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ETF Bitcoin: Cosa Sono, approvazione SEC e Società emittenti

Con l'approvazione della SEC degli ETF Bitcoin, si ipotizza una crescita esponenziale dei BTC, anche del 345%. Scopri quello che c’è da sapere e come investire.

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ETF Bitcoin Spot

Negli ultimi mesi l’attenzione dell’intero mondo delle crypto si è focalizzata sull’approvazione da parte della SEC di un ETF Bitcoin sulla Borsa di New York, avvenuta mercoledì 11 gennaio 2024. Infatti, fino ad adesso, esistevano diversi exchange traded fund che replicavano l’andamento dei Bitcoin, scambiati però solo sui mercati di Toronto (Canada) e in alcune piazze europee, mentre negli Stati Uniti non erano stati ancora autorizzati.

Dal 2016, anno della prima presentazione di una proposta di un Exchange Traded Fund BTC, la SEC (Securities Exchange Commission) si è sempre espressa con parere negativo, anche se sono diverse le proposte da parte di società di investimento famose per l’emissione di ETF come BlackRock, Grayscale, Proshares e Vanguard.

Tuttavia, l’inizio del 2024 ha segnato la vittoria delle società emittenti sulla SEC, con l’approvazione di tutti e 11 gli ETF BTC presentati nel 2023. Di seguito troverai quello che c’è da sapere sugli ETF Bitcoin, con la cronistoria della vicenda dell’approvazione della SEC e quali sono le banche e le società emittenti che l’hanno richiesta e ottenuta.

ETF Bitcoin spot: cosa sono

Cosa sono gli ETF Bitcoin

Un ETF Bitcoin è un fondo di investimento indicizzato quotato in borsa, che può essere negoziato come le azioni, con la compravendita diretta tramite i broker di trading tradizionali e sui principali mercati.

Quindi, non dovrai scambiare la crypto Bitcoin sulle blockchain di un exchange, ma potrai investire sul valore del fondo che andrà a replicare l’andamento dell’asset sottostante. Ciò ti permette di operare sulla criptovaluta senza possederne il controvalore vero e proprio.

Oggi, sono presenti due tipologie di ETF Bitcoin:

  1. ETF Bitcoin spot;
  2. ETF su futures Bitcoin.

Se effettui una ricerca, su una piattaforma di trading o su una banca di investimento, troverai già degli ETF Bitcoin spot, scambiati sulla Borsa di Toronto e su alcune delle principali Borse Valori Europee. Nei mercati Usa per ora erano previsti solo gli ETF sui futures Bitcoin, ma da mercoledì 10 gennaio 2024 sono stati approvati, finalmente, i fondi indicizzati negoziati (ETF Spot). Vediamo quali sono le differenze.

ETF Bitcoin Spot e VS ETF sui Futures BTC

Il confronto tra Bitcoin ETF spot e gli ETF sui future BTC è legato sia alla natura stessa dello strumento finanziario, sia alla modalità di replica del prezzo dei Bitcoin. Infatti, gli ETF Bitcoin spot, definiti anche come ETF fisici, prevedono il possesso della criptovaluta da parte della società emittente, la quale andrà a rilasciare un certo numero di azioni su cui puoi investire.

Invece, gli ETF sui future Bitcoin non comportano l’obbligo della società emittente di detenere un certo numero di criptovalute, ma andranno a replicare il prezzo della crypto utilizzando un contratto derivato.

La caratteristica di questo strumento è quello di permetterti di puntare su un preciso andamento del prezzo dei Bitcoin senza il suo possesso reale. Puoi quindi investire su una futura crescita, oppure su una fase di contrazione del mercato in una data scadenza.

Dal punto di vista operativo sono presenti una serie di pro e di contro. Infatti, gli ETF sui future BTC ti permettono di investire in ogni fase del mercato, ma hanno una grande volatilità, oltre a una scadenza precisa. Infine, non prevedono un possesso reale della crypto.

Invece, gli ETF Bitcoin spot in quanto ETF fisici hanno una regolamentazione e un controllo da parte delle singole autorità di vigilanza delle borse valori, con massima trasparenza nei costi e nelle commissioni.

Tuttavia, proprio il possesso reale dei BTC nei wallet delle società di gestione, li rende degli strumenti a rischio, nel caso di violazione dei protocolli di sicurezza e sottrazioni di crypto. Uno degli aspetti che ha portato negli anni la SEC a rifiutarne l’approvazione.

Chiariamo che ad oggi, tutte le 11 richieste di approvazione di un ETF Bitcoin spot sui mercati Usa, sono state accettate.

ETF Bitcoin e approvazione SEC: cosa sapere

Logo SEC 1

I principali dubbi della SEC sull’approvazione degli exchange traded fund BTC, si basavano su diversi aspetti. Tra quelli principali, così come dichiarato dalla stessa commissione nei suoi report di risposta, vi sono le seguenti motivazioni:

  • mancanza di un mercato regolamentato delle crypto;
  • impossibilità di prevenire interventi di manipolazione e frodi;
  • rischi di eventuali sottrazioni di Bitcoin, dai wallet delle società emittenti dei fondi.

Per capire come mai si è giunto, a gennaio del 2024, a una possibile approvazione, ripercorriamo brevemente la storia degli ETF Bitcoin spot.

La prima richiesta di approvazione di un exchange traded fund fisico sui Bitcoin è del 30 giugno 2016, da parte della società Bats BZX Exchange, di creare il primo ETF Winklevoss Bitcoin Trust.

Dopo quasi 9 mesi di attesa, a marzo del 2017, la SEC emette un comunicato in cui rifiuta l’autorizzazione, adducendo come motivazioni una mancata regolamentazione del mercato delle crypto, con possibili rischi di manipolazioni e attività di frode sui fondi.

Una risposta simile fu presentata anche per la successiva richiesta da parte dell’International Exchange che proponeva la quotazione dell’ ETF SolidX Bitcoin Trust.

Nel 2018, si evidenzia un primo spiraglio. Infatti, anche se vengono di nuove rifiutate le proposte di un ETF Winklevoss Bitcoin Trust, la commissione specifica nelle sue motivazioni, che “ la disapprovazione non si basa su una valutazione se i Bitcoin o la tecnologia blockchain più in generale, ha utilità o valore come innovazione o investimento”.

Quindi, se da un lato si ribadisce la mancata regolamentazione dell’universo crypto, dall’altro per la prima vota la SEC ha accettato l’esistenza dei Bitcoin e della tecnologia ad esso collegata. Ciò ha portato allo sviluppo dei primi ETF sui Future Bitcoin negli Stati Uniti, presentati negli anni successivi e approvati dalla SEC nel 2021.

Dagli ETF future Bitcoin all’approvazione degli ETF Bitcoin spot

Le cose iniziano ad acquisire una diversa prospettiva nel 2023. Passato il momento di crisi del settore delle crypto, l’interesse sulla creazione di un ETF Bitcoin attira una delle più grandi società emittenti di fondi di investimento: BlackRock.

L’annuncio di presentare richiesta alla SEC di un ETF Bitcoin spot USA ha suscitato grande entusiasmo nel settore.

A rafforzare le opportunità di approvazione, vi è stata anche l’attività della società Grayscale, la quale è ad oggi il più grande gestore al mondo di un fondo chiuso contenente diversi miliardi di dollari di Bitcoin: il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC).

Infatti, nel 2021 era stata presentata una proposta di trasformare il fondo GBTC in un ETF, rifiutata dalla SEC.

Ad agosto del 2023, l’emittente Grayscale ha ottenuto una sentenza positiva emessa dal giudice Neomi Rao, della Corte d’Appello del distretto della Columbia, nella quale si invita la SEC a rivalutare l’approvazione di un ETF Grayscale Bitcoin Trust, in quanto il rifiuto è arbitrario e capriccioso.

Inoltre, a testimoniare un cambiamento di direzione in atto vi sono state quasi una dozzina di richieste di altre società emittenti di ETF. Si giunge così al 10 gennaio 2024.

Quando è stato emesso il parere della SEC?

Parere SEC ETF Bitcoin

Mercoledì 10 gennaio 2024, alle ore 21.35, fuso orario italiano, la SEC ha emesso il comunicato in cui dichiarava approvate le domande per gli 11 ETF Bitcoin presentati.

Secondo gli analisti di Bloomberg, a spingere verso questa decisione, sono stati diversi fattori:

  • sentenza a favore della società di gestione Grayscale;
  • l’ampiezza del fondo Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), con oltre 27 miliardi di dollari in Bitcoin e 350 milioni di dollari di volume di transazioni giornaliere;
  • numero elevato di richieste di altre società di gestione di fondi di investimento;
  • garanzie presentate dalle società emittenti di mantenere i BTC nei loro wallet.

Società di gestione che hanno presentato proposte di ETF BTC

Società che hanno richiestogli ETF BTC

Ecco di seguito l’elenco aggiornato con le 12 società di gestione TradeFi che, nel 2023, hanno presentato richiesta per un exchange traded Fund Bitcoin spot alla SEC:

  • BlackRock;
  • Bitwise;
  • Fidelity;
  • Franklin Templeton;
  • Grayscale;
  • Global X;
  • Hashdex;
  • Invesco;
  • Valkyrie;
  • VanEck;
  • Wisdomtree;
  • 21Shares.

Queste società hanno presentato tutte il modello di richiesta 19b-4 per la creazione di un ETF BTC e il modello S-1, con i successivi emendamenti voluti dalla SEC. Ovviamente non sono presenti altre imprese di investimento che sono nella fasi iniziali di richiesta o, come riportato dal Bloomberg, prevedano nei prossimi giorni di effettuare la presentazione di un fondo indicizzato in BTC come Jp Morgan e Goldman Sachs.

ETF BTC spot: previsioni sulla quotazione Bitcoin

Previsioni prezzo BTC

Le news sull’approvazione degli exchange traded fund BTC hanno già prodotto effetti sulla crescita dei Bitcoin, portando la quotazione a raggiungere la capitalizzazione di 1 miliardo di dollari.

Secondo gli analisti del sito Business Insider, l’approvazione degli ETF, porterà alla necessità delle società di gestione di acquistare tra i 437.000 e gli oltre 1,5 milioni di Bitcoin, da detenere nei propri fondi.

Ciò potrebbe determinare una crescita, entro breve termine, di oltre il 300% del valore dei BTC, con l’ipotesi un nuovo massimo storico a quota 100.000$, entro la fine dell’anno, ipotizzando anche un controvalore di oltre 200.000$ per il 2025, con un incremento del 344%.

Quali Paesi hanno oggi exchange traded fund Bitcoin Spot

Paesi con ETF Bitcoin spot

Da oggi puoi investire sugli exchange traded fund BTC, in diversi Paesi. Infatti, sono presenti in totale 22 ETF Bitcoin spot, quindi quelli fisici, già scambiati, concentrati in 8 Paesi (fonte Bloomberg), per un totale di circa 6,01 miliardi di dollari, a cui si aggiungono quelli USA:

  • Canada: 2,79 miliardi di dollari;
  • Germania: 1,134 miliardi di dollari;
  • Jersey: 1,023 miliardi di dollari;
  • Svizzera: 561 milioni di dollari;
  • Liechtenstein: 284 milioni di dollari;
  • Brasile: 114 milioni di dollari;
  • Guernsey: 95 milioni;
  • Australia: 19 milioni;
  • USA: 11 ETF per un controvalore ancora da definire.

Dei 22 ETF già quotati, 6 sono presenti in Canada, che detiene il maggior volume di controvalore di Bitcoin con 2,79 miliardi di dollari, mentre altri 13 sono in Europa. Di questi ultimi 11 sono scambiati in paradisi fiscali come Jersey, Svizzera, Liechtenstein, mentre solo 2 sono disponibili sul mercato tedesco, per un controvalore di 1,134 miliardi di dollari. Gli altri 3 ETF sono stati emessi in Brasile e in Australia, rispettivamente con un controvalore di 114 milioni di dollari e 19 milioni.

Per quelli americani vi sono solo ipotesi per ciò che riguarda il loro market cap, strettamente connesso alle adesioni da parte degli investitori.

Tra gli ETF Bitcoin Spot, già negoziati, quelli più grandi e con una maggior volume di trading sono:

  • Purpose Bitcoin ETF (BTCC): scambiato sulla Borsa di Toronto con una capitalizzazione di oltre 1,50 miliardi di dollari;
  • Group Physical Bitcoin (BTCE): presente sul mercato XETRA con una capitalizzazione di 1,114 miliardi di euro;
  • Iconic Funds Physical Bitcoin ETP (XBTI): con un market cap di 9 milioni di euro, presente sul mercato tedesco.

Dove investire negli ETF Bitcoin

Come investire in Bitcoin

Se vuoi investire in un ETF Bitcoin spot o sui future, dovrai registrati a un intermediario finanziario che preveda al suo interno l’operatività su questi strumenti.

Oggi sono presenti centinaia di piattaforme di trading su cui effettuare la compravendita di ETF.

Tuttavia, è essenziale valutare solo quelle autorizzate da un ente di controllo nel Paese in cui hanno sede legale e inserite nel registro Consob. In questo modo hai massima sicurezza per i tuoi investimenti, oltre alla trasparenza per i costi.

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ETF Bitcoin: domande frequenti

Oggi esistono gli ETF Bitcoin spot?

Sì, oggi esistono 22 ETF su Bitcoin spot, scambiati in 8 Paesi, tra cui Canada, Germania e Brasile. Tuttavia, non sono ancora presenti ETF BTC spot belle borse americane

Quando si ipotizza l’approvazione della SEC per gli ETF Bitcoin spot?

La data di una possibile approvazione non è certa, ma si suppone che possa esserci una risposta della SEC dal 10-11 gennaio 2024.

Quali saranno gli effetti degli ETF Bitcoin sui BTC?

Si ipotizza una netta crescita dei Bitcoin nel momento in cui verrà approvato uno o più ETF Bitcoin, data la necessità degli emittenti di detenerne un certo controvalore nei loro wallet.

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

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