Credit Suisse crolla in Borsa e trascina le Borse europee: minimo storico dopo il no della Saudi National Bank

A Zurigo le azioni della banca svizzera crollano, alimentano le vendite e trascinano giù anche le Borse Europee con lo Stoxx 600 che cede il 2,7% e Piazza Affari che perde il 4%. Cosa succede?

credit suisse

Giornata nera per Credit Suisse, importante banca d’investimento svizzera per la quale è venuta meno la fiducia degli investitori ed il tonfo in Borsa al momento della scrittura supera il -15% (dopo aver toccato il -22% alle ore 12 di mercoledì 15 marzo).

Tutto sembra essere scaturito dalla revisione dei conti di PwC, dalla quale sono emerse problematiche inerenti le comunicazioni finanziarie di Credit Suisse.

A ciò si aggiunge l’annuncio ufficiale dell’indisponibilità della Saudi National Bank, azionista di maggioranza della Banca svizzera, ad intervenire economicamente a supporto della sua partecipata.

Un diniego che ha innescato un sentiment di timore che ha coinvolto anche Wall Street e le principale Borse Europee, con l’indice Stoxx 600 in calo del -2,7% e Piazza Affari che lascia il 4%.

Dal crollo di Credit Suisse alla sfiducia nei mercati internazionali

crollo di Credit Suisse

Dopo quello che è successo alla Silicon Valley Bank e alla Signature Bank, il crollo di Credit Suisse sembra dare prova dell’esistenza nascosta di un tessuto bancario deficitario.

Se da un lato la Credit Suisse non appare fino ad oggi un bersaglio dei correntisti preoccupati e pronti alla corsa sfrenata ai prelievi, dall’altro perde la fiducia a causa del suo status finanziario debole.

La banca svizzera infatti subisce un bilancio passivo per 486 miliardi di franchi svizzeri, corrispondenti a 525 miliardi di euro, ed una capitalizzazione di mercato crollata a soli 7 miliardi.

Anche gli spread sui derivati di Credit Suisse sono saliti del +3,5%, passando da 350 punti di base di 15 giorni fa a 365 punti base di oggi.

Tutto si ripercuote anche sull’andamento del titolo in Borsa, dove le azioni Credit Suisse hanno perso il -39% alla fine del mese di febbraio e nella sola giornata di oggi ha perso il -15% del suo valore.

Quanto accaduto a Credit Suisse si riflette anche nei principali listini europei:

  • Madrid crolla del -3,7%;
  • Parigi perde il 3,4%;
  • Francoforte cede il -2,7%;
  • Londra va sotto del -2,3%.

Anche a Piazza Affari l’Ftse Mib è sceso del -4%, subendo l’andamento negativo del settore bancario che ha scatenato forti timori dopo il crollo di Credit Suisse.

Previsioni su Credit Suisse e scenari futuri

Previsioni su Credit Suisse e scenari futuri

I credit default swap di Credit Suisse, ossia i certificati di assicurazione sull’insolvenza, aumentano ulteriormente fino a sfiorare quota 1.000, la soglia critica e l’alto rischio per il Gruppo bancario.

Secondo gli analisti, attualmente i credit default swap della banca svizzera si attestano a 835,9 punti base e, come se non bastasse, dagli azionisti di maggioranza sauditi è arrivata la doccia fredda.

Attraverso un’intervista rilasciata agli organi di informazione, il presidente della Saudi National Bank, Ammar Al Khudairy, ha sottolineato l’impossibilità della banca nazionale saudita di sostenere economicamente Credit Suisse a causa di difficoltà normative.

Criticità su Credit Suisse che secondo gli analisti di BlackRock, la più grande società di investimento del mondo, lasciano ancora strascichi di timori tra investitori e correntisti.

Non si esclude inoltre che nei prossimi giorni possano giungere ulteriori crolli finanziari derivanti dal contesto geopolitico, dalla forte pressione inflazionistica e dal rialzo dei tassi di interesse, eventi che anche le banche italiane dovranno superare.

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Jacopo Marini

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

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