UniCredit ha ufficializzato un’offerta pubblica di scambio volontaria per acquisire Banco BPM per un valore complessivo di 10,1 miliardi di euro interamente in azioni.
L’operazione punta a consolidare la posizione della banca italiana come uno dei principali attori del panorama bancario europeo, rafforzandone il ruolo sia sul mercato nazionale che internazionale.
10 miliardi per un’alleanza strategica
L’offerta di UniCredit valorizza ogni azione di Banco BPM 6,657 euro, calcolati sulla base del prezzo delle azioni UniCredit (38,041 euro al 22 novembre 2024).
Se accettata integralmente, la fusione darà vita a un gruppo bancario con una capitalizzazione complessiva di 73 miliardi di euro, che potrebbe superare gli 80 miliardi se includono asset come Monte dei Paschi di Siena e Anima Holding, su cui Banco BPM ha già mosso acquisizioni strategiche.
Unicredit – Banco BPM diventerebbe la più grande banca italiana per capitalizzazione, e una delle più gorsse in Europa.
Orcel: “L’Europa ha bisogno di banche più grandi”
Per Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, questa operazione può essere un passo cruciale per rispondere alla necessità di banche europee più robuste: “Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, UniCredit è oggi ben posizionata per affrontare questa sfida e per rafforzare la propria presenza in Europa e in Italia,” ha spiegato Orcel, “L’operazione su Banco BPM si inserisce in una strategia di consolidamento che mira a rafforzare il ruolo del gruppo nel contesto bancario europeo“.
Il settore bancario italiano è in piena fase di consolidamento, con operazioni di fusione e acquisizione che hanno coinvolto primari player sia domestici che internazionali. L’offerta su Banco BPM, secondo UniCredit, può essere un’opportunità per accrescere la presenza sul mercato nazionale e rafforzare la propria competitività.
La complementarità geografica tra le due banche, unita a una bassa sovrapposizione nei segmenti di mercato, riduce significativamente i potenziali rischi antitrust.
Tempistiche e dettagli
L’operazione prevede un rapporto di concambio fissato a 0,175 azioni UniCredit per ogni azione Banco BPM, con un aumento di capitale pari al 13,9% del capitale di UniCredit, destinato a finanziare l’offerta. L’iter dovrebbe concludersi entro giugno 2025, con l’integrazione completa prevista entro i 12 mesi successivi.
La banca conta di realizzare la maggior parte delle sinergie entro due anni dalla conclusione dell’operazione, grazie alla sua esperienza nel gestire fusioni e acquisizioni complesse.
Un passo deciso mentre l’affare Commerzbank slitta
L’attenzione su Banco BPM è stata anche favorita dai tempi più lunghi richiesti per l’operazione su Commerzbank, che resta in stand-by in attesa delle elezioni in Germania. UniCredit ora può concentrare le proprie energie sul mercato italiano, rafforzando ulteriormente il proprio posizionamento competitivo.
L’operazione è subordinata all’approvazione delle autorità regolamentari e alle condizioni specificate nel Documento di Offerta, che sarà pubblicato nelle prossime settimane.
L’Ops può essere un passo strategico per UniCredit, che continua a investire sul consolidamento come leva per accrescere il proprio peso nel mercato bancario europeo.