Nell’ultimo anno, la crescita delle azioni Poste Italiane è stata pari al 6,63%. Un valore non esponenziale rispetto ad altri titoli del FTSE MIB, che ha lasciato incerti gli analisti su quali potrebbero essere le prospettive future.
Se da un lato i risultati dell’ultimo trimestre, pubblicati il 7 novembre, hanno segnato un trend positivo, dall’altro gli ultimi due anni hanno visto gli utili ridursi di un sensibile 4,56%. La causa è l’aumento dei costi legati all’inflazione, agli investimenti e alle politiche interne di bonus ai dipendenti.
Tuttavia, la quotazione odierna delle azioni Poste italiane rimane al di sotto del 20% del massimo storico del 2022, un prezzo basso che potrebbe essere tra i fattori da valutare per scegliere se attendere, comprare o vendere.
Per valutare la tua strategia di trading, di seguito troverai tutte le informazioni principali su questa società, con le analisi degli esperti e le previsioni per il 2023 e il 2024.
Poste Italiane: la società
Società | Poste Italiane S.p.A. |
Quotazione | FTSE MIB dal 2015 |
Codice ISIN | IT0003796171 |
Ticker | PST |
Mercato/segmento | Postale, bancario e assicurativo |
Capitalizzazione 2023 | 12,84 miliardi |
Fatturato 2023 (ipotetico) | 21 miliardi di euro |
Utile 2023 (ipotetico) | 1,61 miliardi di euro |
Dividendo/prezzo | 0,65€ |
Target price | 11,788€ |
CEO | Matteo del Fante |
Il gruppo Poste Italiane nasce il 5 maggio del 1862, come prima organizzazione monopolistica del nuovo Regno d’Italia, per la consegna di lettere e corrispondenza. Ha svolto un ruolo fondamentale per la crescita dell’economia italiana, rappresentando un concreto punto di riferimento anche durante il periodo bellico.
L’organizzazione ha subito diversi cambiamenti sotto il profilo gestionale, restando per gran parte del tempo pubblica. Solamente nel 1998, Poste Italiane è diventata una Società per Azioni a tutti gli effetti, con azionisti istituzionali e anche privati.
Oggi la società si divide in quatto compartimenti:
- Corrispondenza, pacchi e distribuzione: consegna posta, raccomandate, logistica e spedizioni.
- Servizi e prodotti finanziari: prevede il servizio Bancoposta, di pagamento, la raccolta di depositi e di risparmi, per esempio i libretti postali;
- Prodotti assicurativi: consiste nella fornitura di polizze per la persona e per i propri beni;
- Mobile e digitale: offre servizi di telefonia mobile e fissa.
Azioni Poste Italiane in Borsa

Poste Italiane è diventata una società per azioni a partire dal 1998, venendo quotata nell’indice FTSE MIB con il ticker PST, attraverso una IPO (offerta pubblica inziale), nel 2015.
Sin da subito, la sua collocazione sul mercato ha ottenuto un certo riscontro degli analisti, portando il prezzo iniziale di 6,75€ a una crescita del 10%. Oggi, è una delle società della Borsa Italiana con market cap più elevato, pari a 12,84 miliardi, controllata per l’82,77% dal MEF e da Cassa Depositi e Prestiti.
È presente su tutto il territorio nazionale, con oltre 12.800 uffici e circa 120mila dipendenti. Al 31 dicembre del 2022, il bilancio di Poste italiane prevedeva un fatturato annuo 15 miliardi e un utile netto di 1,5 miliardi (report Poste Italiane).
Azioni Poste italiane: analisi e grafico
Il CEO Matteo del Fante ha definito il terzo trimestre come “un eccellente performance finanziaria “di Poste Italiane, confermando la crescita dagli inizi del 2023.
Ecco i dati più interessanti indicati nel report agli azionisti del 7 novembre 2023:
- ricavi terzo trimestre: +2,8 miliardi, con una crescita del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2022;
- risultato operativo (EBIT): pari a 539 milioni di euro, con un -10,9% rispetto all’anno precedente;
- utile netto: 382 milioni di euro, con una crescita del 5,8% rispetto al terzo trimestre 2022;
- posizione patrimoniale: Bancoposta ha raggiunto un CET-1 ratio del 24,3%.
A incidere sui risultati di bilancio vi è un aumento dei costi nel terzo trimestre, pari al 10,5%, dovuto ancora agli effetti dell’inflazione, a cui si aggiunge una politica di bonus pari a 90 milioni di euro a favore dei dipendenti.
Tuttavia, sono diversi i segnali di ripresa, grazie anche a un aumento delle entrate nei singoli settori:
- i comparti corrispondenza, pacchi e distribuzione hanno raggiunto nei primi tre trimestri quota 2,8 miliardi, con una crescita del 4%;
- i servizi finanziari sono stati pari a 1,4 miliardi, con una solida crescita degli interessi;
- il settore assicurazioni e simili ha ottenuto un incremento del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
- i servizi di pagamenti mobile hanno ottenuto un +36% in confronto allo stesso periodo del 2022, con una crescita annuale del 44%.
In base alle previsioni del Financial Times, se da un lato gli ultimi anni hanno visto una fase di contrazione del fatturato, con una media del -17%, il 2023, si prospetta una fase di ripresa, con un ipotetico bilancio complessivo a quota 21 miliardi di euro, con un +20% e un utile netto pari a 1,6 miliardi di euro.
Investire in azioni Poste Italiane: previsioni

Le previsioni sulle azioni Poste Italiane ed eventuali target price a breve, medio o lungo termine, sono un’analisi non sempre facile, ma allo stesso tempo fondamentale.
Infatti, ti permette di valutare il sentiment di mercato, con informazioni che ti possono aiutare a scegliere se:
- attendere;
- aprire una posizione o rafforzarla se sei già un azionista;
- vendere le tue azioni Poste Italiane.
È interessante valutare quali siano i giudizi dei principali analisti, prendendo come riferimento alcuni dei parametri da loro utilizzati. Ribadiamo sin da subito che quelli forniti non sono consigli finanziari, ma analisi fatte dagli esperti in base a una loro idea sull’ipotetico andamento della quotazione delle azioni Poste Italiane.
Prima di investire ti consigliamo pertanto di leggere con attenzione e di confrontare queste informazioni con altri dati ed altri pareri.
Ecco quali sono alcuni dei fattori che, secondo gli esperti, potrebbero influenzare l’andamento delle azioni Poste Italiane:
- business model;
- andamento storico del titolo;
- crescita dei ricavi;
- competitor;
- news.
1) Business model
Poste Italiane ha saputo negli anni diversificare le sue entrate, grazie a un business model flessibile. Infatti, dall’iniziale servizio di logistica e di consegna della posta, si sono aggiunti una serie di reparti che oggi incidono per oltre il 40% sul fatturato complessivo della società.
Basta considerare i servizi Bancoposta, con prodotti come la Postepay Evolution e i libretti smart. Inoltre, oggi Poste Italiane è il sistema più impiegato dai cittadini per il pagamento di bollettini, delle utenze domestiche e degli F24, sia allo sportello, sia tramite la piattaforma online.
Infine, anche reparti come quello della telefonia mobile e delle linee Wi-Fi per la casa, contribuiscono a mantenere un flusso di cassa costante, anche in momenti di incertezza economica.
2) Andamento storico

L’andamento del titolo Poste Italiane può essere un valido aiuto per valutare il trend futuro della quotazione.
Puoi suddividerlo in quattro fasi:
- la prima fase è considerata di assestamento, con il valore delle azioni Poste Italiane schizzato sopra i 7 euro, per poi tornare giù a partire dal 2016;
- una seconda fase mediamente al rialzo, a partire dal gennaio del 2018 fino al 21 febbraio del 2021, con un prezzo passato a 11,30 euro per azione;
- la terza fase coincide con l’arrivo della pandemia e del crollo del titolo Poste Italiane con una perdita di oltre il 50% del valore, raggiungendo quota 6,94 euro;
- nell’ultima fase, il prezzo delle azioni Poste Italiane ha ripreso a crescere, segnando un nuovo record storico a novembre del 2021 (attorno a 12,50 euro), per poi attestarsi sul valore odierno.
3) Crescita dei ricavi
Uno dei parametri utilizzato dagli analisti per evidenziare una fase positiva o di contrazione di un asset è quello legato alla crescita degli utili. In particolare, senza entrare nel tecnico, si prende come riferimento l’ESP (Earning Per Share).
Semplificando è un valore espresso in percentuale o in valuta (euro o dollaro), che indica il rapporto tra l’utile netto e il numero di azioni in circolazione, evidenziando la redditività di una società. Un ESP positivo indica un incremento del fatturato annuo e, quindi, degli utili, rendendo la società più solida e incidendo anche sulla quotazione.
Per esempio, se l’ESP è alto ed è maggiore della previsione degli analisti, questo può portare a una crescita del prezzo. Invece, con un ESP basso potrebbe determinarsi una certa sfiducia negli azionisti, con una vendita degli asset e un deprezzamento.
Nel caso delle azioni Poste Italiane, l’ESP è pari all’8,7%, un valore medio alto, rafforzato anche da una fase di recupero degli utili, che per il 2023 dovrebbero raggiungere quota 1,6 miliardi rispetto agli 1,5 miliardi di euro del 2022.
4. Competitor di Poste Italiane

Con la privatizzazione di Poste Italiane, nuove società sono subentrate in competizione nel settore della consegna postale e delle spedizioni.
Attualmente, troviamo decine di poste private che, seppur prese singolarmente non possono eguagliare i servizi di Poste Italiane, erodono comunque una quota di mercato. A ciò si aggiunge che il modello di business del gruppo è molto diversificato.
La società ha quindi competitor nel settore della telefonia mobile (Vodafone, TIM, Iliad e così via), nel settore della logistica e consegna merci (come ad esempio Bartolini, SDA ed altri ancora), così come nel settore finanziario ed assicurativo, quali:
- Allianz;
- UniCredit;
- Intesa Sanpaolo;
- Unipol.
5. Azioni Poste Italiane: news

Le notizie su un’acquisizione, l’aumento di costi dei servizi e l’inserimento di un nuovo prodotto, possono essere fattori che vanno ad incidere sull’andamento del prezzo delle azioni Poste Italiane.
Infatti, una news può condizionare il sentiment degli investitori, rafforzando l’idea di una fase positiva del trend, portando i trader ad acquistare l’asset, oppure a ipotizzare un momento di contrazione del prezzo con una chiusura delle posizioni.
Fra le ultime news su Poste Italiane ricordiamo:
- nuova emissione di buoni fruttiferi postali pari a 1.000.000 euro sottoscrivibili anche con una somma minima di 50€;
- a luglio Poste Italiane ha avuto l’approvazione dell’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) per l‘aumento dei prezzi di alcuni prodotti e servizi;
- la presentazione del piano Green del gruppo, che punta a far diventare Poste Italiane una società a zero emissioni entro il 2030;
- l’acquisto di Lis Pay S.p.A., che permetterà alla società di migliorare il servizio Postepay e molti altri prodotti dedicati ad aziende, famiglie e persone fisiche.
Azioni Poste Italiane: target price
Analista | Banca d’investimento | Target Price | Consiglio |
Ashik Musaddi | Morgan Stanley | 14,20€ | Acquista |
Michael Huttner | Berenberg Bank | 13,20 | Acquista |
Azzurra Guelfi | Citigroup | 12,50 | Compra |
Paola Sabbione | Barclays | 10,60€ | Attendi |
Domenico Santoro | HSBC | 11,00€ | Attendi |
Giovanni Razzoli | Deutsche Bank | 12,00€ | Attendi |
Le informazioni e i dati esposti possono essere utili per scegliere se conviene investire su Poste Italiane, oppure attendere l’andamento del mercato. Al fine di avere un quadro completo è interessante prendere come riferimento i target price posti dagli analisti esperti di banche di investimento come Morgan Stanley, Barclays, UBS, HSBC e Deutsche Bank, riportati nella tabella precedente.
Precisiamo che il prezzo obiettivo è un valore indicativo che l’asset potrebbe raggiungere nel breve tempo, determinato in base ad analisi personali dei singoli esperti. Tuttavia, può essere uno dei parametri per scegliere la tua strategia di trading, ovvero se vendere, comprare, rafforzare la pozione o attendere.
Per Ashik Musaddi, analista esperto di Morgan Stanley, il target price di Poste Italiane è a quota 14,20€, con il consiglio di acquistare o, come azionista, di rafforzare la tua posizione. Dello stesso parere sono anche Michael Huttner, di Berenberg Bank, e Azzurra Guelfi, di Citigroup. Ambedue gli analisti hanno posto rispettivamente un prezzo obiettivo a quota 13,20€ e 12,50€, con il consiglio di aprire una posizione di acquisto.
Tuttavia, l’andamento della quotazione e i risultati dei primi 9 mesi hanno lasciato una certa incertezza sul titolo Poste Italiane, portando analisti come Paola Sabbione, di Barclays, e Giovanni Razzoli, di Deutsche Bank, a consigliare di attendere, ponendo un target price intorno ai 10€.
Azioni Poste Italiane: dividendo
Anno dividendo | Totale utile distribuito € | Importo del dividendo |
2023 | Previsione 900 milioni | Previsione 0,71€ |
2022 | 801 milioni | 0,65€ |
2021 | 768 milioni | 0,59€ |
2020 | 632 milioni | 0,49€ |
2019 | 602 milioni | 0,463€ |
2018 | 574 milioni | 0,44€ |
2017 | 549 milioni | 0,42€ |
Puoi considerare Poste Italiane tra le migliori azioni con dividendi alti in Italia, grazie a un yield dividend del 6,41%. Per il 2022 è stato previsto il pagamento di un utile pari a 801 milioni, con un dividendo per azione di 0,65€, suddiviso in un acconto pagato in data 22 novembre 2022, di 0,210€ e un saldo, avvenuto il 21 giugno 2023, di 0,44€, con un +10% rispetto all’anno precedente.
Una crescita confermata anche per la distribuzione degli utili dell’anno fiscale del 2023. Infatti, è previsto un pagamento di una cedola di 0,71%, con un’ulteriore crescita del 10,5%. Altro aspetto da valutare è l’andamento del dividendo delle azioni Poste Italiane negli ultimi 5 anni, cresciuto costantemente, con un rendimento medio del 6,2%.
Infine, rispetto ad altre società, Poste ha sempre effettuato la distribuzione degli utili, anche nei momenti di maggiori difficoltà dei mercati, come quello durante la pandemia da Covid-19.
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Come comprare azioni Poste Italiane

Se vuoi comprare azioni Poste Italiane, devi aprire un account presso un intermediario bancario o un broker. Sono piattaforme professionali, che ti permettono di accedere al mercato dei titoli azionari comodamente restando a casa, tramite PC o smartphone.
Potrai investire acquistando in modo reale le azioni, oppure valutando di fare trading CFD, e quindi aprire una posizione di acquisto o una di vendita, in base all’andamento del mercato. Infine, altra opportunità è quella di investire in ETF azionari, in cui sono presenti i titoli italiani a più alta capitalizzazione, come Poste Italiane.
In ogni caso, qualunque sia la tua strategia di trading, diventa essenziale registrarti solo ed esclusivamente alle migliori piattaforme di trading riconosciute e inserite nel registro Consob. Ecco la classifica di quelle più interessanti e convenienti.
1 Miglior Broker del 2023Azioni Poste Italiane – FAQ
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Il titolo Poste Italiane è quotato sulla Borsa di Milano dal 2015 con ticker di riferimento PST (la società è una SpA dal 1998).
Oggi le azioni Poste Italiane hanno ottenuto in un anno una crescita del 6%. Scopri se è il momento giusto per comprare, vendere o attendere nella nostra guida.