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Come investire dopo la pensione: idee per gestire e accrescere i risparmi

I consigli per creare un piano finanziario ed economico in vecchiaia e le migliori soluzioni per far crescere i risparmi in età avanzata.

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Come investire dopo la pensione

L’Italia è tra i Paesi europei più longevi con un’aspettativa di vita di un cittadino, nel 2023, di 81,1 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne1. Chi raggiunge l’età pensionabile ha quindi in media tra i 15 e i 25 anni di assegni pensionistici da utilizzare per il proprio benessere e dedicarsi ai propri desideri.

Oggi sempre più spesso l’importo delle pensioni è appena sufficiente a mantenere un adeguato tenore di vita. Anzi in alcuni casi è necessario dare fondo, mese per mese, ai propri risparmi. In questo contesto organizzare le tue finanze e il patrimonio è importante per non trovarti in difficoltà economica in età avanzata. Una valida strategia è di investire dopo la pensione.

Non bisogna però commettere l’errore di pensare che gli investimenti a 30 anni siano i medesimi di quelli a 50 anni o da pensionato. Ogni età ha una sua strategia. Di seguito trovi alcuni consigli su come organizzare i tuoi risparmi, dopo una vita di lavoro, e i suggerimenti su dove investire.

Come investire dopo la pensione: il piano finanziario e patrimoniale

Come investire da pensionato

Per vivere una vita da pensionato in tranquillità è necessario avere un piano di vecchiaia ben strutturato. Consiste nel gestire in modo adatto le tue finanze e il tuo patrimonio proveniente da:

  • assegno pensionistico che ricevi ogni mese;
  • previdenza complementare, ad esempio se hai creato una pensione privata;
  • risparmi su un conto corrente non investiti;
  • altre fonti di reddito (immobili, rendite ecc.).

Per prima cosa è utile stabilire, in modo realistico, qual è il tuo fabbisogno economico da pensionato, ovvero le spese da affrontare ogni mese. Spesso si pensa che, una volta in pensione, i costi quotidiani si riducono sensibilmente. Invece, è stato dimostrato dagli analisti che, quasi sempre, rimangono invariati e anzi in alcuni casi aumentano, dato che si aggiungono le spese per le proprie passioni e per la salute.

Il calcolo è semplice. Può essere utile osservare gli importi prima del pensionamento. Quindi, effettua un elenco delle uscite mensili necessarie: utenze, fitto, mutui, assicurazioni, spese mediche, beni di prima necessità.

Ora basta confrontarlo con il tuo assegno pensionistico. Se quest’ultimo è sufficiente, situazione abbastanza rara, non devi preoccuparti più di tanto. In caso contrario è essenziale integrarlo con altre fonti di reddito e con i risparmi messi da parte negli anni.

Un discorso a parte è se hai creato una pensione privata, tramite forme di previdenza complementare. Dovrai valutare come gestire gli importi accumulati nel tempo. Ad esempio puoi optare per la liquidazione del capitale del fondo pensione per il 100%, suddividere il denaro risparmiato in assegni mensili fissi, oppure utilizzare una soluzione ibrida.

Una volta valutate le tue spese e le rendite, il passo successivo è:

  • gestire con attenzione il capitale;
  • farlo continuare a crescere grazie a una strategia di investimento adeguata.

Come gestire la pensione e i risparmi

Come gestire la pensione

Normalmente si considerano due tranche di 10 anni, suddividendo i tuo risparmi in:

  • denaro da utilizzare per le attività quotidiane e per i primi 10 anni successivi;
  • soldi da non utilizzare, finalizzati a far crescere il patrimonio.

Il denaro per le attività quotidiane è quello che impieghi tutti i giorni. Effettui la spesa, paghi le utenze, acquisti generi di prima necessità, ti dedichi a tuoi hobby.

L’importo può essere ricoperto interamente dall’assegno pensionistico e dalle altre fonti di reddito, oppure integrato con prelievi dai tuoi risparmi, applicando una serie di regole. Tra le più comuni vi è quella del 4%. In base ad essa preleverai ogni anno solo il 4% dei risparmi.

Altra soluzione è quella di accantonare una somma extra, pari a 25 volte la spesa annuale che affrontavi prima della pensione. Ciò ti può garantire di vivere una qualità di vita migliore per almeno i 25 anni successivi.

Infine, la restante parte del patrimonio è quello che non utilizzerai. Sono soldi utili per affrontare una spesa improvvisa, che esula dal tuo piano di vecchiaia, oppure da lasciare in eredità.

Dove investire la tua pensione

Investire il denaro in pensione, ti permette di ottenere un surplus, da spendere per le tue passioni e al contempo tutelare i tuoi risparmi da fattori economici come l’inflazione e l’aumento del costo della vita.

Tuttavia, non c’è un’unica strategia per investire da pensionato. Ad esempio per il denaro che utilizzi nel quotidiano è consigliabile optare per soluzioni a basso rischio e ad alta liquidità, mentre per quello che hai messo da parte per i successivi 10 anni, potrai adottare una strategia a breve e medio termine.

Un discorso diverso è per il patrimonio da non utilizzare, finalizzato alla crescita.  Hai più opzioni di scelta in base alla tua propensione al rischio. Infatti, potresti investire in strumenti ad alto rendimento, ma con elevata volatilità: ciò significa maggiori probabilità di perdere tutto o parte del capitale.  

In alternativa puoi optare per strumenti con un ritorno economico più limitato, ma con un rischio medio-basso. La scelta non è semplice. La digitalizzazione e il web oggi offrono diversi strumenti finanziari a cui puoi attingere in autonomia con adeguate competenze economiche, oppure rivolgendoti alla tua banca. Di seguito abbiamo analizzato quelli più interessanti per investire in età avanzata:

  • fondo pensione integrativo;
  • conto risparmio;
  • conto deposito;
  • obbligazioni ad alta liquidità;
  • azioni ad alti dividendi;
  • fondi monetari;
  • certificates;
  • ETF.

Fondo pensione integrativo

Pensione integrativa

Una delle prime forme di investimento è quello che hai già fatto prima di andare in pensione. L’esempio è la previdenza complementare come i fondi integrativi.

La permanenza nel fondo pensione da pensionato è possibile se lo hai aperto almeno un anno prima della pensione. Lo stesso vale se continui a svolgere un’attività da lavoro dipendente, part-time o full time. In questo caso puoi versare contributi anche dopo la pensione. Questi ultimi saranno poi liquidati sommandosi a quelli del trattamento della pensione principale.

Ricordiamo che, nel caso in cui l’aderente muore dopo la pensione, non si perdono i contributi già versati. Quelli della pensione integrativa possono essere riscattati dagli eredi. Per la previdenza tradizionale, c’è la pensione di reversibilità: in presenza di alcuni requisiti di età e previdenziali, dal 100% al 60% dei contributi vengono versati al coniuge e ai figli.

Al di fuori di questi casi, non è possibile sottoscrivere un fondo pensione integrativo da pensionato.

Un altro discorso è valutare se crearsi una pensione integrativa a 60 anni, conviene oppure no. In media hai comunque 7-10 anni di previdenza complementare, che possono contribuire ad incrementare l’importo dell’assegno di vecchiaia. Inoltre, ai fini di tasse hai il vantaggio della deducibilità del fondo pensione integrativo.

Conto risparmio ad alto rendimento

Conto di risparmio

Con l’aumento dei tassi di interesse negli ultimi anni, un conto remunerato è diventato un’opzione interessante per gestire il denaro in pensione.  Hai un conto corrente operativo, quindi con tutte le funzionalità bancarie:

  • accredito della pensione;
  • bonifici in entrata e in uscita;
  • addebito delle utenze;
  • pagamenti di bollettini;
  • carte di debito, di credito e prepagare;
  • strumenti con statistiche di spesa.

Al contempo è un investimento a basso rischio: hai una remunerazione sulla liquidità disponibile sul conto, che va dallo 0,50% fino al 4,50%, in base alle offerte. Puoi così utilizzare il tuo denaro liberamente senza rischi, ma ottenendo un ritorno economico anche se minimo.

Conti deposito

Conto deposito

Per le somme che utilizzerai nei 10 anni successivi dalla pensione, la strategia consigliata dagli analisti è su forme di investimento a breve e medio termine, quindi con scadenze dai 6 mesi a un massimo di 5-10 anni.

Un’opzione è quella dei conti deposito a più alto rendimento. Sono facili da aprire online o rivolgendoti alla tua banca. Rispetto ai conti remunerati, non sono operativi.

Ciò vuol dire che i tuoi soldi sono vincolati fino alla scadenza del contratto, e non puoi utilizzarli per le spese quotidiane. Otterrai però un interesse lordo più elevato che può arrivare anche fino al 5% annuo.

Obbligazioni ad alta liquidità

Altra opzione è quella di acquistare obbligazioni. Sono titoli di debito con una scadenza variabile, utilizzati dagli Stati o da una società per ottenere denaro finalizzato a un investimento. In cambio hai un rendimento, la cedola, pagato su base semestrale, annuale o alla scadenza. Ecco su cosa investire in pensione:   

  • BTP (Buoni del tesoro Poliennali);
  • obbligazione corporate.

Non tutti i BTP sono adatti per una strategia di investimento da pensionato, ma solo quelli che hanno una scadenza nel breve e medio termine. L’esempio è il BTP Valore a 6 anni. Il vantaggio è di avere una garanzia sul capitale, restituito alla scadenza, un interesse fisso sotto forma di cedola e una tassazione agevolata, pari al 12,5%.

In alternativa, puoi valutare le migliori obbligazioni corporate, ovvero emesse da società quotate in borsa considerate dagli analisti solide e affidabili. Tuttavia, questo investimento non ha una garanzia sul capitale, ma otterrai dei rendimenti più elevati.

Azioni ad alti dividendi

Azioni con dividendi più alti

Passiamo alle soluzioni per investire i risparmi che non utilizzi. Se hai un conto di trading online,  e hai già investito sui mercati in modo autonomo, l’idea è quella di creare un portafoglio diversificato, inserendo un certo numero di azioni ad alto dividendo.

Sono quelle società quotate a Piazza Affari e sulle borse estere che applicano una distribuzione degli utili su base trimestrale, semestrale o annuale. Quindi, parte dei guadagni ottenuti è versata agli azionisti, sotto forma di denaro o di altre azioni.

Puoi così crearti una rendita passiva fissa, ovvero hai un ritorno economico in determinati periodi dell’anno, che puoi rinvestire oppure spendere.

Fondi monetari

I fondi monetari offrono una perfetta combinazione di investimento a breve termine con un rendimento interessante. Sono una tipologia di fondo di investimento, strumenti emessi da società specializzate che utilizzano il tuo denaro per l’acquisto di diversi asset con scadenza a breve termine come:

  • obbligazioni garantite;
  • bond sulle valute;
  • certificates;
  • titoli di stato a breve termine.

La maggior parte dei fondi monetari ti offre un rendimento costante, con la possibilità di accedere in ogni momento al tuo denaro, svincolandolo, senza pagare penali oppure perdere gli interessi generati fino a quel momento.

Certificates

Negli strumenti di risparmio, che combinano un rendimento interessante e un rischio moderato, ci sono anche i Certificates.

Definiti come una forma di derivati cartolarizzati sono strumenti finanziari che replicano l’andamento di un asset sottostante, composto da una singola azione, da una serie di titoli o da un indice.

Il rischio è più basso rispetto ad altri strumenti derivati come i CFD (contract for difference) e le opzioni, considerati ad alta volatilità. Infatti, i certificates non sono contratti emessi da una società di intermediazione come i contract for difference, ma dei veri e propri titoli. Quindi potrai acquistarli direttamente sulle borse valori.

Investire in ETF per la crescita del capitale

ETF

Investire negli ETF è una soluzione per ottenere rendimenti diversificati in base alla propria propensione al rischio. Sono fondi di investimento che replicano l’andamento di un asset sottostante.

Quindi possono essere composti da azioni, obbligazioni, indici, criptovalute o altri asset. Inoltre, sono scambiati direttamente sulle borse valori, con la possibilità di acquistarli e venderli in qualunque momento.

La composizione di un ETF determina il suo rendimento e l’indice di rischio. Quindi, se la tua propensione al rischio è medio-alta, puoi scegliere di acquistare ETF azionari o nei mercati emergenti, mentre per chi vuole investire con un rischio basso, l’opzione è quella di un ETF obbligazionario.

Investire dopo la pensione: domande frequenti

Cosa si può fare dopo la pensione?

Una volta in pensione, per mantenere il proprio tenore di vita, migliorarlo e dedicarsi alle proprie passioni è essenziale creare un piano di investimento per la vecchiaia, in cui gestire l’assegno pensionistico e le varie rendite, investendo su appositi strumenti a basso rischio ed alta liquidità.

Come incrementare la propria pensione?

È utile adottare diverse strategie. Ad esempio, per il denaro che utilizzi ogni giorno, la scelta è su strumenti senza rischi come i conti risparmio e quelli deposito, mentre per i risparmi che non impieghi puoi optare per asset a breve e medio termine, come le obbligazioni, i BTP, i fondi monetari e gli ETF.

Quanto si può guadagnare dopo la pensione?

L’importo varia in base alla tipologia di strategia applicata e agli strumenti adatti per far crescere i tuoi risparmi e il denaro della pensione.

  1. Italiani sempre più longevi: decessi in calo e sei mesi di speranza di vita in più ↩︎

Autore senior per FinanzaDigitale

Laurea in Economia Aziendale, conoscitore di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

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