Dal 30 giugno 2022 in Italia è obbligatorio per chi vende prodotti o offre servizi accettare pagamenti elettronici, quindi dotarsi di un POS.
Questo vale non solo per negozianti, professionisti, tassisti e altre categorie di lavoratori, ma anche per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le società sportive dilettantistiche (SSD) che hanno una partita IVA.
Se però la tua associazione ha solo un codice fiscale e riceve solo quote associative o donazioni, l’obbligo del POS non è chiaro. Bisogna tenere conto, tuttavia, che dal 1° gennaio 2025 è prevista una ulteriore stretta normativa per le associazioni e la partita IVA potrebbe essere obbligatoria per molte società e associazioni sportive1.
Per evitare problemi, quindi, è consigliabile acquistare un dispositivo anche in casi in cui non sia per forza obbligatorio. I principali fornitori di POS portatili lanciano spesso offerte interessanti (sconti, cashback, promo commissioni) e potrebbe valerne la pena approfittarne.
POS portatili migliori
Sanzioni per ASD senza POS
Se un cliente o un socio volesse pagare con carta e l’associazione sportiva non può accettare il pagamento perché sprovvista di POS, quest’ultima rischia una multa.
La sanzione prevista dalla legge è di 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata. Ad esempio, se l’ASD respinge un pagamento elettronico da 100 euro, la multa sarà di 34 euro (30 euro + 4% di 100 euro).
I circoli sportivi devono avere il POS?
Sì, i circoli sportivi che offrono servizi o vendono prodotti (quote di iscrizione, lezioni, vendita o noleggio di attrezzature) devono avere un POS per accettare pagamenti elettronici.
Anche se il circolo è frequentato esclusivamente dai soci, per sua natura potrebbe essere obbligato ad aprire una partita IVA dal 2025, e quindi scatterebbe l’obbligo di avere un terminale POS.
Perché è importante avere un POS?
Il POS rende più facile per i soci pagare le quote o altri servizi, soprattutto se preferiscono usare carte invece del contante. Inoltre facilita la tracciabilità dei pagamenti, semplifica la contabilità ed eventuali detrazioni fiscali da parte dei soci.
Per una ASD abituata a gestire poche transazioni all’anno (iscrizione dei tesserati, vendita di piccoli gadget sportivi, ecc.) un dispositivo POS può essere un costo vivo. Oggi però esistono diversi POS senza canone fisso, che permettono a negozianti e associazioni di non pagare spese ricorrenti anche a fronte di uno scarso utilizzo.
Un POS che non richiede un canone fisso non costerà niente se i tesserati della società sportiva non vorranno pagare con carta. Allo stesso tempo, però, l’ASD è in regola con gli obblighi ed è al riparo da sanzioni.