Aprire partita IVA online da soli: come fare, costi e vantaggi

Come aprire la partita IVA? Esistono i metodi tradizionali, come cercarsi un commercialista, e poi esistono le nuove soluzioni online, perfette per freelance o pmi

aprire partita iva online

Come aprire una partita IVA online? È un quesito che ti sarai posto se fino ad adesso hai svolto un’attività autonoma saltuaria, oppure una professionale e vuoi dare una svolta al tuo lavoro. Infatti, solo con la partitiva IVA avrai la possibilità di ampliare le tue attività di business e disporre di quel supporto fiscale ed economico necessario per legge.

Una decisone da ponderare con attenzione e che porta anche una serie di dubbi, incertezze e timori, dato che la partita IVA prevede dei costi, la presenza di imposte e di contribuiti previdenziali da pagare. Inoltre, dovrai effettuare delle scelte che riguardano la tipologia di attività che vuoi svolgere. 

Penserai che aprire una partita IVA sia una cosa complicata e soprattutto che preveda un investimento iniziale elevato. La realtà è ben diversa. Precisiamo sin da subito che oggi avrai la possibilità di aprire una partita IVA direttamente online, con una procedura che potrai eseguire da solo e con costi ridotti. Come fare? Ti basterà leggere la nostra guida.

Aprire partita IVA: cos’è e cosa serve

Il termine partita IVA ricorre spesso quando si fa riferimento alle attività di impresa o quelle di un lavoratore autonomo. Cos’è esattamente? L’acronimo identifica l’Imposta sul Valore Aggiunto, composta da 11 numeri che vengono rilasciati dall’Agenzia dell’Entrate.

Infatti, i primi 7 hanno la funzione di identificarti in quanto contribuente. Gli altri tre fanno riferimento all’Ufficio dell’Agenzie dell’Entrate che ha rilasciato la partita IVA. Infine, l’ultima cifra ha un valore di verifica.

Perché è importante la partita IVA? Ogni lavoratore o attività di impresa, per operare sul territorio italiano in modo legale, dovrà dichiarare i propri incassi, sui quali si applica, una tassazione.

Attraverso la partita IVA sarà possibile determinare gli importi che dovrai pagare in modo che la tua attività lavorativa sia in regola. Questo aspetto è importante quando decidi di aprire una partita IVA online, dato che da quel momento avrai una serie di obblighi che dovrai adempiere durante lo svolgimento della tua attività.

Aprire partita IVA online: quando è necessaria

Quando aprire la partita IVA online? È la prima domanda che ti devi porre. Infatti, quasi tutti lavoratori autonomi o i professionisti hanno iniziato la propria attività senza partita IVA. È legale? La risposta è sì, dato che la legge italiana definisce un’attività che avviene in maniera saltuaria come prestazione occasionale. 

Aprire partita IVA: quando è necessaria

Ciò significa che potrai svolgere un lavoro senza disporre di partita IVA se rientra nelle seguenti condizioni:

  • attività occasionale e autonoma;
  • compenso che sia pari o inferiore ai 5.000€.

La prestazione occasionale può essere molto utile, soprattutto se sei all’inizio della tua attività lavorativa, dato che ti permette di emettere una semplice ricevuta su cui si applicherà una tassazione che è pari al 20%. È però un sistema che prevede dei limiti, dato che non tutte le attività possono utilizzarla.

Per esempio, se sei un avvocato, un parrucchiere o un geometra, non potrai svolgere la tua attività come prestazione occasionale, ma dovrai per forza disporre della partita IVA. Viceversa, i lavori intellettuali, per esempio se sei un freelancer e svolgi un ruolo nel marketing online, possono utilizzare la prestazione occasionale.

Se hai deciso di trasformare il tuo lavoro in qualcosa di continuativo, con un numero fisso di clienti e incassi regolari che superano gli importi della prestazione occasionale, avrai necessità di modificare il tuo sistema fiscale e aprire una partita IVA online.

Vediamo quindi quando è necessaria la richiesta nel caso di:

  • ditta individuale;
  • società di persona o altre forme;
  • attività autonoma continuativa e con introiti costanti;
  • libero professionista.

Quali sono le differenze tra prestazione occasionale e Partita IVA

Comprendere le differenze tra prestazione occasionale e partita IVA è indispensabile al fine di rispettare il regime fiscale previsto sul territorio italiano e non incorrere in gravi sanzioni.

Vediamo quali sono le principali differenze dal punto di vista della tempistica, dei guadagni e della tassazione. Nel caso della prestazione occasionale potrai utilizzarla se svolgi un’attività in piena autonomia e che non sia continuativa. È il caso in cui emetti una o due ricevute al mese. Invece, se la tua attività lavorativa è costante, allora dovrai disporre della partita IVA.

Inoltre, per ciò che riguarda i guadagni nella prestazione occasionale, non potrai superare la somma dei 5.000€ annui, mentre con la partita IVA potrai incassare qualunque somma, in rapporto alla tipologia di regime fiscale che adotti, come vedremo più avanti. 

TempisticaAttivitàGuadagniFatturazioneTassazione
Prestazione occasionaleAttività occasionaleLavoratore autonomoAl di sotto dei 5.000€ricevuta20% senza contribuzione previdenziale
Partita IVAPrestazione continuativaditta individuale, società e liberi professionistiNon sono previsti limiti di guadagnofattura5%-15% più contributi previdenziali

Altro aspetto da considerare è la fatturazione. Infatti, se svolgi un’attività di prestazione occasionale potrai emettere una semplice ricevuta, mentre con la partita IVA sarà richiesta la fattura elettronica (che sarà prossimamente applicata anche al regime forfettario), la quale deve avere particolari tipologie di dati:

  • data di emissione e numero progressivo;
  • numeri di partita IVA;
  • dati e ragione sociale di chi l’ha emessa;
  • tipologia di prestazione;
  • importo dell’attività senza IVA;
  • totale compreso di IVA.

Infine, l’ultima differenza riguarda la tipologia di tassazione, dato che la prestazione occasionale prevede l’applicazione di una ritenuta d’acconto pari al 20% senza contribuzioni previdenziali, mentre con la partita IVA la tassazione varia in base al regime fiscale applicato.

Aprire Partita IVA online: i passaggi

Per aprire la partita IVA online avrai due possibilità:

  • rivolgerti a un consulente;
  • aprirla in autonomia.

Nel primo caso, potrai richiedere la consulenza di un commercialista, oppure utilizzare uno dei siti online specializzati (es. partitaiva.it) che ti guideranno passo dopo passo nelle varie fasi.

Questa procedura può essere utile soprattutto se vuoi aprire una società come una S.r.l oppure una S.n.c., dato che dovrai procedere con una serie di fasi, dalla costituzione della stessa alla registrazione alla Camera di Commercio. Devi però considerare che ha dei costi iniziali importanti.

Altra opportunità è quella di aprire la partita IVA online da soli. La procedura è semplice e non richiede grandi competenze finanziarie. Devi però essere consapevole dell’attività che vuoi svolgere e seguire i nostri passaggi:

  1. accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate;
  2. scegliere il codice ATECO;
  3. selezionare il regime fiscale;
  4. aprire la posizione contributiva.

1. Accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate

I passaggi per richiedere la partita IVA online

Il primo passo per aprire la partita IVA online da soli è quello di essere registrati al servizio dell’Agenzia delle Entrate FiscoOnline.

Una procedura che potrai fare direttamente dal portale web, scaricando l’app apposita, oppure recandoti presso uno degli sportelli fisici presenti sul territorio.

In tutti i casi la procedura è abbastanza semplice, ma richiede una tempistica per la conferma dei tuoi dati e l’invio della password che ti permetterà l’acceso al portale.

Una volta ottenute le chiavi di accesso potrai entrare nell’Area Riservata dell’Agenzia delle Entrate alla sezione relativa alla partita IVA. La troverai all’interno del menu professionisti se sei una persona fisica, mentre per ciò che riguarda le ditte individuali dovrai procedere nella sezione imprese.

In ambedue i casi dovrai compilare il modello di inizio attività AA9/12, se richiedi l’apertura della partita IVA online come ditta individuale o lavoratore autonomo. Invece, se sei un soggetto diverso da persona fisica, quindi una società, dovrai utilizzare il modello AA7/10.

2. Scegliere il codice ATECO

Lo step successivo è quello di scegliere il codice ATECO, composto da 6 numeri. Questo valore è indispensabile dato che contraddistingue le singole attività che vorrai svolgere. Per fare un esempio, se vuoi svolgere la professione di avvocato, dovrai fare riferimento alle Attività degli studi legali che prevede un codice ATECO 69.10.10.

Se invece svolgi un’attività di nuova generazione, come quella collegata alle nuove realtà online, allora dovrai fare riferimento alle Attività professionali NCA, che hanno il codice ATECO 74.90.99.

Questo cambierà se invece ti dedichi ai servizi pubblicitari, dato che dovrai inserire il numero 73.11.02, oppure a quelli legati al commercio al dettaglio che prevede il codice 47.91.10. 

Come noti, prima di aprire la partita IVA online, dovrai avere ben chiara l’attività che vuoi svolgere. Potrai trovare tutti i codici ATECO nell’apposita sezione sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, avrai l’opportunità inserire anche più di un codice ATECO in caso in cui svolgi attività che fanno riferimento a diversi comparti economici. Considera che per ogni codice ATECO si prevede una diversa tassazione che potrà incidere sui costi della tua attività.

3. Il regime fiscale

Nel momento in cui apri una partita IVA online, grazie alle nuove normative di legge, avrai la possibilità di scegliere la tipologia di regime fiscale. Sono previste due opzioni:

  1. regime forfettario;
  2. regime ordinario.

Regime forfettario

Nel primo caso, definito anche come regime agevolato, avrai numerosi vantaggi, dato che ti troverai in una situazione creata proprio per favorire le attività lavorative come quelle di lavoratori autonomi e imprese individuali che rientrano in determinati limiti. 

Il termine forfettario fa riferimento alla tipologia di calcolo fiscale eseguito sul tuo fatturato, dato che verrà applicata una tassazione fissa in base al tuo codice ATECO. 

Infatti, il regime forfettario è attivabile se nell’arco dell’anno i tuoi introiti lavorativi rientrano nei 65.000€. Inoltre, tra i principali vantaggi vi è la possibilità di operare senza IVA e quindi riducendo i costi per ciò che riguarda la propria prestazione economica.

A questo si aggiunge anche un’agevolazione dal punto di vista della tassazione. Sul regime forfettario si applica un’imposta sostitutiva del 15% e senza eventuali studi di settore.

Per le nuove attività che vengono aperte, questo valore scende al 5% per i primi 5 anni, con un risparmio economico enorme. 

Altro aspetto da considerare riguarda la tipologia di contabilità che dovrai tenere, che viene definita semplificata. Ciò vuol dire che non sarai obbligato a registrare le fatture, utilizzando il sistema elettronico, ma dovrai solo numerarle in ordine progressivo e conservale in caso di un controllo: ti verrà richiesta l’applicazione di una marca da bollo di 2€ per gli importi superiori ai 77€.

Regime fiscale ordinario

Se disponi di una ditta individuale, di una società di persone o di capitali con una movimentazione che supera i limiti previsti dal regime forfettario, dovrai selezionare la voce collegata al regime ordinario. In questo caso dovrai mantenere una contabilità che prevede la presenza di un Registro IVA e di libri contabili:

  • libro giornale;
  • inventario;
  • libro mastro.

Sarai anche soggetto alle tassazioni con i relativi contribuiti INAIL, IRAP e IRPEF, oltre alla necessità di effettuare l’emissione delle ricevute attraverso modalità elettronica.

4. Iscrizione alla Cassa Previdenziale

L’ultimo passaggio per completare la procedura per aprire la partita IVA online è quello di scegliere la Cassa di Previdenza di riferimento, necessaria per i versamenti dei contributi previdenziali. Devi considerare che alcune attività professionali prevedono una loro Cassa, con l’obbligo di effettuare dei pagamenti annuali, come:

  • avvocati;
  • medici;
  • ingeneri;
  • commercialisti;
  • architetti;
  • psicologi.

Invece, per tutte quelle attività che non prevedono la presenza di uno specifico ordine, dovrai fare riferimento alla Gestione Separata INPS e in particolare alla sezione che riguarda i Liberi professionisti. Dovrai selezionare questa cassa previdenziale se la tua attività lavorativa è tra quelle seguenti:

  • professioni digitali e online;
  • artigiani;
  • attività collegate al commercio al dettaglio.

Aprire partita IVA online: tempi

Le tempistiche per l’aperura partita IVA online sono nettamente più veloci rispetto alla richiesta diretta presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate o al rivolgersi a un professionista.

In linea di massima, se disponi di un’attività autonoma o sei un libero professionista sarà necessario un massimo di 24 ore dal momento della compilazione completa della domanda.

Ben diversa è la situazione per ciò che riguarda la richiesta per una ditta individuale o una società di capitali. In questo caso ci vorranno dai 15 ai 20 giorni lavorativi, dato che sarà necessario effettuare anche l’iscrizione presso il registro delle Imprese.

Aprire partita IVA online: costi

L’investimento inziale per aprire una partita IVA online è minimo e in alcuni casi è completamente gratuito. Infatti, come lavoratore autonomo o libero professionista non ti viene richiesta una spesa iniziale se effettui la procedura online.

Ovviamente, se ti rivolgi a un commercialista, dovrai considerare il suo onorario. Diversa è la situazione se devi aprire una ditta individuale o una società di persone.

Nel primo caso, dovrai considerare un costo che si aggira intorno ai 200€, tra diritti Camerali, di segreteria e marca da bollo. Per le società di persone o quella di capitali dovrai valutare anche il compenso di un professionista o eventualmente del notaio.

Le spese di mantenimento della partita IVA

Un discorso diverso riguarda le eventuali spese che dovrai sostenere per mantenere la partita IVA. Queste sono strettamente collegate a:

  • codice ATECO della partita IVA;
  • tipologia di regime fiscale;
  • Cassa Previdenziale.

Infatti, se disponi di una ditta individuale dovrai pagare ogni anno i contributi Camerali collegati al tuo codice ATECO, non previsti per il lavoratore autonomo o il libero professionista.

Inoltre, dovrai considerare la tipologia di regime, dato che nel forfettario è previso solo l’imposta sostitutiva annuale, mentre in quello ordinario dovrai considerare il pagamento delle quote IRPEF e IRAP.

Infine, tra i costi che devi valutare per il mantenimento della partita IVA vi sono anche quelli relativi alla Cassa Previdenziale che variano in base alla tipologia di attività lavorativa.

Aprire partita IVA online: conviene?

Come hai letto dall’articolo, aprire una partita IVA prevede una serie di vantaggi dal punto di vista fiscale e per ciò che riguarda la tassazione. Infatti, grazie alla modalità online e alla presenza di un regime fiscale come quello forfettario, avrai l’opportunità di risparmiare per i versamenti dei contributi o le eventuali tasse.

Inoltre, disporre della partita IVA, ti permette di avere la sicurezza di rispettare le normative fiscali per lo svolgimento di precise attività che avvengono in maniera continuata.

Oggi, grazie alla digitalizzazione e al web, la procedura potrà essere effettuata anche da soli, in piena autonomia e con costi ridotti, ottenendola nel giro di 24 ore.

Infine, scegliere di aprire la partita IVA online può essere conveniente se vuoi ampliare il tuo business, per esempio se hai iniziato a lavorare da casa online con il tuo PC e vuoi rendere questa attività un qualcosa di costante e con introiti fissi.

Aprire partita IVA: domande frequenti

Come aprire la partita IVA online?

Per aprire la patita IVA online dovrai compilare il modello AA9/12 nella sezione FiscoOnline dell’Agenzia delle Entrate e seguire i relativi passaggi.

Posso aprire la partita IVA online da solo?

Sì, avrai la possibilità di aprire la partita IVA online senza necessità di un consulente, seguendo gli step presenti nel nostro articolo.

Quanto costa aprire la partita IVA online?

L’apertura della partita IVA online è gratuita per le attività professionali e per i lavoratori autonomi, mentre prevede un costo intorno ai 200€ per le ditte individuali.

Jacopo Marini

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

7 commenti su “Aprire partita IVA online da soli: come fare, costi e vantaggi”

  1. Salve,
    Articolo super utile grazie mille!

    E’ possibile aprire una partita IVA ( regime Forfettario) se non si ha la residenza in Italia?
    Sono Italiana ma sono iscritta all’AIRE del REGNO UNITO.

    Grazie mille,

    Giulia

    Rispondi
    • Salve Giulia, secondo l’Agenzia delle Entrate i soggetti non residenti (persone fisiche e soggetti diversi) possono aprire partita IVA, ma devono compilare il modello ANR/3. Le consigliamo di informarsi presso un commercialista.

      Rispondi
  2. Salve, quindi se ho ben capito posso lavorare come arredatrice degli interni senza partita iva. Sui social posso pubblicizzarmi per farmi conoscere come interior designer anche se non ho una partita iva?

    Rispondi
    • Salve Anna Maria, non esattamente. Se intende svolgere la professione di interior designer in maniera continuativa nel tempo (e non occasionale) allora dovrebbe aprire partita iva, a prescindere dai guadagni che otterrà da questa attività. Consigliamo in ogni caso di richiedere una consulenza a dei commercialisti esperti per non sbagliare.

      Rispondi
  3. Buonasera,
    Sono in pensione da qualche anno, ex militare andato in congedo a domanda.
    Ho instaurato un rapporto di collaborazione con una SRL.
    Per questo rapporto devo ricevere una somma che supera il tetto massimo di una prestazione “occasionale” e quindi dovrei aprire la partita iva.
    E’ molto probabile che questa collaborazione continui.
    Le mie domande:
    a) Regime forfettario prevede un tetto annuo di € 65K, al posto della tradizionale IRPEF, dovrei pagare l’imposta sostitutiva che a me risulta essere del 5% del fatturato annuo in caso di nuova p.iva e fino al 5° anno per poi passare al 15%. Confermate questi dati?
    b) Sono costretto ad iscrivermi alla gestione separata INPS con conseguente pagamento dei contributi (freelance, professionista )?
    c)Leggo che questi possono cambiare a seconda il tipo di codice attività (ateco)
    Spero di essere stato chiaro nelle mie domande.
    Grazie

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