Corpay e Manchester City hanno annunciato una partnership strategica che coinvolgerà la fan base dell’attuale campione in carica della Premier League fuori dai confini britannici e la piattaforma di pagamenti, che diventa partner ufficiale per il Foreign Exchange (FX) e pagamenti cross borders.
Questa collaborazione, che si estende anche al Manchester City Women, permetterà al club azzurro di Manchester di utilizzare le soluzioni di pagamento cross-borders di Corpay per gestire i rischi legati ai tassi di cambio e ottimizzare i pagamenti globali.
Come si legge nel comunicato, l’intesa supporterà l’espansione internazionale del club fuori dai confini britannici e permetterà anche all’ampia fan base del club fuori dal Regno Unito di beneficiare di tutta una serie di servizi prezzati in sterline.
Corpay e i pagamenti transfrontalieri
Il tema dei pagamenti cross borders è attuale più che mai in ambito fintech. Mentre spesso come consumatori finali diamo per scontati i benefici di appartenere ad un unione monetaria, ci sono molti business là fuori che faticano a ricevere denaro fuori dall’unione.
Spesso le aziende si scontrano con le difficoltà e le tempistiche di maneggiare valute differenti, che impattano sia sul rischio d’impresa che sulle tempistiche relative al cash flow.
Allo stesso tempo, molte startup fintech stanno cercando di risolvere il problema fornendo soluzioni per ricevere ed emettere pagamenti anche da zone precedentemente ignorate dai tradizionali getway di pagamento.
L’espansione di Corpay verso gli USA
Oltre a questa partnership Corpay sta anche espandendo le sue operazioni negli Stati Uniti con l’acquisizione di GPS Capital Markets, un fornitore statunitense di soluzioni per la gestione del cross-borders e del treasury management.
Questa acquisizione rafforzerà le offerte di Corpay nel settore della gestione transfrontaliera e del treasury management B2B, con particolare attenzione alle aziende del mercato medio-alto negli Stati Uniti. Una mossa che conferma come quello dei pagamenti sia un caso d’uso particolarmente interessante non solo in Europa, ma anche oltre oceano.
Sarà interessante vedere l’evoluzione non tanto di questa partnership nello specifico, ma in generale del caso d’uso stesso, che negli anni si è semplificato enormemente, e che ora sta cercando di risolvere il problema lato B2B.