Un conto deposito è uno strumento che combina alcune caratteristiche di un conto corrente, dato che puoi effettuare versamenti e prelievi, ma ti offre anche una soluzione semplice per risparmiare e ottenere un rendimento.
Se consideri che alcuni conti deposito a più alto rendimento offrono il 4% lordo, puoi valutare quali sono i benefici economici di aprirne uno.
Devi però valutare che, nel momento in cui ti vengono pagati gli interessi, si genera un guadagno soggetto a tassazione. Di seguito troverai quello che c’è da sapere sulle tasse sui conti deposito e come mettersi in regola dal punto di vista fiscale.
Quali sono le tasse su un conto deposito

Le tasse su un conto deposito sono:
- imposta di bollo;
- tassazione sugli interessi.
L’imposta di bollo si calcola prendendo come riferimento l’estratto del conto annuale, attraverso cui si stabilisce il valore del tuo patrimonio nel corso dell’anno.
Invece, per la creazione di nuova ricchezza, dovuto ai tassi di rendimento collegati al conto deposito, si applica una tassazione sul reddito generato.
Quanto si paga di imposta di bollo
L’imposta di bollo è un’imposta applicata dallo Stato italiano sulla ricchezza dei cittadini. Grazie ad essa si finanziano i servizi essenziali: scuole, ospedali, servizi di trasporto ecc.
L’imposta di bollo sui conti deposito è proporzionale: maggiore è il valore del deposito, superiore sarà l’importo da versare. Rispetto a quella sui conti correnti privati, che ha un importo fisso annuo di 34,20€, sui conti deposito è pari allo 0,20% (2 per mille) sulle somme depositate.
Invece, se hai un conto corrente deposito all’estero, sei tenuto a pagare l’IVAFE (Imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero) l’equivalente dell’imposta di bollo. L’importo è sempre del 2 per mille.
Se ti domandi se esistono conti deposito senza imposta di bollo, la risposta è no. Infatti, in quanto tassa da versare allo Stato italiano è obbligatoria. Tuttavia, vi sono neobank o banche digitale che si fanno carico dell’imposta di bollo, come offerta promozionale per l’apertura di un nuovo conto o in precisi momenti dell’anno.
Nella maggior parte dei casi l’imposta è a carico del cliente.
Quando si paga l’imposta di bollo
L’imposta di bollo è addebitata dalle banche ogni 31 di dicembre. Non sempre però si deve pagare. Infatti, si applica solo se la giacenza media del conto è pari o superiore ai 5.000€ annui.
Tuttavia, non basta solo avere sul conto deposito una somma inferiore a questo importo. In base a quanto indicato dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n.48 del 2012 e n° 15 del 2013, ai fini del calcolo dell’imposta di bollo si sommano le giacenze medie dei conti in possesso di un soggetto su una banca. Quindi, anche le somme sul conto corrente, su un libretto di risparmio o un conto titoli.
Quante tasse si pagano sugli interessi sul conto deposito
I conti deposito nascono per generare un rendimento nel tempo sulle somme in giacenza. Ciò è possibile dato che si applica un interesse variabile in base a:
- somme depositate;
- tipologia di vincolo applicato al conto;
- durata del vincolo.
Grazie all’interesse, espresso in un valore in percentuale, potrai vedere i tuoi soldi crescere nel tempo, generando un reddito. Basta considerare che con l’aumento dei tassi delle banche centrali, oggi alcuni conti deposito sono diventati molto redditizi: puoi ottenere interessi lordi anche fino al 5%.
Per la legge italiana, i rendimenti ottenuti dagli interessi, sono un guadagno (capital gain) aggiuntivo che il cittadino deve dichiarare e su cui deve pagare le tasse. In particolare, gli interessi sul conto deposito rientrano tra i redditi da capitale di natura finanziaria. In base alla legge 89 del 2014, si applicherà un’aliquota fiscale del 26%.
Come funziona la tassazione sugli interessi di un conto
Dal punto di vista pratico vediamo cosa comporta la tassazione sugli interessi. Devi distinguere due concetti a cui spesso non si fa caso quando si sottoscrive un conto deposito:
- interesse lordo;
- interesse netto.
Nel primo caso si fa riferimento al guadagno che otterrai senza calcolare le tasse. L’interesse netto invece, è il rendimento su cui già si è applicata la tassazione, quindi quello reale.
Nella tabella seguente abbiamo riportato un esempio di come variano i rendimenti con e senza tassazione.
Importo conto deposito | Tasso lordo al 5% | Tasso netto al 3,7% |
5.000€ | 250€ | 185€ |
Come noti se su un conto deposito vi è un’offerta di un interesse lordo del 5%, con un guadagno di 250€, al netto delle tasse al 26%, l’interesse diventa del 3,7%, con un rendimento di 185€.
Il meccanismo è identico sugli interessi dei conti remunerati, ovvero quelli che applicano un rendimento sulla liquidità presente sul conto, senza necessità di vincolare le somme.
Come si pagano le tasse sugli interessi

La modalità di pagamento delle tasse varia se hai sottoscritto un conto deposito con una banca italiana oppure estera. Infatti, tutti gli istituti di credito italiani, compreso gli istituti di moneta elettronica (IMEL) svolgono la funzione di sostituti d’imposta.
Ciò significa che la tassazione degli interessi si applica alla fonte. Quindi riceverai sul conto deposito il guadagno già con le tasse pagate (al netto).
Devi però considerare che la tassazione si applica solo al momento del pagamento degli interessi. Quindi per i conti deposito vincolati si effettua alla scadenza del vincolo, mentre per quelli non vincolati, ogni volta che ti verranno versati i rendimenti, in alcuni casi in anticipo oppure con scadenze stabilite dal contratto di deposito: 1, 3, 6, 12, 18, 24 mesi.
Invece, per i conti deposito di banche estere, che non hanno sede in Italia e non svolgono la funzione di sostituti d’imposta, la procedura è più articolata. La tassazione è sempre del 26%, ma devi essere tu a dichiarare i rendimenti ottenuti all’interno del quadro RM (Redditi soggetti a tassazione separata e ad imposta sostituiva) della dichiarazione dei redditi.
Inoltre, dato che un conto deposito estero è sempre collegato a un conto corrente estero, devi compilare anche il quadro RW ai fini del monitoraggio fiscale e del versamento dell’imposta di bollo.
Tasse sugli interessi del conto deposito: domande frequenti
Sugli interessi maturati su un conto deposito si applica un’aliquota tassativa del 26%.
Su un conto deposito si applica l’imposta di bollo, pari allo 0,20% e una tassa sui rendimenti ottenuti, pari al 26%.
L’imposta di bollo su un conto deposito si paga solo per le giacenze superiori ai 5.000€, calcolando lo 0,20% sulla giacenza media presente al 31 dicembre.
Prima di aprire un conto deposito è utile conoscere le spese e quali sono le tasse applicate sia sul patrimonio, sia sugli interessi.