Unicredit anticipa il rimborso di obbligazioni At1 del 2017

Le indiscrezioni trovano conferma sull'anticipo del rimborso del bond perpetuo di Unicredit, datato 2017. Il titolo reagisce in rialzo dopo l'ufficialità

Azioni UniCredit

Dopo l’indiscrezione uscita a marzo sull’anticipo delle obbligazioni At1 emesse nel 2017, Unicredit conferma la decisione di esercitare la chiamata anticipata delle obbligazioni al 3 giugno, dopo aver ottenuto l’approvazione dalla Bce.

Il bond, del valore di 1,25 miliardi di euro, è stato emesso per un totale di 6,1 miliardi. La chiamata anticipata avviene poiché Unicredit risparmierà sui tassi di interesse, anziché rifinanziare lo strumento Additional Tier 1.

L’autorizzazione dell’operazione da parte della Bce viene vista come una conferma della solidità della banca. Altri istituti bancari italiani, come Intesa Sanpaolo (MIL: ISP), Banco Bpm (MIL: BAMI) e Fineco (MIL: FBK), hanno emesso anch’essi obbligazioni perpetue.

Unicredit rimborsa in anticipo obbligazioni At1 del 2017

Unicredit rimborsa in anticipo obbligazioni

Unicredit ha deciso di esercitare l’opzione di rimborso integrale (call) delle obbligazioni At1 emesse nel 2017, pari a 1,25 miliardi di euro, in anticipo rispetto alla scadenza prevista.

Questo significa che Unicredit metterà fine alla cedola del 6,6% che paga annualmente sulla obbligazione At1.

Si stima che i risparmi sui tassi di interesse da questa decisione si aggirino intorno ai 100 milioni di euro l’anno. La scelta della banca è stata premiata in Borsa, con un aumento del 3,54% delle azioni Unicredit (MIL: UCG) nell’ultimo giorno di negoziazione.

Cosa sono i bond Additional Tier–1 (AT1)

Le obbligazioni At1 sono uno strumento particolare emesso dalle banche come forma di finanziamento tier 1, ovvero quella parte di capitale di una banca che include principalmente il capitale sociale, le riserve e gli strumenti finanziari.

Le obbligazioni At1 sono una forma di capitale ibrido, ovvero una formula a metà strada tra il capitale e il debito, per questo motivo gli investitori a cui sono rivolti sono disposti a sopportare i rischi maggiori.

In pratica, gli investitori che acquistano queste obbligazioni si assumono il rischio di perdita di tutto il capitale se la banca dovesse fallire e, di conseguenza, ricevono un tasso di interesse più elevato rispetto a un normale titolo di debito.

Perché Unicredit ritira obbligazioni At1?

La mossa di Unicredit può essere vista come un segnale di fiducia nell’andamento futuro della banca, poiché l’anticipo del rimborso delle obbligazioni At1 consentirà di rafforzare il bilancio dell’Istituto e migliorare la sua capacità di affrontare eventuali crisi finanziarie.

Tuttavia, questo tipo di scelta può anche essere vista come un ulteriore riflesso della difficoltà che le banche stanno attraversando nel pagare tassi di interesse elevati per finanziarsi e nel crescente interesse delle banche di ridurre la propria esposizione al rischio.

Non si esclude tuttavia che altre banche, italiane ed estere, possano seguire l’esempio di Unicredit già nelle prossime settimane o nei prossimi mesi.

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Gianluca Conte

Esperto di finanza digitale e lavoro.

Una lunga esperienza come consulente d'azienda, business analyst e formatore. Collaboro con FinanzaDigitale portando contenuti di vario genere.

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