Banche d’affari e fondi di investimento come JP Morgan (NYSE: JPM), Goldman Sachs, Citibank, Deutsche Bank, Searchlight, Carlyle, Apax, The Three Hills e Apollo sembrano fortemente interessati alla Serie A di calcio.
Cosa bolle in pentola? In ballo ci sono soprattutto i diritti televisivi che coprono la fetta più importante del finanziamento relativo alla massima serie del campionato italiano di calcio.
Questo è quanto trapela dalle dichiarazione rilasciate agli organi di stampa dall’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo.
DAZN e Sky dovrebbero partecipare alla manifestazione di interesse per i diritti televisivi, ma la condizione essenziale è quella almeno di pareggiare l’offerta pervenuta durante l’ultima aggiudicazione.
Certamente la presenza di JP Morgan, Goldman Sachs, Citi e degli altri fondi di investimento mette una notevole pressione a DAZN e Sky sul tema dei diritti televisivi.
Nuovi fondi di investimento sui diritti televisivi

L’interesse delle più importanti banche d’affari e dei grandi fondi di investimento rende la corsa ai diritti televisivi più complicata per il duopolio DAZN e Sky.
Durante l’ultima tornata, le due aziende hanno già visto sbirciare sul mercato Telecom Italia (MIL: TIT) ed Amazon (NASDAQ: AMZN) con l’ormai famosa divisione Prime che oltre all’intrattenimento tratta anche lo sport.
Molto dipenderà da come i Presidenti delle società di calcio di serie A accoglieranno l’ingresso dei 9 giganti affaristi, considerando già i trascorsi con esito negativo della cordata CVC-Advent-Fsi.
Analizzando i dettagli riportate dalle testate giornalistiche di settore, ad aprire l’interesse sugli investimenti in Serie A sembrerebbe essere proprio JP Morgan che si è proposta come media company del calcio italiano.
Sul piatto un affare che si aggirerebbe tra i 700mila ed il miliardo di euro per ottenere anche i diritti televisivi del massimo campionato di calcio italiano.
La cordata delle banche d’affari potrebbe avere un testimonial d’eccezione tra i dirigenti di calcio, ovvero il neo-amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, storico portfolio manager del fondo Elliott.
Una partita tutta da giocare fuori dal campo

Il binomio ormai inscindibile di calcio e finanza è visto dagli addetti ai lavori come una condizione essenziale per mantenere in vita il sistema calcio.
Il prossimo 24 febbraio non a caso è stata già calendarizzata l’assemblea di Lega e non si esclude che possa essere nominato il nuovo consulente finanziario.
Un ruolo cruciale con l’incarico di valutare tutte le offerte pervenute sui diritti televisivi della Serie A e guidare l’assemblea verso la scelta più interessante per il sistema calcio italiano.
Tra i papabili potrebbe spuntarla nuovamente la banca d’affari Lazard, già advisor finanziario nominata in passato dai Presidenti dei club di Serie A come consulente incaricato di gestire gli investimenti sulla massima serie del campionato italiano di calcio.
Non rimane che attendere le prossime settimane per conoscere gli sviluppi e come su concluderà l’importante partita tra calcio e finanza.