- Consulente dedicato
- Carta di debito gratuita
- Conto deposito 3% a 6 mesi
Credem è la banca più solida in Italia nel 2025 e uno degli istituti di credito più affidabili a livello europeo. Lo dicono i dati pubblicati dalla Banca Centrale Europea relativi ai requisiti patrimoniali delle banche vigilate direttamente dall’autorità di Francoforte.
Già l’anno scorso Credito Emiliano era risultata essere la miglior banca italiana per solidità secondo il giudizio BCE. Il parametro chiave che ha preso in considerazione Francoforte è il Pillar 2 Requirement (P2R), un requisito supplementare che le banche devono rispettare per garantire la propria stabilità.
Più il P2R è basso e meno capitale extra deve accantonare la banca per fare fronte alle incertezze di mercato. Le banche più solide, quindi, sono quelle con minore P2R.
Per il Gruppo Credem, questo valore si attesta all’1%, il più basso sia in Italia e tra i più bassi in Europa. Seguono sul podio Intesa Sanpaolo e Banca Mediolanum, entrambe con un P2R all’1.50% (vedi classifica completa).
Gli indicatori di affidabilità
A partire dal 1° gennaio 2025, il requisito patrimoniale complessivo per il CET1 ratio del Gruppo Credem sarà fissato al 7,60%, o all’8,01% se si considera il Syrb, un nuovo buffer introdotto dalla Banca d’Italia per rafforzare ulteriormente la resilienza delle banche.
Gli altri requisiti patrimoniali prevedono un Tier 1 ratio del 9,70% e un Tier Total del 11,95%, entrambi già comprensivi del Syrb.
A settembre 2024 il Gruppo Credem ha registrato coefficienti patrimoniali ampiamente superiori ai requisiti minimi. Il CET1 Ratio a livello di Credemholding, il perimetro di vigilanza del gruppo, è pari al 15,8%, con un buffer rispetto al requisito SREP tra i più elevati del settore, equivalente a 779 punti base. Questa performance conferma la capacità del Gruppo di operare in sicurezza e di tutelare i risparmiatori, mantenendo una solida base di capitale.
Sul fronte operativo, a fine settembre 2024 il Gruppo ha registrato un total business (comprensivo di prestiti e raccolta complessiva) pari a 137 miliardi di euro.
Per Angelo Campani, Direttore Generale di Credem, “il risultato rappresenta per tutti noi un motivo di grande soddisfazione che conferma la bontà delle scelte lungimiranti che abbiamo fatto nel corso del tempo e ci spinge a continuare ad investire su una crescita equilibrata e di lungo termine che possa generare valore per tutti i portatori di interesse con cui il Gruppo interagisce”.