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Quali banche accettano la cessione del credito?

Con la cessione del credito puoi trasformare i crediti di imposta, collegati a un’agevolazione edilizia, in liquidità, trasferendoli a una banca. Scopri quali sono quelle che lo prevedono e come fare.

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Banche che accettano la cessione del credito

La cessione del credito è un accordo attraverso cui puoi trasferire il diritto su un credito di diversa natura a un terzo, autorizzandolo a riscuotere la somma nei confronti del debitore. Un’alternativa a un prestito o a un finanziamento se vuoi ottenere liquidità.

In particolare, fino a un anno fa, è stato tra i principali strumenti associati al Superbonus e alle agevolazioni edili, portando quasi tutte le banche a favorire questo sistema. Tuttavia, per contrastare truffe e irregolarità, a febbraio 2023 il suo utilizzo è stato ridimensionato, limitando di molto le banche e mettendo in stand-by quasi 15 miliardi di crediti definiti incagliati.

Oggi le cose stanno cambiando, dato che sempre più banche hanno riaperto alla cessione del credito. Ecco quali sono quelle che già lo prevedono o lo hanno messo in programma, con le informazioni utili su come funziona e come richiederlo.

Banche che accettano la cessione del credito

BancaStato
BPER BancaGià disponibile
Intesa SanpaoloDisponibile
Monte dei Paschi di SienaSospeso, salvo per richieste del 2022
Poste ItalianeDa ottobre 2023
SparkasseAttivo
UnicreditAttivo

Superbonus 90%, 60%, 50%, SuperSismabonus 110%, Ecobonus, bonus ristrutturazione, bonus facciate, bonus colonnine elettrice e fotovoltaico, bonus tende: le iniziative in cui è prevista la cessione del credito sono davvero tante. Tuttavia, se da un lato la legge lo prevede, dall’altro, per richiederlo, è necessaria una banca che lo accetti.

Attualmente sono diversi gli istituti di credito che, anche dopo le limitazioni poste a febbraio 2023 con il Decreto Blocca Cessioni, hanno deciso di mantenere tra i loro servizi anche quelli della cessione del credito o di riattivarlo.

Nel nostro elenco abbiamo inserito le banche che già offrono questa opportunità, oppure l’hanno programmata nei prossimi mesi. Prendi il caso di Poste Italiane con riferimento ai privati, che accetterà di nuovo il trasferimento dei crediti da ottobre 2023. Inoltre, abbiamo valutato le tipologie di crediti cedibili, tra sconto in fattura e crediti fiscali, gli importi, i requisiti e le modalità di richiesta.

BPER Banca

Logo BPER Banca

Tra le banche che hanno riaperto da settembre la cessione del credito, puoi valutare BPER Banca.

Il valore stanziato, come dichiarato sul sito istituzionale, è pari a 630 milioni di euro e avrà come oggetto al ri-cessione dei crediti fiscali con riferimento al Superbonus e alle altre iniziative di riqualificazione energetica.

Puoi richiedere la cessione del credito sia con riferimento a crediti d’imposta già ottenuti nel 2022, sia per nuove iniziative di ristrutturazione edilizia.

Intesa Sanpaolo

Logo Intesa Sanpaolo grande

Intesa Sanpaolo ha aggiunto un nuovo primato a quello di banca con capitalizzazione più alta in Italia e con maggior numero di sportelli, registrando quasi il 90% di acquisizioni di cessione del credito nel 2022.

Invece, nel 2023, dopo una fase di sospensione dovuta al completamento delle pratiche dell’anno precedente, è stata riaperta la piattaforma Deloitte, per le richieste.

In particolare, oggi, le offerte previste sono due:

  1. cessione del credito: in base all’avanzamento dei lavori edili;
  2. liquidità: per il completamento delle attività edilizie.

I crediti d’imposta accettati sono quelli collegati a Superbonus, Ecobonus 65% e Bonus Ristrutturazioni. Puoi richiedere la cessione del credito sia come persona fisica, sia come impresa se sei correntista della banca.

Banca MPS

Logo Montepaschi di Siena

Dal 20 giugno 2022 la cessione del credito con Banca Mps è stata sospesa. Tuttavia, come indicato nel foglio informativo, il sistema è attivo come forma di welfare aziendale.

Verrà applicato per tutti quei lavori edili avvenuti prima di questa data, oltre alle iniziative di ricostruzione collegate al sisma del 2016.

Sono stati previsti, fino al 31/12/2025, circa 200 milioni di euro per sovvenzionare il credito d’imposta. Invece, per le nuove attività di riqualificazione energetica eseguite nel 2023, non è stata indicata ancora una data per la riattivazione della cessione del credito.

Poste Italiane

Logo Poste italiane

Dovrai attendere i primi mesi di ottobre per richiedere la cessione del credito a Poste Italiane. Infatti, ad oggi la procedura è sospesa, dato che sono ancora in fase di istruttoria le domande del 2022.

Tuttavia, a fine settembre, sarà di nuovo possibile utilizzare il credito d’imposta ricevuto per le agevolazioni edili sia come privato, sia come impresa.

Per effettuare la domanda, devi essere correntista di Poste Italiane e avere accesso a un’identità digitale con SPID. Potrai utilizzare i crediti derivanti da:

  • sconto in fattura;
  • cessione del credito d’imposta.

Banca Sparkasse (Cassa di Risparmio di Bolzano)

Logo banca Sparkasse

La Cassa di Risparmio di Bolzano (Sparkasse) è stata tra quelle più attive nel supportare i bonus edilizi di riqualificazione energetica.

Oggi è tra le banche che accettano la cessione del credito nel 2023. Infatti, a maggio sono stati stanziati oltre 20 milioni di euro a favore di imprese e di privati, per finanziarie quei crediti di imposta già maturati attraverso il Superbonus e gli altri Bonus edili.

Puoi aderire alla cessione del credito per importi che vanno dai 10.000€ a un massimo di 500.000€, ma solo se hai già un conto corrente attivo e con una cronistoria creditizia.

UniCredit

Logo Unicredit

UniCredit è stata tra le prime a comunicare ai suoi correntisti l’apertura per il 2023 della cessione del credito.

A questo proposito è stata istituita la società EBS Finance, il cui scopo è proprio quello di acquistare i crediti di imposta dai clienti che verranno poi ceduti a loro volta a soggetti terzi.

Un meccanismo che semplifica il processo attraverso cui, come impresa o privato, puoi recuperare gli investimenti collegati a lavori già effettuati e a crediti fiscali maturati.

Puoi richiedere la cessione del credito se sei un cliente UniCredit, con riferimento a:

  • crediti derivanti da sconto in fattura;
  • spese sostenute nel 2022;
  • investimenti di importo tra i 10mila euro e i 600mila euro.

Rientrano tra le attività il Superbonus, il Bonus Casa, l’Eco-Sismabonus e altre iniziative di riqualificazione energetica diverse dal Superbonus.

Cos’è la cessione del credito

Nella cessione del credito i soggetti interessati sono:

  1. cedente: è colui che ha il diritto su un credito;
  2. ceduto: è il debito che viene trasferito;
  3. cessionario: è il soggetto – nel caso in esame la banca – che acquisisce il credito.

In cambio del credito ceduto, potrai ottenere liquidità. Prendiamo il caso pratico dei bonus edilizi (Superbonus, Ecobonus). Il meccanismo è il seguente:

  • l’impresa edilizia effettua i lavori di ristrutturazione per la riqualificazione energetica che danno diritto alla detrazione fiscale;
  • come soggetto privato, effettui la cessione del credito d’imposta alla banca, ottenendo in questo modo denaro liquido con cui pagare la ditta dei lavori;
  • la banca potrà impiegare il credito d’imposta acquisito come agevolazione fiscale.

Quindi, grazie al sistema della cessione del credito, da privato, hai l’opportunità di ristrutturare casa, migliorandone la classe energetica anche se non possiedi il denaro sufficiente per pagare l’impresa.

A sua volta, la ditta di costruzione potrà affrontare dei lavori con una sicurezza economica, dato proprio il supporto della banca. Infine, la banca otterrà un ritorno economico, dato che applicherà una commissione al valore complessivo della cessione.

Cessione del credito e banche: normativa

Normativa cessione del credito

L’art 121 del DL 34/2020 – il cosiddetto Decreto Rilancio – ha introdotto la possibilità di utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura per i crediti d’imposta. Un sistema che ha favorito l’utilizzo dei bonus edili.

Infatti, secondo un report ENEA, ad agosto 2023 la cessione del credito riguardava quasi 425 mila edifici, per un ammontare di investimenti di 86 miliardi di euro.

Tuttavia, se da un lato questa iniziativa ha contribuito a dare nuovo impulso al settore dell’edilizia e alla riqualificazione energetica, dall’altro vi è stato un aggravio sulle casse dello Stato, oltre alla presenza di numerose truffe da parte dei furbetti del superbonus.

Ciò ha portato il Governo Meloni a una stretta sulla cessione del credito attraverso il Decreto 11/02/2023 – definito Blocca Cessioni: si è intervenuto limitando le possibilità di banche e degli enti statali di effettuare la cessione dei crediti e lo sconto in fattura.

In ogni caso sono state previste delle deroghe per:

  • interventi di Superbonus effettuati dai condomini e dalla unità familiari indipendenti, se è stata presentata la CISAL entro il 16 febbraio 2023;
  • gli interventi di demolizione e ricostruzione con istanza presentata entro il 16 febbraio 2023;
  • i lavori eseguiti per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con una detrazione del 75%;
  • gli interventi con riferimento all’alluvione delle Marche a partire dal settembre 2022;
  • se il beneficiario è una Onlus, una cooperativa o una APS.

Grazie a queste eccezioni le banche possono prevedere comunque la cessione del credito, sbloccando i crediti incagliati. Infine, per favorire l’adesione degli istituti finanziari è stata prevista l’opportunità di utilizzare i crediti, con riferimento alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2022, per l’acquisto di Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza dal 1° gennaio 2028.

Come richiedere la cessione del credito

Le opportunità per richiedere la cessione del credito oggi sono due:

  1. rivolgerti a una banca;
  2. accedere a una piattaforma specializzata per la cessione del credito.

Come hai letto sono diverse le banche che ti permettono di ottenere liquidità utilizzando il credito d’imposta, salvo la presenza di una serie di requisiti:

  • richieste di lavori con riferimento al 2022, in fase di avanzamento, almeno del 30%, o completati;
  • devi essere cliente della banca a cui ti rivolgi;
  • è necessario rientrare in quelle iniziative di riqualificazione edilizia che prevedono l’applicazione della cessione del credito.

Una volta presenti i requisiti, dovrai effettuare la richiesta alla banca utilizzando le apposite piattaforme. Per esempio, in UniCredit dovrai registrarti al sito EBS Finance, con Intesa Sanpaolo è prevista la richiesta attraverso il portale Deloitte e con Poste Italiane una piattaforma apposita. Infine, dovrai allegare i documenti richiesti dalla banca con riferimento ai lavori effettuati e al credito fiscale spettante.

L’altra opportunità è quella di utilizzare delle piattaforme specializzate, la cui funzione è quella di svolgere il ruolo di intermediari, acquistando il credito da privati o imprese e cedendolo a loro volta a soggetti terzi come le banche. L’esempio è quello della piattaforma Enel X, la quale dovrebbe essere attiva da fine settembre, permettendo così di semplificare la cessione del credito.

Banche che accettano la cessione del credito – Domande frequenti

Quali banche accettano oggi la cessione del credito?

Non sono molte le banche che oggi hanno di nuovo aperto le porte alla cessione del credito. Scopri l’elenco aggiornato nel nostro articolo.

Cosa significa cessione del credito d’imposta?

Con la cessione del credito d’imposta puoi trasferire il tuo credito ottenuto aderendo a una forma di agevolazione statale, come il superbonus, a una banca, ricevendo liquidità con cui pagare la ditta dei lavori.

Come richiedere la cessione del credito a una banca?

Puoi effettuare la cessione del credito se sei correntista della banca e i lavori rientrano tra le deroghe previste dal Decreto Blocca Cessioni. Scopri quali sono i casi nella nostra guida.

Giuseppe Turani è un esperto finanziario con una vasta esperienza nel settore del trading e della finanza personale. Ha iniziato la sua carriera come analista junior presso una prestigiosa società di investimento italiana, dove ha affinato le sue competenze nell'analisi di mercato e nelle strategie di trading. Ha rapidamente scalato le posizioni fino a gestire un team di analisti, concentrandosi sullo sviluppo di piattaforme di trading innovative che hanno migliorato il vantaggio competitivo dell'azienda. Come contributore e opinionista per FinanzaDigitale, Giuseppe porta la sua esperienza e conoscenza a un pubblico più ampio. È noto per la sua abilità nel fornire analisi approfondite e consigli pratici su argomenti che spaziano dal trading online alle piattaforme di trading, dai conti correnti alle carte. Grazie al suo stile di scrittura chiaro e coinvolgente, è diventato una fonte affidabile per i lettori interessati alla finanza personale.

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