La Banca Centrale Europea ha pubblicato classifica e dati delle Banche più sicure d’Europa ed alcune delle migliori Banche italiane hanno dimostrano un buono stato di salute finanziaria.
Dati che non vanno sottovalutati in quanti determinati soprattutto dalle conseguenze della guerra in atto tra Ucraina e Russia e dalla crisi economica internazionale.
Il dato più interessante è vedere nella top 5 due banche italiane, Credito Emiliano e Banca Mediolanum (che offre l’interessante conto Selfy online).
Il Supervisory Review and Evaluation Process, ovvero il processo di revisione e valutazione prudenziale della Banca Centrale Europea è stato condotto prendendo in esame i dati del 2022 registrati dagli istituti finanziari.
Le Banche italiane nella classifica della BCE
La Banca Centrale Europea ha pubblicato i dati sulle migliori Banche europee che si sono contraddistinte per solidità finanziaria, i cui risultati sono riportati nella tabella seguente che mostra la Top 10.
Migliori Banche d’Europa | P2R (requisito patrimoniale) | CET1 (solidità) |
---|---|---|
SFIL S.A. | 0,75% | 0,42% |
Credito Emiliano | 1,00% | 0,56% |
Kutxabank, S.A. | 1,20% | 0,68% |
HASPA Finanzholding | 1,25% | 0,70% |
Bankinter, S.A. | 1,29% | 0,73% |
Banca Mediolanum S.p.A. | 1,50% | 0,84% |
Banque et Caisse d’Epargne de l’Etat, Luxembourg | 1,50% | 0,84% |
Crédit Agricole S.A. | 1,50% | 0,84% |
DekaBank Deutsche Girozentrale | 1,50% | 0,84% |
Investeringsmaatschappij Argenta NV | 1,50% | 0,84% |
Credito Emiliano e Banca Mediolanum rappresentano l’Italia nella Top 10, ma scorrendo la classifica completa il nostro Paese può vantare nella Top 50 anche Intesa Sanpaolo, Unicredit, e Fineco.
Dalla classifica della BCE, il Gruppo Credem vanta la migliore solidità finanziaria tra le banche commerciale d’Europa, con un Pillar 2 Requirement (requisito patrimoniale) pari all’1%.
Le strategie a lungo termine delle Banche europee

Un dato che la BCE sottolinea alle Banche Europee sotto la sua vigilanza riguarda una particolare attenzione sugli accantonamenti e sulla gestione dei rischi, 2 elementi essenziali per mantenere alto lo standard.
Nello specifico, gli interventi richiesti riguardano una particolare politica bancaria basata su 4 pilastri fondamentali sui quali dovranno porre la massima attenzione gli istituti finanziari europei:
- la governance;
- la digitalizzazione;
- il business model;
- le tematiche ambientali.
Al netto delle strategie per migliorare i requisiti patrimoniali, dai dati della BCE emerge un importante risultato sui dividendi che le Banche pagheranno.
Sulla scia dell’anno precedente, anche per il 2022 viene confermata una distribuzione dei dividendi pari al 51% degli utili lordi.
Le strategie a lungo termine delle Banche europee si basano dunque su un più accurato calcolo dei rischi per ottenere una maggiore solidità finanziaria, in vista soprattutto delle attuali criticità internazionali.
Questo si traduce in una maggiori sicurezza finanziaria ed una più alta capacità di effettuare prestiti e finanziamenti a beneficio dell’economia europea.
Buone notizie quindi dal settore bancario dopo 2 anni di rallentamenti che avrebbero potuto causare un vero e proprio tsunami finanziario, ma che invece ha retto bene all’urto ed è pronto ad affrontare le prossime sfide.
Buone notizie soprattutto dagli istituti finanziari del nostro Paese, dove le migliori Banche italiane hanno dimostrato di meritare posti di rilievo nella classifica europea della BCE.