Emergono nuove rivelazioni su Twitter (TWTR) dopo che Elon Musk ha sospeso l’acquisto del social network, accusando la governance di alterare i dati forniti sugli account falsi che potrebbero non essere inferiori al 5%, come dichiarato in fase di accordo da 44 miliardi di dollari.
Twitter avrebbe alterato i dati forniti agli organi di controllo statunitensi con il chiaro intento di pianificare campagne disinformatorie ed ottenere benefici derivanti da attività non regolamentate.
Inoltre, i sistemi di difesa di Twitter sembrano non rispettare i criteri imposti dagli organi di vigilanza affinché tali attività possano essere bloccate sul nascere.
É quanto emerge dalle rivelazioni svelate dall’ex capo della sicurezza di Twitter, Peiter Zatko, e diffuse a tutti gli organi di informazione prima della chiusura di Wall Street, con le azioni Twitter (NYSE: TWTR) che hanno perso il -8% a Wall Street e chiuso sotto i 40 dollari per azione.
Le accuse a Twitter e la reazione di Elon Musk

L’ex capo della sicurezza di Twitter, Peiter Zatko, licenziato all’inizio dell’anno in corso, sostiene che la società avrebbe pianificato gli illeciti posti sotto accusa, con l’intento di ottenere vantaggi illegali per il social network.
Le dichiarazione dell’ex dirigente mettono sotto accusa Twitter e potrebbero incanalare in un’unica direzione il processo in corso tra Twitter ed Elon Musk, per cui quest’ultimo è stato accusato di aver sospeso l’acquisizione della società per 44 miliardi.
Se quanto dichiarato fosse confermato, le accuse di Elon Musk che indicavano la governance di Twitter come responsabile di informazioni mendaci allo scopo di trarne profitti potrebbe trovare riscontro.
Elon Musk, dopo la rinuncia all’acquisto di Twitter per la quale il social network ha chiesto un risarcimento di 1 miliardo di dollari, ha accusato la società di dichiarare informazioni sottostimate ed inferiori al 5% sugli account fake registrati sulla piattaforma.
Le accusa di Peiter Zatko riguarderebbero anche eventuali agenti stranieri pagati che avrebbero avuto accesso diretto al social network per manipolare i sistemi di sicurezza di Twitter e falsificare i dati sensibili.
Possibile collegamento di Twitter con l’Arabia Saudita

Ad aggravare la situazione è stata la condanna di un dipendete di Twitter, reo di esser sul libro paga dell’Arabia Saudita e di trasmettere le informazioni riguardanti gli utenti che inneggiavano contro il regime saudita.
La condanna potrebbe anche essere collegata al fondo saudita Kingdom Holding, sotto il controllo del principe Alwaleed Bin Talal, azionista di Twitter.
Non è tardata ad arrivare una secca smentita dal social network che dal canto suo si difende accusando Zatko di false dichiarazioni e sottolineando che il suo licenziamento deriva da risultati professionali inadeguati al ruolo ricoperto.
Un vano tentativo, secondo Twitter, di un ex dipendente con il dente avvelenato che ha approfittato del processo mediatico per direzionare i riflettori sulla sua persona.
Il processo in corso seguirà la sua strada giudiziaria e porterà (si spera) alla verità , ma quanto accaduto ha certamente inflitto un duro colpo all’andamento negativo delle azioni Twitter (NYSE: TWTR) e questo è l’unico dato di fatto fino ad oggi.