti vanno a persone che ne hanno realmente bisogno (persone con veri problemi mentali o fisici), e chi sta bene, che si dia da fare!
Quali sono gli investimenti finanziari a lungo termine che non verrebbero colpiti dalla ev patrimoniale ?