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Adv Info
Il POS senza partita IVA è una soluzione che permette anche a chi non ha un’attività registrata, come hobbisti o proprietari di bed and breakfast occasionali, di ricevere pagamenti con carta.
Funziona in modo simile a un normale POS, ma è pensato per esigenze occasionali o personali, senza bisogno di una partita IVA. Dopo aver ricevuto un pagamento, l’importo arriva su un conto corrente collegato, personale oppure offerto dal provider del POS stesso.
È ideale per chi vende occasionalmente o offre piccoli servizi senza avere un’attività formale.
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POS senza partita IVA: come funziona
Un POS senza partita IVA è un terminale piccolo e portatile pensato per chi fa vendite o servizi occasionali senza essere un’attività continuativa e quindi una partita IVA aperta.
Funziona così:
il POS si connette via bluetooth o internet allo smartphone o tablet tramite un’app dedicata;
il venditore inserire l’importo del pagamento;
il cliente avvicina o inserisce la carta nel POS per completare il pagamento.
A differenza degli altri POS, offerti dalle banche tradizionali, questi modelli non richiedono una partita IVA abbinata. Quindi sono richiedibili anche da chi non ha un’attività continuativa, ma fa solo per vendite saltuarie.
È comodo per piccole vendite come affittacamere saltuari, mercatini, eventi artigianali, o lezioni private.
Per quanto riguarda la gestione del denaro, alcuni servizi come myPOS permettono anche di emettere carte di debito collegate al conto del POS, così puoi subito usare i soldi incassati senza fare trasferimenti.
Il POS è obbligatorio anche per chi non ha la partita IVA?
Se vendi o offri servizi saltuari direttamente al cliente finale, allora dovresti dotarti di un POS anche se non hai la partita IVA. L’obbligo vale per associazioni senza partita IVA, per chi lavora nei mercatini, per bed and breakfast occasionali e altre tipologie di hobbisti e saltuari (insegnanti, venditori, ecc.).
L’obbligo non vale invece per gli occasionali che hanno a che fare con il B2B (ricevono denaro da altre aziende, non da clienti finali).
Miglior POS senza partita IVA
DisclaimerFinanzaDigitale seleziona i POS migliori sul mercato in maniera indipendente. Tuttavia, se effettui un acquisto passando da un nostro link, potremmo ricevere una commissione pubblicitaria da parte dell'azienda.
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Aggiornato al: 25 Aprile 2025
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ING Italia, parte di ING Group, è una banca olandese con presenza in oltre 40 Paesi, nata nel 2001 e con oltre 1.200.000 di clienti all'attivo. Opera soprattutto attraverso canali digitali, ma conta anche 23 punti fisici sul territorio.
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SumUp Air: portatile (si collega tramite bluetooth allo smartphone) e ideale per transazioni limitate. Costa 39 euro, ha canone zero e applica una commissione dell’1,95% per ogni transazione. Si collega a un conto aziendale Sumup (a zero spese);
Nexi Mobile POS: portatile e senza canone fisso. Ha un costo di attivazione di 29 euro, applica una commissione dell’1,89% per ogni pagamento. Si collega a qualsiasi conto corrente personale o business.
Axerve Easy POS: dispositivo portatile più avanzato, con tecnologia Android. Può includere una scheda SIM per la connessione internet e funzionalità touch. Costa 100 euro, non ha canone e ha una commissione dell’1% per transazione. È una buona opzione se cerchi un POS che funzioni anche in modalità autonoma, senza bisogno di connettersi a uno smartphone.
Questi modelli di POS permettono di accettare pagamenti elettronici senza dover aprire un conto specifico legato a una partita IVA. Sono ideali per chi ha attività occasionali, come hobbisti, piccoli affittacamere o venditori privati.
FAQ
Qual è un buon POS per associazione senza partita IVA?
Dipende dalle esigenze. Di solito un’associazione senza partita IVA non deve gestire un volume elevato di transazioni, perciò acquistare un POS senza canone potrebbe essere molto più conveniente di un tradizionale dispositivo.
Un bed and breakfast senza partita IVA è obbligato ad avere un POS?
Per un B&B non imprenditoriale (cioè senza partita IVA) c’è comunque obbligo di avere un POS. Ogni attività che ha a che fare con della clientela è obbligata per legge ad avere un dispositivo per accettare pagamenti digitali.
Quale POS senza partita IVA?
myPOS, Sumup, Axerve e Nexi offrono terminali portatili facili da usare, progettati anche per piccoli venditori, b&b o privati che operano in modo occasionale.
Chi non ha partita IVA deve avere il POS?
Chi vende beni e servizi saltuariamente, e pertanto non è obbligato ad aprire partita IVA, dovrebbe comunque dotarsi di un POS se ha a che fare con clienti finali. Questo vale per b&b, associazioni no profit e privati che offrono prestazioni occasionali.
Come avere il POS senza partita IVA?
Per ottenere un POS senza partita IVA puoi rivolgerti a un fornitore che offre questo tipo di dispositivi (anche online), registrarti e seguire la procedura guidata. Alcuni richiedono solo un documento d’identità. Puoi acquistare i device sia sui siti ufficiali che su Amazon, ma dovrai poi sottoscrivere un contratto con le società di pagamento elettronico.
Come ricevere pagamenti senza partita IVA?
Puoi accettare pagamenti con un POS mobile che si connette al tuo smartphone o tablet. Non serve una partita IVA, ma devi registrarti presso un provider che offre soluzioni dedicate ai privati. L’alternativa è ricevere denaro via bonifico o anche in contanti, rispettando il limite cash imposto per legge.
Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.