Generali (MIL: G) registra una crescita del risultato operativo che supera le previsioni degli esperti analisti e si attesta a 3 miliardi di euro. É questo il primo dato che emerge dal semestre 2022 di Generali.
L’utile della società assicurativa è subordinato alla svalutazione in Russia della sua partecipata Ingosstrakh, già rettificata per il 70% in rubli, al netto del quale avrebbe equiparato i risultati raggiunti l’anno precedente.
Generali conferma il buyback, ossia l’acquisto di azioni proprie da 500 milioni di euro e conferma le previsioni per il 2024. Ridotta invece l’esposizione verso i Titoli di Stato italiani che scende a 52,8 miliardi rispetto ai 63 miliardi dello scorso anno.
Pesano l’aumento dei tassi di interesse e la decisione di non reinvestire i titoli in scadenza.
I dati del semestre 2022 di Generali

I dati del semestre di Generali mostrano un interessante rialzo del risultato operativo che sale a 3,1 miliardi di euro e registra un +4,8%, grazie ai risultati positivi che derivano dai segmenti Vita, Danni e Holding.
I premi assicurativi sono incrementati del +2,4%, ottenendo un aumento da 41,9 miliardi di euro, in particolare grazie al segmento Danni che ha registrato un +8,5%.
Tenendo conto della svalutazione derivante dalla Russia e che pesa su Generali per 138 milioni di euro, l’utile netto scende a 1,4 miliardi, registrando una perdita del -9%.
Estrapolando la svalutazione in Russia, i profitti del 2022 di Generali mantengono una certa stabilità in rapporto all’anno precedente, così come l’andamento delle azioni Generali (MIL: G), apprezzabili nel grafico in tempo reale di seguito riportato.
In leggero rialzo anche la Solvency Ratio che si attesta al 233%, in rapporto al 2021 che non è andata oltre il 227%, incluso il buyback approvato ieri che prevede l’acquisto da parte di Generali di azioni proprie entro l’anno in corso.
Il combined ratio raggiunge il 92,5%, in rialzo del +2,8% nonostante la forte pressione inflazionistica in Argentina, mentre il patrimonio netto di Generali è di 19,7 miliardi di euro, sceso del -34,9% rispetto ai 29,3 miliardi di euro dell’anno precedente a causa dell’impennata dei tassi e della distribuzione del dividendo 2021.
Previsioni sulle azioni Generali

Nonostante i mercati internazionali stiano attraversando una fase di incertezza, le dinamiche geopolitiche condizionano fortemente l’andamento dei titoli e il tasso di inflazione globale ha raggiunto livelli da record, le previsioni sulle azioni Generali rimangono positive e confermate fino al 2024.
Chiaramente i dati di Generali saranno soggetti all’evolversi della situazione conflittuale tra Russia ed Ucraina e le conseguenze che da essa derivano. Certamente Generali sarà costretto ad applicare un aumento dei prezzi per bilanciare il vertiginoso incremento dei costi.
Secondo quanto dichiarato agli organi di stampa il CEO di Generali Philippe Donnet, i dati della compagnia assicurativa sono frutto della strategia aziendale Lifetime Partner 24: Driving Growth che sta garantendo un’adeguata stabilità per puntare ad una crescita sostenibile entro il 2024.
Se il piano strategico e le previsioni dovessero essere confermate, potrebbe risultare alquanto fruttuoso comprare azioni Generali (MIL: G), al netto dei rischi di investimento.