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L’evoluzione del legal tech e delle consulenze legali online

Analisi ed esempi concreti di come la tecnologia applicata alla finanza abbia rivoluzionato il tradizionale processo della consulenza legale.

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legale tech consulenze legali

Il 2022 è stato l’anno di svolta del legal tech e delle consulenze legali online? Numeri alla mano, purtroppo no. Ma il 2023 potrebbe riservare grandi sorprese.

Sono ancora tanti gli avvocati e gli studi legali che faticano a stare al passo con i tempi, trascinandosi dietro lungaggini burocratiche e prassi vecchio stampo. Chiamare un professionista grazie al passaparola di un amico o il vicino di casa, andare nel suo studio, pagare cifre esorbitanti, non sempre alla portata di tutti. 

Nelle prossime righe parleremo dei recenti sviluppi del legal tech e di come la consulenza legale online possa diventare la migliore possibilità di investimento per un avvocato interessato a incrementare la propria attività. 

Legal tech e nuovi modelli di business

Il settore delle consulenze legali è da sempre caratterizzato da una forte concorrenza e da una connessione ininterrotta con il passato, che potrebbe finalmente essere disconnessa dal legal tech, la tecnologia applicata alla legge

Sono in molti a chiedersi se l’aggiornamento e l’evoluzione in direzione della modernità possa essere un errore nel caso di una professione così ancorata al passato, quella dell’avvocato. Seppur con qualche dubbio a farle da velo, la risposta è meno complessa del previsto. 

Dove passano la maggior parte del tempo le persone oggi? Online. Come prendono decisioni? Facendosi influenzare da quello che leggono su Internet e dalle recensioni di altri utenti sul web

legal tech

Saper cogliere la complessità del mondo di oggi significa riuscire a viaggiare alla stessa velocità. Le richieste dei clienti sono crescenti e il modo migliore per processarle è quello di accogliere le nuove tecnologie, dotandosi di strumenti e competenze tecniche adeguate. Una sfida da affrontare il prima possibile.

Il mercato sta cambiando, anche grazie alla diffusione dei cosiddetti alternative legal service provider, ovvero dei fornitori di servizi legali alternativi: ne sono un esempio le piattaforme di consulenza legale online

Uno scenario che si apre anche verso nuove prospettive, con la diffusione sempre più massiccia dell’intelligenza artificiale, del machine learning e di nuovi algoritmi in grado di ristrutturare, positivamente, l’interazione uomo-macchina.  

La tecnologia applicata alla legge permette di superare le attuali inefficienze: tempistiche eccessivamente lunghe, burocrazia eccessiva, procedimenti giuridici complessi e troppo articolati. 

Come integrare il legal tech nell’attività giuridica

Far convivere la propria etica professionale con la legal technology è non solo possibile, ma anche più immediato di quello che si potrebbe pensare. Il web diventa un mezzo per rendere le proprie competenze e la propria unicità più accessibili alle masse, per diventare più vicini e facilmente raggiungibili. 

Si pensi, per esempio, all’applicazione dei legal chatbot in ambito giuridico, che vengono oggi adoperati per dare a chi non possiede risorse adeguate l’assistenza per ottenere un permesso di soggiorno. Il processo di automatizzazione delle procedure legali è oggi realtà

Anche il machine learning viene già utilizzato per l’analisi, l’identificazione e la revisione di documenti legali, rendendo l’intero processo di produzione di documenti giuridici (di qualità) più semplice e rapido. 

Dalle corti ai tribunali virtuali fino ai portali online, sono sempre di più (e sempre più creative) le soluzioni tecnologiche messe in campo affinché la legge diventi più snella e maggiormente comprensibile da chi ha bisogno di sostegno – e lo cerca su Internet. 

Un esempio comune è rappresentato dalle piattaforme di consulenza legale online, che fanno diventare il sapere giuridico più democratico, fornendo un’assistenza che riesce ad essere contemporaneamente client-friendly e più accessibile dal punto di vista economico

Una piattaforma di consulenze legali è, dunque, uno strumento che diventa quasi la norma nell’epoca digitale, con cui è possibile ridurre tempi e costi, velocizzare procedure, risolvere problemi in modo smart, soddisfacendo pienamente le esigenze dei clienti. 

deQuo: il meglio del legal tech in Italia

deQuo – L’Avvocato Online, è un prodotto a servizio degli avvocati del futuro, una piattaforma in cui gli avvocati iscritti possono fornire consulenze legali online, via chat, al telefono o in videochiamata, gestendo in autonomia costi e tempistiche. 

dequo piattaforma avvocati

Rappresenta, in poche parole, un figlio legittimo del legal tech, in quanto mette insieme le competenze giuridiche dei professionisti della legge con il bisogno degli utenti di trovare risposte online, in modo veloce e facile. 

Stando all’ultimo rapporto Censis, che ha analizzato la professione degli avvocati in Italia, nel 2021 gli iscritti alla Cassa Forense erano 241.830, dei quali il 94,3% risulta attivo, mentre il 5,7% è dato dai pensionati contribuenti. 

In Italia, in pratica, ci sono 4,1 avvocati ogni 1.000 abitanti, con una maggiore concentrazione nel Mezzogiorno. deQuo diventa lo strumento perfetto per gli avvocati che vogliono farsi trovare, a prescindere dalla loro presenza sul territorio, quindi dalla targetizzazione geografica.

La consulenza online, infatti, può essere richiesta direttamente da casa, anche se non ci si trova in Italia e l’avvocato al quale si scrive è fisicamente molto distante. Il web accorcia quindi le distanze e rende la figura dell’avvocato più vicina e facilmente rintracciabile

Sottoscrivere un abbonamento diventa il migliore investimento per essere più visibili in primis agli occhi dei motori di ricerca e, sicuramente, per i clienti interessati a ricevere una consulenza legale professionale. 

deQuo, dunque, in quanto piattaforma di matchmaking mette in contatto diretto gli utenti alla ricerca di un avvocato con il professionista che si adatta meglio alle loro richieste e necessità. 

Perché gli avvocati dovrebbero iscriversi su deQuo

Emergere sul web è diventato sempre più difficile. Lavorare o avere uno studio legale con una certa fama a livello territoriale potrebbe non essere più sufficiente. deQuo rappresenta una risorsa indispensabile per riuscire a farsi notare e a distinguersi, mettendo in evidenza le proprie competenze giuridiche. 

Quali sono i plus offerti agli avvocati con un abbonamento attivo? In primo luogo, una pagina ottimizzata lato SEO (Search Engine Optimization), con la quale sarà possibile avere maggiore visibilità all’interno dei principali motori di ricerca (Google, Bing, ecc.). 

Questo significa che, nel momento in cui un utente cercherà un avvocato specializzato in una determinata questione o che opera nella sua stessa città o Regione, avrà maggiori probabilità di visualizzare il profilo deQuo dell’avvocato che ha scelto di usare la piattaforma. 

Va da sé che l’avvocato dovrà fornire una descrizione accurata del suo percorso formativo e professionale, indicando in particolare le specializzazioni del diritto per le quali vorrebbe essere trovato dagli utenti. 

Sarà poi possibile, sempre dopo aver sottoscritto un abbonamento, prendere in carico richieste di preventivi, o ricevere in modo diretto consulenze legali scritte, al telefono o in videochiamata. 

Gli avvocati iscritti su deQuo avranno anche uno spazio riservato alle recensioni: gli utenti che hanno ricevuto una loro consulenza legale online potranno descrivere l’esperienza vissuta, enfatizzando così le competenze del professionista. 

dequo come funziona

Consulenza legale via chat e abbonamenti

La piattaforma deQuo presenta una chat interna (non sarà necessario installare nessuna applicazione) tramite la quale si potrà parlare con i clienti che hanno richiesto una consulenza legale diretta. 

Al termine della consulenza, si riceverà il compenso stabilito: non è deQuo a decidere quanto l’avvocato dovrà farsi pagare, ma unicamente il professionista che ha scelto di utilizzare questo potentissimo strumento online. 

Analizzando più nel dettaglio la proposta della piattaforma, gli avvocati potranno scegliere tra:

  1. un piano Basic gratuito e con poche personalizzazioni;
  2. un piano Smart, disponibile gratuitamente per 15 giorni, con il quale si potranno ricevere richieste di appuntamenti e preventivi, oltre che le consulenze via chat;
  3. un piano Pro, con specifiche feature aggiuntive e 15 giorni gratis, come le consulenze legali al telefono o in videochiamata, un account manager dedicato e un articolo sul proprio studio legale. 

Articoli, guide e notizie legal su deQuo

A questo proposito, si può sottolineare come deQuo sia non solo un sito di consulenze legali online, ma anche una fonte di informazioni legali, grazie alla sezione dedicata alle notizie e agli aggiornamenti in ambito legal e legislativo. 

La sezione articoli di deQuo riceve ogni giorno centinaia di visite: questo significa che agli avvocati con abbonamento Pro avranno la possibilità di avere un pubbliredazionale dedicato al loro studio legale, pubblicato proprio su deQuo.it/articoli. 

In questo modo la presenza sui motori di ricerca e la propria notorietà sarà ancora maggiore e più impattante per il pubblico di Internet, ormai abituato a cercare, comparare, acquistare e fare tutto online. 

Un servizio aggiuntivo che, ancora una volta, sfrutta le competenze SEO dei creatori del sito per dare agli avvocati uno spazio in più per farsi conoscere, apprezzare e scegliere dagli utenti

Legal tech – Domande frequenti

Cosa significa legal tech?

Il termine legal tech indica le innovazioni tecnologiche, di qualsiasi tipo, applicate al mondo legale.

Quanto costa un avvocato per un’ora?

La risposta dipende da numerosi fattori, come il grado di esperienza, la complessità della questione legale da risolvere, l’ambito di specializzazione, e così via.

Cos’è una consulenza legale online?

La consulenza legale online permette di ricevere un parere legale da un avvocato esperto in un determinato ambito del diritto direttamente online, per esempio tramite chat.

Imprenditore tech e investitore indipendente, esperto in criptovalute e strumenti di trading speculativo. Scrive per FinanzaDigitale e altri magazine economici.

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