Tra venerdì 29 e sabato 30 novembre, potreste esservi imbattuti in una scena comune: in molti negozi, centri commerciali e persino banche c’è stato un disservizio generale della rete dei POS e bancaria, che di fatto impediva i pagamenti digitali in gran parte dello stivale.
Tutto questo a causa di uno dei giganti francesi del fintech, Worldline, che ha dichiarato come durante una normale installazione di alcune tubature del gas sul territorio italiano sono stati toccati alcuni cavi di rete causando uno shutdown di alcuni servizi nel nostro paese, con alcune incidenze anche all’estero.
Grave già di per sé, ma ancora più grave se pensate che è successo proprio durante il weekend del Black Friday, punta di diamante dello shopping pre-natalizio.
Fortunatamente l’interruzione, iniziata giovedì notte e proseguita ad intermittenza durante tutto il weekend, è stata ora risolta, ma ha causato diversi danni sia ai vari commercianti, impossibilitati ad accettare pagamenti digitali, che alle banche, che utilizzano la rete di Worldline per gestire alcune tipologie di informazioni.
Proprio per questi motivi, hanno investigato l’argomento anche la Banca d’Italia, organi regolatore in questo caso visto la natura bancaria dell’argomento, e Nexi, il nostro campione in ambito pagamenti, che però ha diversi punti di contatto con l’azienda francese, al fine di tutelare i propri clienti.
Se fosse ancora necessario, questa problematica sottolinea ancora di più l’importanza delle infrastrutture di pagamento e dell’open banking in generale nella vita di tutti i giorni, andando a rimarcare l’importanza stessa dei pagamenti digitali anche in un paese così legato al contante come il nosto.
La falla sembra in fine risolta, come annunciato dall’azienda francese, e per quanto sia molto ironico che nel giro di qualche mese in ben due occasioni differenti dei lavori che toccano dei cavi siano riusciti a mettere in ginocchio mezzo paese, almeno questa volta nessuno è rimasto chiuso in treno ad aspettare un miracolo. Vediamone il lato positivo.