La presenza pluriennale e l’aggiunta di tantissime funzionalità, ha portato molti trader ad avvicinarsi al broker Plus500. Fra i tanti vantaggi, l’assenza di commissioni sugli scambi, con applicazione di bassi spread. Quanto costa Plus500 nel concreto?
Al di là dell’assenza dei costi fissi sulle attività di trading, è bene tenere a mente (come ricordato in modo chiaro e trasparente dal broker stesso) la presenza di eventuali costi su specifici servizi, variabili sulla base delle attività di ogni singolo trader.
Ciò significa che molti degli stessi possono essere presenti o meno, oppure potrebbero essere evitati. Vediamo quindi di approfondirli nel dettaglio, scoprendo anche come non pagare commissioni e costi superflui, prestando attenzione su alcuni aspetti.
Ricorderemo altresì i tanti servizi che il broker regolamentato mette a disposizione senza alcun costo, a chiunque possegga un conto. Un esempio? Sicuramente il conto demo, senza obbligo di deposito e senza alcun limite di tempo.
Quanto costa Plus500 per fare trading?
Tipologie di attività | Costi e commissioni |
Costi fissi sulle negoziazioni | Non presenti |
Spread sulle attività | Variabili (fra i più bassi al mondo) |
Costi di inattività | 10$ dopo 3 mesi di inutilizzo |
Costi overnight | Variabili |
Commissioni cambio valutario | Max 0,7% |
Costi ordine stop garantito | Variabili |
Commissioni sul deposito | Non presenti |
Commissioni sul prelievo | Non presenti |
Plus500 (vai qui per la sua recensione) è uno dei broker più famosi al mondo, operante con diverse licenze ed autorizzazioni in Italia ed in molte parti del mondo (soprattutto in Europa). È altamente specializzato su contratti per differenza, ossia CFD.
I contratti per differenza sono strumenti derivati che replicano l’andamento di un determinato asset, permettendoti di aprire sia posizioni al rialzo sia posizioni al ribasso (con la vendita allo scoperto), senza diventare mai titolare e possessore dell’asset di interesse.
Puoi in altri termini speculare sulle variazioni dei prezzi. Una metodologia che permette al broker di eliminare i costi fissi sulle transazioni, che solitamente vengono richiesti dai broker DMA (ossia con accesso diretto al mercato).
Da dove riceve il compenso il broker? Così come la maggior parte dei broker CFD, Plus500 trae profitto dal cosiddetto spread di acquisto/vendita (offerta/domanda). Lo stesso spread è già incluso nei tassi della quotazione e non è quindi un addebito, o un costo accessorio.
Come avviene il calcolo dei prezzi su Plus500
Entrando sulla pagina ufficiale e selezionando uno strumento finanziario di proprio interesse, è possibile individuare il prezzo dell’asset disponibile su Plus500. Lo stesso fa riferimento al prezzo del sottostante e al suo spread.
Lo spread, detto “adeguamento”, è già incorporato nei tassi indicati e non è quindi un addebito ulteriore. Per poterlo calcolare, puoi semplicemente sottrarre il prezzo di vendita dal prezzo di acquisto dell’azione, della crypto, della materia prima, o di altri prodotti.
Facendo un rapido esempio, supponiamo di negoziare sul cambio euro/dollaro (EUR/USD), con un tasso di acquisto pari a 1,3127 ed un tasso di vendita pari a 1,3125. In questo caso, lo spread già inserito nel prezzo di Plus500 è pari solamente a 2 (davvero esiguo).

Per individuare lo spread in modo diretto su Plus500 (su qualsiasi strumento finanziario), puoi seguire questi 3 passaggi:
- accedi sul tuo account utilizzando le credenziali;
- cerca lo strumento di tuo interesse;
- clicca sulla voce dei dettagli (i) e leggi i dati presenti nella sezione Informazioni.
Il tuo capitale è a rischio
Quanto costa Plus500: ulteriori commissioni

Collegato con il concetto di costi e commissioni su Plus500, il broker ricorda all’interno della sezione informativa la presenza di eventuali ritenute. Si tratta di costi che potrebbero o meno venire addebitati all’utente, qualora si verificassero alcune condizioni.
Andiamo quindi ad approfondire nel dettaglio cosa sono:
- i costi di overnight;
- il costo conversione valuta;
- i costi sugli ordini di stop garantito;
- il costo per inattività.
1) Costi di overnight

Chiamato anche “finanziamento di overnight”, è un costo che viene aggiunto o sottratto dal tuo conto solamente quando una posizione viene mantenuta dopo una certa ora. La stessa ora prende in gergo tecnico il nome di “Ora di finanziamento di overnight”.
Anche in questo caso, per conoscere l’ora dopo la quale viene applicato il suddetto costo, è possibile selezionare il singolo strumento di interesse ed accedere alla schermata “Dettagli” (anche senza registrazione).
Se decidi ad esempio di mantenere la posizione durante il fine settimana, devi sempre tenere a mente la presenza di costi di overnight. È tuttavia un costo evitabile nel caso in cui decidessi di attuare strategie che non richiedono di tenere posizioni attive anche oltre l’orario limite.
La formula utilizzata per il calcolo di questo costo è: Dimensione dell’operazione di trading * Tasso di apertura * Valore per punto * % di finanziamento di overnight giornaliero.
Leggi anche: Comprare criptovalute senza commissioni è possibile?
2) Costo conversione valuta

Un secondo costo da considerare è quello della conversione in valuta. Cosa significa esattamente? Quando effettui operazioni di trading su strumenti esposti in una valuta differente rispetto a quella del tuo conto, allora vai incontro ad un addebito diretto.
Considera quindi che il costo di conversione in valuta può essere pari fino ad un massimo dello 0,7% del profitto e perdita (netti) della posizione di trading che hai aperto su un eventuale titolo azionario, o altro strumento finanziario.
Si tratta anche in questo caso di un costo che viene applicato solamente se decidi di operare su strumenti quotati in dollari (o in altre valute diverse da quella del tuo account, che supponiamo essere in euro). Un tipico esempio è l’acquisto di azioni Amazon in dollari USD.
3) Costi sugli ordini stop garantito

Durante le attività di trading, puoi sempre decidere di impostante un ordine di Stop garantito, il quale assicura che la posizione (nel caso di raggiungimento di quella determinata soglia limite) venga automaticamente chiusa, evitando ulteriori perdite.
Una situazione che si può quindi presentare quando il mercato risulta particolarmente volatile, con una considerevole imprevedibilità. In questo contesto, gli ordini di stop loss permettono di gestire in modo efficiente il rischio (ovviamente senza eliminarlo).
Questa caratteristica di chiusura automatica garantita (anche se il prezzo dovesse continuare a scendere), ha ovviamente un costo (visto il rischio che il broker si accolla), che viene pagato dal trader con la presenza di un cosiddetto spread maggiorato.
A seguire alcune caratteristiche di un ordine di stop garantito:
- può essere impostato solo nelle ore attive di trading dell’asset;
- non può essere piazzato su una posizione già esistente in portafoglio;
- non può mai essere annullato, bensì solamente modificato;
- lo spread maggiorato addebitato, qualora venga aperto l’ordine di stop garantito, non può essere restituito.
4) Costo per inattività

L’ultimo costo che approfondiamo è il costo per inattività, ossia un addebito automatico che viene richiesto qualora non utilizzassi più la piattaforma per diverso tempo. Nello specifico, il costo è pari a 10$ al mese, in caso di mancato accesso da almeno 3 mesi.
Da quel momento in poi il costo viene sottratto ogni mese, fino all’eventuale login del trader, che riattiva l’account. Supponendo di aver trascorso 3 mesi senza accedere sulla piattaforma e di continuare a non utilizzarla per altri 5 mesi, il costo dopo il login sarà di 50$.
Per evitare questo costo, nel caso volessi prendere un periodo di stop dalle attività di trading, senza tuttavia chiudere il conto definitivamente, puoi semplicemente effettuare accessi periodici (anche di pochi secondi), prima del termine dei tre mesi limite.
Approfondisci di più su Plus500 Invest.
Quanto costa Plus500: i servizi gratuiti
Prima di procedere con le conclusioni, vediamo i servizi che solitamente altri broker fanno pagare e che invece Plus500 propone a costo zero. Un aspetto importante, da tenere in considerazione sia nel caso fossi un trader esperto, sia nel caso fossi un principiante.
Si tratta di:
- account demo: un conto virtuale con il quale puoi utilizzare capitali non reali in modo illimitato per provare nuove strategie, o semplicemente per testare tutte le funzionalità della piattaforma;
- applicazione per smartphone: è un’app per dispositivi mobili (sia per iOS sia per Android), che può essere scaricata in modo gratuito su tutti gli store online;
- strumenti analitici, come ad esempio i grafici in tempo reale di tutti gli asset supportati, così come gli indicatori da poter utilizzare per studiare i prodotti finanziari di interesse;
- sezione formativa (Plus500 Trading Academy), ossia un servizio a costo zero, con articoli e guide complete, per ottenere nozioni (pratiche e teoriche) sul mondo del trading con contratti per differenza;
- depositi: non sono richiesti costi su qualsiasi sistema di pagamento utilizzato;
- prelievi: non sono richiesti costi su qualsiasi sistema di accredito selezionato.
Ricorda tuttavia che potrebbero sempre essere richieste commissioni da parte di intermediari terzi, come ad esempio banche o altri istituti, nel caso di bonifici, pagamenti particolari in una valuta non supportata e operazioni simili.
Conviene fare trading con Plus500?
Tirando le somme del nostro approfondimento dettagliato su quanto costa Plus500, fare trading con lo stesso broker conviene? La piattaforma propone sicuramente condizioni molto agevolate per gli utenti registrati, vista soprattutto l’assenza dei costi fissi sulle attività.

Gli spread sono in linea con il mercato (come su altri broker quali eToro, XTB, o Capex), risultando anche più bassi rispetto a molti competitor meno professionali. Ricordiamo infatti che il broker permette di negoziare su titoli, indici, materie prime, criptovalute e cambi.
Le commissioni di overnight vengono invece richieste dalla maggior parte dei broker e sono tuttavia evitabili in caso di posizioni rapide e strategie senza mantenimento dell’asset con posizioni aperte. La pecca dei costi di inattività resta e deve essere considerata.
Ottima invece l’assenza di costi sia sui prelievi sia sui depositi (un vero e proprio valore aggiunto rispetto alla concorrenza, che molte volte applica costi di ritiro fondi anche superiori ai 5 euro). Considera inoltre la presenza dell’account demo, completamente gratuito.
Il tuo capitale è a rischio
Quanto costa Plus500 – FAQ
Come indicato in modo accurato nel nostro articolo su quanto costa Plus500, il broker non richiede costi né per i prelievi, né per i depositi (che possono entrambi essere associati a numerosi sistemi di pagamento/accredito).
Nel nostro articolo su quanto costa Plus500 abbiamo ricordato l’assenza di costi fissi e l’eventuale presenza di spread, costi di inattività, costi overnight, costi per cambio valuta e costi di ordine stop garantito.
Nel nostro esposto su quanto costa Plus500 abbiamo indicato l’assenza di costi fissi, con l’applicazione di bassissimi spread (differenziale fra valore di acquisto e valore di vendita dell’asset).