Se sei un libero professionista con partita IVA, magari in regime forfettario, scegliere il giusto conto corrente business è una decisione fondamentale per gestire al meglio le tue finanze.
Non è obbligatorio averne uno, ma può servire. In questa guida scoprirai non solo il perché, ma anche quali sono le migliori offerte di Febbraio 2025. Ciascuno di questi conti correnti per professionisti, ditte individuali e tutte le partite IVA forfettarie si possono aprire online, senza passare da una banca.
Miglior conto corrente per partita IVA

- Rendimento del 4% annuo lordo sulla liquidità*
- Carta di debito business con cashback fino al 10%
- Bonifici istantanei illimitati
Il conto corrente per professionisti è obbligatorio?
Per i professionisti, ditte individuali e freelance non esiste un obbligo di legge che costringa ad avere un conto corrente business.
Solo le società di capitali o le società di persone con fatturato sopra i 400.000 euro sono obbligate ad avere un conto corrente aziendale.
Detto ciò, anche se non è strettamente necessario, aprire un conto separato per partita IVA può semplificare la gestione fiscale e rendere più semplice la tracciabilità di entrate e spese professionali.
Quanto costa un conto corrente per partita IVA?
I costi per un conto corrente professionale variano in base alla banca e alle caratteristiche del conto. I conti base possono avere canoni mensili che partono da circa 2,90 euro al mese, mentre soluzioni più avanzate per professionisti con esigenze particolari possono arrivare anche a 50 euro al mese.
Esistono diversi conti correnti aziendali a zero spese, per sempre o per un periodo di tempo limitato.
Alcune banche e fintech offrono conti business con piani più flessibili, come Revolut, Wamo, Blank, Tot, e Finom.
Cosa considerare nella scelta della banca per partita IVA
Quando si sceglie una banca per il tuo conto professionale bisogna valutare tanti fattori: tipologia del conto, qualità dell’app e della UX complessiva, commissioni sui prelievi, numero di bonifici inclusi e gli strumenti digitali offerti (come le piattaforme di gestione delle finanze e le carte virtuali). Alcune banche offrono vantaggi specifici, come carte aziendali incluse o strumenti di gestione della contabilità.
Una buona banca business dovrebbe offrire un’ottima esperienza utente da PC o app, avere costi bassissimi (vicini allo zero) e offrire strumenti diversificati, come carte di debito, carta di credito, soluzioni di investimento, sistema di gestione delle fatture, delle note spese o della riconciliazione, soluzioni di pagamento adatte al sistema fiscale italiano (F24, MAV, RAV, RiBA, bollettini, ecc).
Le differenze tra conti correnti personali e professionali
Un conto corrente professionale è studiato appositamente per la gestione delle attività lavorative, con servizi come pagamenti F24, gestione fatture, dashboard per la gestione economica e carte aziendali.
Al contrario, un conto personale non è adatto per l’uso professionale, e molte banche tradizionali vietano l’utilizzo di conti personali per transazioni aziendali.
Inoltre, avere un conto separato permette di tracciare meglio le spese professionali, facilitando la gestione fiscale.
Qual è la migliore banca per aprire un conto corrente aziendale?
Non esiste la migliore banca per aziende universale, ma la scelta dipende dalle tue esigenze specifiche.
Gli istituti tradizionali (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banca Sella) offrono un conto business per ogni tipo di partita IVA, dagli autonomi alle PMI. Sono soluzioni standard, con canone fisso e operatività sia internet che in filiale.
Spesso hanno il vantaggio di poter versare assegni allo sportello o parlare con un consulente finanziario per eventuali esigenze specifiche. Di contro, le aziende o i professionisti potrebbero non avere il pieno controllo sul proprio conto ma di dover richiedere aiuto alla filiale per determinate operazione.
Appoggiarsi a una banca online invece offre notevoli vantaggi in termini di autonomia e riduzione dei costi. In più hai a disposizione tanti strumenti innovativi che difficilmente una banca tradizionale può offrirti, come veri e propri gestionali, tool di fatturazione, accessi dedicati per membri del team e altro ancora.
Richiedere un prestito o versare del denaro potrebbe essere un po’ più complicato, visto che la maggior parte di queste realtà sono banche estere o neobank (completamente online). Esistono comunque conti correnti aziendali ibridi (con accesso alle filiali, vedi Tot con Banca Sella) e banche business che offrono fidi e prestiti.
Quale conto corrente scegliere per una ditta individuale?
Le ditte individuali possono beneficiare di conti correnti specificamente progettati per le esigenze aziendali.
Wamo ha pensato alle esigenze delle ditte individuali che vogliono crescere, ma anche Tot, Finom e Revolut Business hanno parecchi strumenti per il business di piccole-grandi dimensioni.
I vantaggi di un conto corrente dedicato al business
Avere un conto separato permette di gestire meglio gli aspetti fiscali, come la dichiarazione dei redditi e i potenziali controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Un conto dedicato al business facilita il tracciamento delle spese professionali. Inoltre, aiuta a mantenere chiari i confini tra le spese personali e quelle aziendali e gestire meglio la propria liquidità.
Senza contare che esistono conti correnti per le partite IVA con tante funzionalità interessanti che altri prodotti non hanno.
FAQ – Conto corrente per professionisti
Un libero professionista può gestire le proprie attività con un solo conto, ma molti scelgono di avere un conto separato per distinguere le finanze personali da quelle lavorative. Questa scelta può facilitare il monitoraggio delle spese e delle entrate legate all’attività professionale.
Per chi opera in regime forfettario, non è obbligatorio avere un conto corrente dedicato, ma è altamente consigliato per separare le spese personali da quelle professionali. Molte banche e piattaforme digitali, come HYPE Business, Tot, Finom e Wamo, offrono soluzioni economiche e flessibili, ideali per chi ha bisogno di servizi semplificati e costi ridotti.
Non esiste un obbligo di legge per tutti i professionisti di aprire un conto corrente dedicato, sia per chi è soggetto a contabilità ordinaria sia per le partite IVA in regime forfettario. Tuttavia pur non essendo obbligatorio, è consigliato averne uno per facilitare la gestione delle finanze aziendali.
Sì, esistono alcune soluzioni a zero spese o con costi molto ridotti per i titolari di partita IVA. Alcuni esempi includono HYPE Business, che offre un piano base gratuito con operazioni illimitate, e Finom, che presenta piani flessibili a seconda delle esigenze. Queste opzioni digitali tendono a essere più competitive rispetto alle banche tradizionali.
La scelta del miglior conto corrente dipende dalle tue necessità specifiche. Per i professionisti con poche transazioni, servizi come Wamo o Blank possono essere sufficienti. Per chi ha bisogno di una gestione più avanzata, piattaforme come Tot o Finom offrono funzionalità aggiuntive come la gestione delle fatture elettroniche e le carte aziendali, rendendole ottime opzioni per chi cerca flessibilità e strumenti digitali.
Le ditte individuali possono appoggiarsi a Wamo, Tot, Finom o Revolut Business, ma anche Blank o HYPE Business. Questi servizi sono progettati per semplificare la gestione delle finanze, offrendo strumenti digitali avanzati per la gestione delle transazioni, della fatturazione elettronica e delle carte aziendali.
UniCredit non offre un conto completamente senza spese per partita IVA, ma propone soluzioni con canoni ridotti per i professionisti. Alcuni pacchetti includono servizi come carte di debito, bonifici SEPA e prelievi, con costi mensili variabili a seconda del piano scelto.
Intesa San Paolo propone diversi conti per professionisti, con piani modulabili in base alle esigenze. I vantaggi principali includono strumenti per la gestione della liquidità, carte di credito aziendali e la possibilità di gestire tutte le operazioni online tramite l’app dedicata. È una soluzione interessante per chi preferisce l’affidabilità di una banca tradizionale combinata con strumenti digitali.