Con un utile netto, al 30 settembre 2022, di 3,51 miliardi e un rendimento degli ultimi mesi del 14%, le azioni Intesa Sanpaolo (ISP) sono di nuovo al centro dell’attenzione degli analisti e dei trader.
Ad aggiungere un certo interesse vi sono le ultime notizie sulla liquidazione delle azioni Nexi Spa, per un controvalore di 580 milioni di euro, somma che verrebbe aggiunta al bilancio di fine anno.
Negli ultimi 5 anni la quotazione delle azioni Intesa è cresciuta del 55,78% con un terzo trimestre 2022 positivo. Tuttavia, rispetto all’anno precedente, gli utili netti sono scesi del 18%. Tutti fattori che hanno portato gli investitori a domandarsi se sia il momento di investire, attendere oppure liquidare le proprie posizioni.
Domande a cui non è facile rispondere a causa anche della situazione di instabilità economica collegata alla crisi energetica e all’esposizione di ISP in Russia e in Ucraina. Nella seguente analisi avrai accesso a tutte le informazioni utili per valutare se investire in Intesa Sanpaolo oggi, con le previsioni per il 2023.
Azioni Intesa Sanpaolo oggi
Nome | Intesa Sanpaolo |
Sede | Torino, via Monte di Pietà 8 |
Quotazione | Borsa di Milano, Euro Stoxx50 |
Codice ISIN | IT0000072681 |
Ticker | ISP |
Capitalizzazione di mercato 2022 | 40,613 miliardi di euro |
Fatturato 2022 (previsione) | 21 miliardi |
Utile netto | 3,51 miliardi |
Numero di azioni in circolazione | 18.988.803.160 |
Dividendo | 0,251€ |
Target price 2023 | 2.9€ |
Miglior broker | eToro, Capex.com, LiquidityX, Plus500 |
Il Gruppo Intesa Sanpaolo è uno degli istituti di credito più solidi in Italia, ma anche tra i primi 20 con la più alta capitalizzazione nel contesto europeo e internazionale. Nasce nel 2007, dalla fusione di Sanpaolo Imi e Banca Intesa, creando una realtà in cui si fondono tradizione e innovazione.
Basta considerare che le origini della Banca Sanpaolo di Torino risalgono al 1567. Al di là dell’aspetto storico, il nuovo Gruppo è stato quotato alla Borsa di Milano nel 2007. Oggi le azioni ISP rientrano nel FTSE MIB, con una capitalizzazione di oltre 40 miliardi di euro. Una banca che conta 14 milioni di conti correnti, circa 4.700 filiali in tutta Italia e oltre 1.000 sportelli con circa 7 milioni di utenti all’estero.

Intesa Sampaolo: il gruppo
Intesa Sanpaolo si presenta come un gruppo bancario molto articolato e suddiviso in diverse sezioni, ognuna delle quali ha contribuito negli ultimi 9 mesi a realizzare un margine di profitto del 28,7%.
Ecco quali sono i relativi compartimenti:
- Banca dei Territori;
- IMI-Corporate and Investment Banking.
- International Subsidiary Banks
- Asset Management;
- Insurance;
- Private Banking.
La Banca dei Territori è una sezione dedicata alle attività di prestito e raccolta di depositi in Italia, oltre a offrire diversi servizi finanziari, incidendo sul 40% del fatturato della società. Infatti, nei primi tre trimestri ha totalizzato un guadagno di 6,526 miliardi.
L’IMI Corporate & Investment, ricopre la sezione di corporate banking e quella degli investimenti, sia in Italia, sia all’estero, ottenendo per quest’anno un fatturato di 3,441 miliardi. Invece, la sezione International Subsidiary Banks è preposta alle attività commerciali della banca sui mercati internazionali.
Altri due comparti, che hanno segnato una crescita negli ultimi mesi, sono stati la sezione Asset Management, finalizzata allo sviluppo di soluzioni di investimento, con un incremento del 2%, e quella Insurance, che gestisce le consociate Intesa Sanpaolo Vita e Fideuram Vita, raggiungendo un +6,9%. Infine, vi è il comparto Private Banking, focalizzato sullo sviluppo di servizi e strumenti per privati, persone e aziende, che ha totalizzato guadagni per 1,278 miliardi di euro.
Azioni Intesa Sanpaolo in tempo reale: analisi tecnica
Il primo passo per investire sulle azioni Intesa Sanpaolo è quello di andare a valutare il loro rendimento storico e l’andamento attraverso il grafico in tempo reale. Negli ultimi anni la quotazione ha subito una fase altalenante. Complice è stata la condizione geopolitica dell’Europa, prima con l’emergenza sanitaria da Cavid-19 e poi con la guerra tra Russia e Ucraina.
Infatti, Intesa Sanpaolo si trova esposta nell’est Europa con due società controllate:
- Join Stock Company Banca Intesa (Banca Intesa Russia), con sedi a Kaliningrad e Vladivostok;
- Pravex Bank Join Stock Company, con una sede a Kiev.
Agli inizi del 2020 la quotazione ha perduto circa il 40% del suo valore, raggiungendo un minimo storico di 1,289€ per poi iniziare una lenta salita a quota 2,91€ nei primi mesi del 2022.
Lo scoppio del conflitto ha portato a una nuova fase di contrazione del prezzo con una perdita di un 35% del suo valore. Tuttavia, nell’ultimo mese, anche grazie all’incremento dei tassi d’interesse imposto dalla BCE per contrastare l’inflazione, il prezzo delle azioni Intesa Sanpaolo ha recuperato un 14%, stabilizzandosi intorno ai 2€.
Azioni intesa Sanpaolo: previsioni 2023

L’analisi tecnica può essere utile per avere una visione dell’andamento dell’asset odierno e negli anni precedenti. Tuttavia, per valutare se in questo momento è conveniente aprire una posizione, oppure chiudere quelle che già possiedi, è necessario prendere in esame quali possono essere gli andamenti futuri di questo asset.
Ciò è possibile prendendo come riferimento le previsioni per il 2023, fatte dalle principali banche di investimento e dalle società di analisi. Per determinare quali possano essere gli sviluppi futuri vengono presi come riferimento alcuni fattori:
- analisi fondamentale e rendimento storico;
- salute finanziaria;
- competitor e presenza sul territorio;
- azionisti istituzionali;
- target price.
1. Analisi fondamentale e rendimento storico
Anno | Fatturato in euro | Utile in euro | Margine di profitto |
2022 | 21,671 miliardi (previsione) | 3,51 miliardi | 28,9% |
2021 | 18,117 miliardi | 4,185 miliardi | 23,1% |
2020 | 14,413 miliardi | 2,141 miliardi | 15% |
2019 | 15,827 miliardi | 4,118 miliardi | 26% |
2018 | 15,440 miliardi | 4,002 miliardi | 25,9% |
Il fatturato del 2022 al terzo trimestre ha raggiunto 15,796 miliardi di euro, con un utile netto di 3,51 miliardi. Se da un lato si è ottenuta una crescita del fatturato complessivo, dall’altro proprio l’utile si presenta con un -18% rispetto al 2021.
Se vai a confrontare la media dei guadagni degli ultimi 5 anni, le performance sono negative, con una perdita del 14,6%. Tuttavia, il margine di profitto è in crescita del 28%, nettamente superiore rispetto al valore in perdita dell’ultimo quinquennio.
Inoltre, se confronti questo dato con quello della media dei principali gruppi bancari italiani, come UniCredit, Mediolanum e Banca Sella, pari al 22,4%, l’andamento di Intesa Sanpaolo è nettamente superiore. Infine, si deve considerare anche l’obiettivo della Governance di raggiungere per il 2025 un utile di 6,5 miliardi di euro.
2. Salute finanziaria

Altro aspetto da considerare è la salute finanziaria del Gruppo Intesa Sanpaolo. Infatti, oltre al fatturato in crescita, può essere vantaggioso valutare:
- liquidità del gruppo;
- debiti.
Il livello di liquidità per il 2022 è alto, con oltre 773 miliardi di asset, contro un debito di circa 165 miliardi. Ciò significa che più del 70% dei fondi della banca sono liberi e possono essere utilizzati in caso di emergenza o per far fronte a situazioni impreviste come quelle degli ultimi anni.
Anche il livello di prestiti è medio basso, attestandosi sul 46% del capitale. Infine, per ciò che riguarda le attività finanziarie ad alto rischio, come i prestiti inesigibili, questi incidono solo per l’1,6% sul fatturato della società.
3. Competitor e presenza territoriale
Azienda | Capitalizzazione di mercato € |
Intesa San Paolo | 40,6 miliardi |
Unicredit | 25,9 miliardi |
Fineco Bank | 9,2 miliardi |
Mediobanca | 8 miliardi |
Banco BPM | 5,1 miliardi |
Sul territorio nazionale Intesa Sanpaolo, con il comparto Private Bank, supera altri istituti di credito come UniCredit e Fineco Bank. A contribuire a questo primato vi è l’aspetto territoriale, determinante per offrire ai clienti un elemento di continuità da affiancare ai servizi online.
Il censimento delle filiali al 30 settembre 2022 vedeva una distribuzione abbastanza equa in Italia, con 1.700 sportelli a nord e altrettanti divisi tra centro, sud e isole. Dal punto di vista internazionale, la competizione è elevata. Anche in questo caso il Gruppo ISP si difende bene, con una presenza in tutti e cinque i principali continenti, con circa 1.000 filiali.
Ecco quali sono tutte le banche che appartengono al Gruppo Intesa Sanpaolo:
- Intesa Sanpaolo Bank;
- Intesa Sanpaolo Banka Bosnia ed Erzegovina;
- Privredna Banka Zagreb;
- Bank of Alexandria;
- Eximbank;
- Intesa Sanpaolo Bank;
- Bank Inteza;
- Banca Intesa Beograd;
- VUB Banka;
- Intesa Sanpaolo Bank;
- Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) Morval S.A.;
- Praveks Bank;
- CIB Bank.
4. Azionisti istituzionali
Azionista | Azioni possedute | Percentuale |
Compagnia di Sanpaolo | 1 188 947 304 | 6,119% |
BlackRock | 972 416 733 | 5,005% |
Fondazione Cariplo | 767 029 267 | 3,948% |
Norges Bank | 408 812 789 | 2,104% |
Fondazione Cariparo | 347 111 188 | 1,786% |
Fondazione CR Firenze | 327 138 747 | 1,684% |
Fondazione Carisbo | 243 955 012 | 1,256% |
JPMorgan Chase & Co. | 223 039 715 | 1,148% |
Mercato | 19 430 463 305 | 76,950% |
Un altro fattore che può incidere sulla quotazione sono gli azionisti istituzionali. Il 22% del capitale di Intesa Sanpaolo è suddiviso tra consociate, fondi di investimento e banche, mentre il 76% delle azioni è quotato sul mercato.
Grazie a questa presenza, si offre una certa solidità nell’andamento del prezzo, evitando quelle improvvise oscillazioni collegate alle vendita allo scoperto da parte dei trader retail e ai momenti di difficoltà economica.
5. Target price
Banche d’affari | Valutazione | Target price 2023 | Target price 2025 |
Morgan Stanley | Neutral | 2,6€ | 3€ |
Equita SIM | Buy | 2,9€ | 3,2€ |
UBS | Buy | 3,0€ | 3,4€ |
Barclays | Buy | 3,1€ | 4€ |
Per avere un quadro complessivo delle previsioni 2023 sulle azioni Intesa Sanpaolo nel breve, medio e lungo termine, un parametro da valutare sono i target price ipotizzati dagli analisti come Goldman Sachs, Morgan Stanley, Equita SIM e Barclays. Infatti, per Morgan Stanley, il rapporto del prezzo odierno con gli utili viene considerato sopravvalutato, prevedendo un valore più equo intorno a 1,85€.
Tuttavia, l’alta liquidità del Gruppo e il fatturato in crescita hanno portato altre società di rating a considerare in modo ottimistico il futuro andamento di questa banca. In questa prospettiva, Equita SIM e Goldman Sachs hanno posto un target price a breve termine intorno ai 2,6€, e uno a medio termine a 3€. Infine, se vai a valutare il prezzo di mercato previsto nei prossimi 5 anni, secondo UBS e Barclays, la quotazione potrebbe raggiungere i 3,74€/4€.
Azioni Intesa: Dividendo
Anno dividendo | Valore | Percentuale |
2022 | 0,251€ | 10,4% |
2021 | 0,172 | 7,1% |
2020 | Non presenti | Non presenti |
2019 | 0,197€ | 9,4% |
2018 | 0,203€ | 8,7% |
Un discorso a parte sono i dividendi di Banca Intesa Sanpaolo. A novembre 2022 sono stati divisi 1,4 miliardi di euro tra gli azionisti, come acconto sugli utili, per un importo di 0,073 centesimi di euro. Un dato che riflette l’andamento positivo di questi 9 mesi.
Infatti, in base alle previsioni della banca per il 2022, il dividendo per azione distribuito ai singoli soci sarà in totale pari a 0,251€. La crescita si attesta al 10,48% rispetto all’anno precedente, in cui le cedole pagate erano state di 0,171€.
Un dato che rende Intesa Sanpaolo tra le azioni con più alti dividendi in Italia nel 2022 rispetto alla media del nostro Paese, che si attesta intorno all’1,7%. Inoltre, se vai a confrontare lo storico dei dividendi, si dimostra come i pagamenti degli utili negli ultimi 10 anni hanno avuto una crescita costante.
Questo dato è utile per valutare se mantenere le azioni nel tuo portafoglio in un’ottica di strategia a lungo termine. Inoltre, devi prendere in esame un’altra informazione: il rapporto tra utili e dividendi. Questo valore è pari all’84%.
Ciò significa che le cedole sono coperte dai guadagni realizzati nel corso dell’anno, segno di forte solidità e liquidità della banca, un fattore importante in un momento storico come quello odierno di incertezza economica.
Azioni Intesa Sanpaolo: conviene acquistare?
La quotazione Intesa Sanpaolo, nelle ultime settimane, ha recuperato parte della perdita causata dallo scoppio della guerra e dagli asset di capitali bloccati all’estero.
Il prezzo è del 40% più basso rispetto a quello dell’inizio del 2022, un dato che potrebbe spingerti a valutare questo momento come quello giusto per investire.
Tuttavia, sono diversi i fattori che devi considerare per definire questo asset conveniente. Infatti, da un lato vi è un fatturato in crescita con un margine di profitto di circa il 28%, complice anche l’esposizione del 46% degli asset della banca sui prestiti. Ciò è avvenuto grazie a un aumento dei tassi d’interesse a livello europeo.
Dall’altro lato vi sono le criticità con l’esposizione nell’est Europa, con due consociate che continuano a operare, anche se hanno subito una fase di netta inflessione. A questo devi aggiungere che l’utile netto è ridotto del 18% rispetto all’anno precedente. In questo contesto il fattore che può incidere sulla crescita o la contrazione della quotazione è proprio il sentiment di mercato degli investitori.
A oggi la fiducia nel Gruppo Intesa Sanpaolo sembra forte. In ogni caso prima di avvicinarti e aprire una pozione sulle azioni, è utile fare attenzione ai vari segnali di analisi tecnica, valutare le informazioni che hai letto in questa guida e scegliere il miglior broker di trading per investire sulle azioni Intessa Sanpaolo.
Investire in azioni Intesa Sanpaolo

Se vuoi acquistare azioni Intesa Sanpaolo le opportunità sono diverse:
- comprare azioni reali;
- investire con il CFD trading;
- scegliere un fondo di investimento;
- future sull’indice FTSE MIB.
Nel primo caso puoi comprare il bene reale, ovvero il controvalore in euro delle azioni e mantenerle nel tempo nel tuo portafoglio. Puoi utilizzare una piattaforma riconosciuta, come il broker eToro, che ti permette di investire su tutti i principali mercati compreso quello italiano.
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Altra opportunità è quella di operare con i CFD, ovvero i contract for difference, aprendo una posizione di acquisto oppure di vendita. Questa tipologia di strategia forse è la meno adatta per un titolo a bassa volatilità come Intesa Sanpaolo.
Tuttavia, se puoi investire una somma come 10.000€ o anche superiore, grazie alla leva pari a 5:1, ti basterà uno spostamento minimo per ottenere un eventuale profitto. Il trading CFD è comunque rischioso, dato che in caso di valutazione erronea ti troverai con un’esposizione finanziaria equivalente al valore della leva.
Per questo devi scegliere un broker che ti offra tutti gli strumenti necessari per investire, come gli ordini condizionati. Tra quelli che ti consigliamo, oltre a eToro, puoi valutare di registrarti a Capex.com.
L’altra alternativa è quella di acquisire un ETF, con riferimento al gruppo Intesa Sanpaolo. Infine, puoi puntare anche sull’indice FTSE MIB, in cui sono presenti le 40 aziende con capitalizzazione più alta in Italia e superiore a un 1 miliardo di euro. In questo caso puoi utilizzare un future sugli indici registrandoti a un broker come LiquidityX o Plus500.
Azioni Intesa: domande frequenti
Il dividendo delle azioni Intesa Sanpaolo è stato pagato il 23 novembre 2022, con un acconto pari a 0,073 centesimi di euro, per un totale di utile ad azione che sarà di 0,251€.
Puoi comprare le azioni Intesa Sanpaolo registrandosi ai principali broker online riconosciuti come eToro, Capex.com, LiquidityX e Plus500. Trovi le soluzioni per acquistare le azioni nella nostra analisi.
Le prospettive per il 2022 degli utili di Intesa Sanpaolo sono pari a 3,51 miliardi con un fatturato di 21 miliardi e una crescita del 10,8% rispetto all’anno precedente.
Scopri maggiori dettagli leggendo la nostra analisi completa sulle azioni Intesa Sanpaolo.