Continuano a scomparire gli sportelli bancari in tutta Italia, segnando record che non hanno precedenti. In un contesto economico sempre più digitale, la presenza di luoghi fisici in cui accedere al denaro o a servizi finanziari diventa sempre minore, cambiando prospettive per cittadini e imprese.
In uno studio recente, Unimpresa ha individuato la scomparsa di 10.579 sportelli in tutto il paese negli ultimi 10 anni. Se da un lato questo grande cambiamento segue la linea portata avanti dall’Europa della digitalizzazione in ambito finanziario, dall’altro lato comporta non pochi problemi, soprattutto per i cittadini di piccoli Comuni e per le imprese.
Desertificazione bancaria: cosa sta accadendo
Il fenomeno a cui si assiste prende il nome di desertificazione bancaria: sempre più istituti stanno optando per disabilitare gli sportelli ATM in cui i cittadini possono prelevare o versare contanti, oppure effettuare altre operazioni utili.
La scomparsa di questi strumenti tuttavia si accompagna anche ad una diminuzione degli istituti bancari stessi, che operano sul territorio. Unimpresa individua 236 banche in meno prendendo in considerazione un periodo ampio (da 664 del 2014 a 428 del 2023).
Anno di riferimento | Numero delle banche in Italia |
2014 | 664 |
2015 | 643 |
2016 | 604 |
2017 | 538 |
2018 | 505 |
2019 | 488 |
2020 | 474 |
2021 | 456 |
2022 | 438 |
2023 | 428 |
Se per alcuni cittadini questo passaggio è indolore (pensiamo ad esempio a chi usa esclusivamente servizi bancari online) per altri comporta conseguenze da non sottovalutare: a partire dalle complicazioni operative per le imprese fino ad arrivare alla totale assenza di sportelli e banche nei comuni con meno di 5.000 abitanti.
Anche chi lavora nel settore bancario intravede non pochi rischi nella desertificazione, tra cui la perdita di lavoro: in totale in 10 anni si contano 42.170 operatori in meno. Questi dati vanno di pari passo con la progressiva, seppur lenta, diminuzione dell’utilizzo del denaro in contante nel paese.
Perché gli sportelli ATM scompaiono
Andiamo a vedere da vicino quali sono le motivazioni per cui si registra una scomparsa così importante degli sportelli bancari. In primo luogo vi è un motivo del tutto economico, ovvero la necessità delle banche di risparmiare sui costi di questi strumenti.
Mantenere aperto uno sportello infatti implica per l’istituto bancario un esborso di denaro non indifferente per l’affitto e la manutenzione dello spazio dedicato, per le riparazioni e per tutto il personale che vi ruota intorno. Molti istituti, soprattutto se di piccola dimensione, possono quindi prendere in considerazione l’eliminazione dello sportello come un importante metodo di risparmio.
Le altre motivazioni stanno nel cambiamento di approccio alla finanza che si sta riscontrando, soprattutto tra le nuove generazioni. Le banche online sono sempre più apprezzate, per cui molti scelgono di adottare strumenti di home banking quotidianamente, più comodi da utilizzare.
Ricordiamo che per le attività commerciali e professionali è scattato anche l’obbligo del POS, una regola che incentiva l’uso di strumenti di pagamento digitali sia tra gli esercenti che tra i clienti. Viene meno così la necessità per i cittadini di prelevare denaro in contante.
Le criticità della desertificazione bancaria
Anche se da un lato la desertificazione bancaria può essere vista in termini positivi in quanto a risparmio e utilizzo del denaro in digitale, la scomparsa degli ATM è un vero e proprio problema soprattutto in alcune aree geografiche e per le attività di impresa.
Pensiamo in primis ai piccoli Comuni italiani, ovvero quelli con circa 5.000 abitanti: la scomparsa degli sportelli in queste zone d’Italia può comportare l’obbligo di spostarsi in zone limitrofe per molti cittadini, per poter usufruire dei servizi ATM o presso un ufficio bancario.
La conseguenza è che in alcuni casi non si può fare a meno di scegliere per una soluzione completamente online, ma, soprattutto al sud del paese, è difficile staccarsi del tutto dal denaro contante. Se per le giovani generazioni il digitale è una soluzione idonea, diventa molto complessa ad esempio per le persone anziane.
Una ricerca recente sulla Cashless Society portata avanti da The European House Ambrosetti rileva anche un forte divario tra nord e sud nell’utilizzo del denaro. L’Italia è sul podio in Europa per utilizzo del contante (nonostante si registri comunque una diminuzione) e di conseguenza gli sportelli ATM sono ancora largamente necessari.
Le banche sono un punto centrale per l’economia del paese, per cui la scomparsa degli sportelli può causare anche per le imprese problemi non indifferenti: pensiamo ad esempio alla mancata possibilità per un’attività commerciale di versare i contanti guadagnati durante il giorno presso un ATM vicino.
Addio sportelli ATM: in quali regioni
Anche se il fenomeno coinvolge tutta l’Italia, è particolarmente critico in alcune regioni del paese. La Lombardia è sul podio per numero di sportelli bancari scomparsi, seguita da Lazio, Piemonte, Veneto e Toscana.
Per l’area di Milano, la CISL ha individuato una situazione piuttosto critica, per cui alcuni Comuni sono rimasti con una sola banca sul territorio: Mediglia, Canegrate, Sedriano, Pieve Emanuele sono alcuni esempi. A Pozzo d’Adda non è presente neanche uno sportello.
Questa dinamica incide in primis sui lavoratori presso le banche, comportando la perdita di posti di lavoro o la necessità di procedere con un trasferimento.
Pensiamo a quanto una situazione come questa possa essere critica anche per le imprese che risiedono sul territorio, che attirano ogni anno lavoratori da tutta Italia e muovono giri di affari considerevoli.
La desertificazione bancaria tende a non arrestarsi e circa 3.300 comuni italiani sono del tutto privi di sportelli: si parla del 41,5% del totale, una percentuale destinata a salire.