Prima di scegliere una banca dove aprire il proprio conto corrente è importante fare diverse valutazioni. Una di quelle più interessanti è proprio il market cap, che ci ha spinto a stilare questa classifica sulle principali banche italiane per capitalizzazione.
Andremo in altri termini a scoprire quali sono le banche italiane più grandi, moltiplicando il prezzo attuale delle loro azioni per il rispettivo numero emesso sul mercato. Potrai così avere un’idea generale su quali siano i gruppi più capitalizzati e con maggiori dimensioni.
Nota: la capitalizzazione di una banca non è l’unico criterio di selezione, anzi. Servizi, costi bassi, assistenza sono punti essenziali per domiciliare il tuo conto corrente. Dopo aver letto l’articolo, scopri anche quali sono banche italiane più solide e apprezzate dai clienti nel nostro paese.
- Apertura veloce con SPID
- Bonifici, utenze, F24, MAV, Ricariche telefoniche gratis
- Prestiti, finanziamenti, assicurazione via app
- Trading su App
- Prelievi, bonifici, F24, SDD, MAV e RAV gratis
- Piattaforma di trading n.1 in Italia
- SPID gratuito aprendo il conto
- Carta di debito, Standard e Oro
In linea generale, le banche più capitalizzate sono anche quelle più importanti e con maggior numero di sottoscrittori, anche se questa regola non è una verità assoluta. Abbiamo in ogni caso valutato solamente banche autorizzate e pienamente regolamentate.
Classifica banche italiane per capitalizzazione: top 10
Banca italiana | Market cap (€) |
---|---|
Intesa Sanpaolo | 65.21B |
UniCredit | 60.06B |
Mediobanca | 11.77B |
Banco Bpm | 9.42B |
FinecoBank | 8.99B |
Banca Mediolanum | 7.76B |
Bper Banca | 6.90B |
Banca MPS | 5.77B |
Banca Generali | 4.41B |
Credito Emiliano | 3.45B |
Dati in miliardi di euro. Ultimo aggiornamento: maggio 2024
La tabella in alto racchiude le 10 banche italiane per capitalizzazione, sulla base dei dati attuali proposti dalla Borsa Italiana. Prima di procedere con l’esposizione singola di ogni istituto, è bene ricapitolare brevemente cosa si intenda per capitalizzazione.
Conosciuta anche con il termine “market cap”, la capitalizzazione di mercato (o azionaria), è il valore complessivo delle azioni di una società quotata. È in altri termini il numero totale delle azioni, moltiplicato per il cosiddetto prezzo corrente. Si tratta di un indicatore molto importante sia per valutare un eventuale investimento nel settore finanziario, sia se stai scegliendo la tua prossima banca.
Sulla base del market cap, è possibile fare subito una classificazione sotto il profilo dimensionale:
- banche a grande capitalizzazione: sono chiamate anche banche Blue Chip e hanno un valore di mercato almeno di 10 miliardi di dollari (o controvalore analogo in altre valute);
- banche a media capitalizzazione: hanno solitamente un valore di mercato che può essere compreso tra i 2 e i 10 miliardi di dollari;
- banche a bassa capitalizzazione: sono le banche più piccole, con un valore di mercato che può oscillare tra i 300 milioni e i 2 miliardi di dollari.
Intesa Sanpaolo (65 miliardi)
Intesa Sanpaolo (MIL: ISP) è la banca con la più alta capitalizzazione in Italia, con sede legale a Torino e con sede secondaria nella città di Milano.
In Europa, la banca del Gruppo Intesa si piazza nella Top20, forte dei suoi 13,6 milioni di clienti e circa 3.500 filiali.
Guidata dall’amministratore delegato Carlo Messina, Intesa è un colosso finanziario da 65 miliardi di euro, e oltre ad essere la banca italiana con il maggior market cap è anche tra le società più grandi tra quelle presenti su Borsa Italiana.
A livello europeo, si piazza al 6° posto nella classifica delle banche più grandi d’Europa ed è la 36° società UE per capitalizzazione di mercato.
Il suo successo deriva anche dalle Banche che fanno parte del Gruppo Intesa:
- Banca Commerciale Italiana;
- Banca di Credito Sardo;
- Banca di Trento e Bolzano;
- Banca IMI;
- Banca Intesa;
- Banca Intesa Beograd;
- Banca Monte Parma;
- Banca Popolare Pesarese.
Di recente è entrata a far parte del gruppo Intesa Sanpaolo la neobank isybank, una realtà 100% online senza sportelli fisici.
UniCredit (60 miliardi)
Al secondo posto della classifica troviamo UniCredit, la banca di piazza Gae Aulenti (Milano).
UniCredit è un Gruppo bancario internazionale inserito fino al 27 novembre 2023 nella lista delle banche sistemiche globali (per poi essere rimossa).
Il gruppo è guidato dall’amministratore delegato Andrea Orcel, conta 15 milioni di clienti, 76.671 dipendenti e 3.263 sportelli (dati 2022).
UniCredit ha una capitalizzazione di mercato pari a 60,06 miliardi di euro, è la settima banca più grande d’Europa e la quarta azienda più capitalizzata su Borsa Italiana.
Fanno parte del gruppo UniCredit banche come:
- Credito Italiano;
- Rolo Banca;
- CariVerona;
- Banca CRT;
- Cassamarca;
- Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto;
- Cassa di Risparmio di Trieste.
Mediobanca (11,7 miliardi)
Mediobanca segue a debita distanza aggiudicandosi la terza posizione nella classifica. È la banca con sede a Milano fondata da Enrico Cuccia e guidata dall’amministratore delegato Alberto Nagel.
Conta 865.000 clienti e 4.920 dipendenti distribuiti sulle varie realtà del gruppo:
- Mediobanca Premier;
- Mediobanca Private Banking;
- Spafid;
- CMB MONACO;
- Polus Capital;
- RAM;
- Mediobanca Sgr.
Mediobanca è presente all’interno del FTSE MIB, l’indice composto dalle 40 società più capitalizzate di Borsa Italiana, e ha una capitalizzazione di mercato attuale di 11,7 miliardi di euro.
Banco BPM (9,42 miliardi)
Con la sua sede principale a Verona, Banco BPM è altamente specializzata nel servizio al credito e su prodotti finanziari tradizionali.
Ha investito molto nella sua crescita e ha una quota di mercato molto alta soprattutto al nord, in Veneto, Piemonte e Lombardia.
Banco BPM è una delle realtà bancarie più solide e conosciute in Italia, con i suoi 4 milioni di clienti ed i 19.278 sparsi nei 1.500 sportelli di tutta Italia.
Banco BPM (MIL: BAMI) è inserita nell’indice FTSE MIB di Piazza Affari e la sua capitalizzazione di mercato è pari a 9,42 miliardi.
Fineco Bank (9 miliardi)
Fineco Bank è una delle prime banche nate per il digitale. Ha sede a Milano ed è guidata dall’AD Alessandro Foti, a capo di 1.336 dipendenti.
Da sempre attenta all’innovazione, punta molto sulla digitalizzazione e sui servizi online di banking e investimento (molto popolare per la sua offerta dedicata al trading online).
Fineco Bank (MIL: FBK) fa parte del paniere FTSE MIB di Milano e attualmente ha una capitalizzazione di mercato di circa 9 miliardi di euro.
Banca Mediolanum (7,76 miliardi)
Banca Mediolanum, fondata a Basiglio da Ennio Doris, ha avuto la capacità di estendere rapidamente la sua quota di mercato negli ultimi 5 anni.
Ha puntato molto sulla digitalizzazione, offrendo prodotti 100% online a canone zero (es. SelfyConto, Flowe, ecc.), ma anche sui servizi di home banking e sull’innovazione di tutti i comparti bancari, assicurativi e del risparmio gestito.
La società è inserita nell’indice FTSE MIB di Borsa Italiana e ha una capitalizzazione di mercato di circa 7.76 miliardi di euro.
Bper Banca (6,9 miliardi)
Bper Banca (MIL: BPE), prima Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, è la banca di Modena nata nel 1867 e oggi guidata da Piero Luigi Montani.
Conta oltre 1.700 filiali su tutto il territorio italiano, circa 22 mila dipendenti e più di 5 milioni di clienti.
Negli anni il gruppo BPER si è allargato accogliendo Banco di Sardegna, Banca Carige, ARCA Fondi Sgr, Banca Private Cesare Ponti e altre realtà.
Oggi il titolo fa parte dell’indice FTSE MIB e la capitalizzazione di mercato di Bper Banca è pari a 6,9 miliardi di euro.
Monte dei Paschi di Siena (5,7 miliardi)
Monte Paschi di Siena (MIL: BMPS), la banca più vecchia del mondo (1472), dopo tante vicissitudini rimane ancora una delle più capitalizzate d’Italia.
Luigi Lovaglio è a capo del gruppo MPS 21.244 dipendenti, dislocati in 1.350 filiali in tutta Italia e nelle maggiori piazze all’estero.
Nel 2016 lo Stato italiano ha deciso il salvataggio di Monte dei Paschi di Siena, tenendo in piedi l’istituto e diventando il maggior azionista della banca.
Una mossa che, al di là dei costi pubblici, ha permesso al gruppo di risollevarsi e riprendere la crescita, arrivata a fine del 2023 con un utile che non si vedeva da anni.
Attualmente la capitalizzazione di mercato di banca MPS si attesta a 5,77 miliardi di euro.
Banca Generali (4,4 miliardi)
Banca Generali è una banca italiana con sede principale a Trieste. Conta 986 dipendenti in 170 uffici e 46 filiali bancari.
Guidata da Gian Maria Mossa, fa parte di un gruppo molto più esteso, che lavora non soltanto nel settore bancario, ma anche in quello assicurativo e della gestione patrimoniale, con molte soluzioni di investimento.
Il suo market cap è pari a 4,44 miliardi di euro.
Credem (3,4 miliardi)
Credito Emiliano chiude la classifica delle 10 banche italiane a più alta capitalizzazione.
Con sede principale a Reggio Emilia, Credem è guidato da Angelo Campani, a capo di 6.616 dipendenti, sparsi in 600 filiali su tutto il territorio nazionale.
La capitalizzazione di mercato attuale di Credem è di 3,45 miliardi di euro.
Banche italiane per capitalizzazione: confronto internazionale
Se i dati delle banche italiane più capitalizzate possono sembrare colossali, dinanzi al valore di mercato di grandi gruppi finanziari internazionali, anche il market cap di Intesa Sanpaolo diventa basso.
Prendendo come riferimento Intesa Sanpaolo (prima posizione nella nostra classifica), è possibile constatare come l’istituto italiano sia al 29esimo posto tra tutte le banche mondiali.
A livello globale, la banca con più alta capitalizzazione è JPMorgan Chase, con un market cap attuale di 511 miliardi di dollari, circa 10 volte la capitalizzazione di Intesa Sanpaolo. Da cosa deriva questa grande discrepanza?
La bassa capitalizzazione delle banche italiane è considerata dagli esperti un problema strutturale, legato anche alla presenza di un’ampia concorrenza e quindi di un numero di sottoscrittori/investitori che ben si diluisce tra i vari istituti presenti sul territorio.
Leggi anche: migliori banche per aprire un conto corrente
Perché la capitalizzazione delle banche è importante?
Arrivati a questo punto, è bene aprire una piccola parentesi sul perché sia importante analizzare le banche italiane per capitalizzazione. Nonostante sia un parametro molte volte sottovalutato, può dare molte indicazioni ad un investitore o analista del settore.
In linea generale, il market cap permette di comprendere la fiducia degli investitori su un determinato gruppo. Se la capitalizzazione è alta, significa che il mercato è disposto a pagare un prezzo più alto per le azioni ed ipotizza quindi andamenti al rialzo del titolo.
Di contro, una capitalizzazione più bassa rispetto al passato, indica che gli investitori hanno meno fiducia sul futuro della banca. Secondo aspetto importante, è associato al livello di rischio, anche in questo caso sia su un eventuale investimento sia su una valutazione generale del gruppo.
Opinione comune tra gli esperti, è che una banca con alto marker cap porti con sé meno rischi. Gli istituti a bassa capitalizzazione potrebbero effettivamente avere meno risorse disponibili e patire situazioni di crisi, recessione, concorrenza e turbolenza del mercato.
Una società finanziaria ad alto market cap potrebbe invece mostrarsi più attrezzata per combattere le imprevedibilità. La capitalizzazione ha tuttavia anche dei limiti, legati soprattutto alla volatilità e alle variazioni dei prezzi, che possono essere molto repentine.
Scopri qui le migliori banche online
Banche italiane per capitalizzazione – FAQ
Le 10 banche italiane per capitalizzazione, dalla più alta alla più bassa, sono: Intesa Sanpaolo, UniCredit, Fineco Bank, Mediobanca, Mediolanum, BPM, Generali, Bper, MPS e Credito Emiliano
Al primo posto della classifica delle banche italiane per capitalizzazione di mercato, al momento attuale, troviamo il gruppo Intesa Sanpaolo, con un market cap di 65.573.127.584 euro.
Valutando la classifica dei gruppi bancari italiani per dimensione (sul market cap), le prime 3 società che valgono di più sono: Intesa Sanpaolo, UniCredit e Mediobanca.