Il 2022 è stato caratterizzato da una forte pressione inflazionistica, dall’incremento dei tassi di interesse, da un’instabilità geopolitica, dalla crisi energetica e dallo spauracchio della recessione.
Fattori che hanno inciso negativamente sui mercati, recando un significativo clima di insicurezza che necessita di un’attenta analisi fornita dai maggiori esperti finanziari internazionali per ottenere un quadro più chiaro e previsioni più attendibili per il 2023.
Come riportano le più accreditate testate giornalistiche, gli analisti di BlackRock, Anima, Bny Mellon e Allianz Global Investors sono intervenuti sul tema per valutare attentamente l’attuale situazione finanziaria e produrre stime per il nuovo anno in corso.
Secondo gli esperti, nonostante gli strascichi del 2022, il nuovo anno potrebbe aver lasciato (almeno in parte) il peggio alle spalle, con interessanti opportunità di investimento in Bond ed in Azioni determinate dai risultati della politica monetaria di FED e BCE.
Le previsioni di BlackRock per il 2023

Gli analisti di BlackRock puntano il dito su una situazione europea condizionata dall’alta pressione inflazionistica che ha spinto la BCE ad alzare i tassi di interesse e dal caro energia, fattori che potrebbero frenare la crescita economica del Vecchio Continente.
Stimando un possibile arresto dell’aumento dei tassi di interesse nel 2023 ed una ipotetica diminuzione dei tassi nel 2024, il quadro europeo sembra poter iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel, con ripercussioni positive sul mercato azionario.
Lo scenario negli Usa invece si presenta più deficitario nel mercato del lavoro, dove il tasso occupazionale non riesce a raggiungere i livelli prepandemici e la crescita economica sembra risentirne notevolmente.
Giappone e Paesi emergenti invece non risentono di un’inflazione galoppante, in quanto gli interventi sui tassi di interesse sono stati attuati prima di Usa ed Europa, senza quindi subire lo spauracchio della recessione.
La Cina, che ha vissuto 3 anni di lockdown per contenere la diffusione dei contagi da Covid-19, sembra oggi proiettata verso una fase di riapertura, con notevoli benefici sull’economia del Paese.
Paesi, quest’ultimi, in cui i mercati potrebbero reagire positivamente e sui quali è raccomandabile valutare una diversificazione del portafoglio finanziario investendo in azioni.
Le previsioni di Anima per il 2023

Gli analisti di Anima si concentrano prevalentemente sull’inflazione in calo negli Usa che rispetto all’Europa sembra poter raggiungere più velocemente il 3%, rispetto al picco massimo del 9,1% toccato nel giugno del 2022.
Questo scenario potrebbe presto spingere in rialzo gli utili delle società americane, con una crescita che dovrebbe attestarsi al 4% nel 2023 e all’8% nel 2024.
Nello specifico, gli analisti di Anima raccomandano di diversificare il proprio portafoglio azionario puntando sul settore farmaceutico, soprattutto se la politica monetaria della FED dovesse arrestare l’incremento dei tassi di interesse e favorire la crescita economica degli Usa.
Le previsioni di BNY Mellon per il 2023

Gli analisti di BNY Mellon concentrano la propria valutazione sulla transizione energetica che necessita di una significativa spinta già nel 2023 per rinvigorire i mercati internazionali.
Puntare su fonti rinnovabili (solare, idrogeno ed elettrico) permetterebbe di raggiungere una crescita economica tale da superare il difficile momento di crisi che sta attanagliando l’intero globo.
Gli Usa hanno già stanziato 370 miliardi da investire per incentivare l’utilizzo delle energie rinnovabili, mentre in Europa si sta lavorando per lanciare il Piano per l’Energia da 210 miliardi di euro allo scopo di raggiungere l’indipendenza energetica dalla Russia.
Le previsioni di Allianz Global Investors per il 2023

Gli analisti di Allianz Global Investors si mostrano invece più preoccupati per il rischio di recessione che attanaglia Usa ed Europa.
Molto dipenderà dalle conseguenze generate dall’inflazione e dalla recessione su 4 fattori determinanti per la crescita dei Paesi:
- Deglobalizzazione;
- Decarbonizzazione;
- Debito;
- Demografia.
Una volta che le Banche Centrali riusciranno ad arginare l’inflazione, potrà ripresentarsi l’occasione di ottenere interessanti risultati dagli investimenti sulle Obbligazioni.
Allianz Global Investors raccomanda investimenti in Bond a breve scadenza nella prima parte del 2023 ed investimenti sulle Azioni nella seconda metà dell’anno in corso, quando le criticità potrebbero essere superate.
Come investire nel 2023? Le conclusioni

Con un occhio di riguardo alle previsioni degli esperti analisti, i dati odierni spingono gli investitori verso i Bond che sono tornati redditizi, mentre il mercato azionario potrebbe ancora subire la fase di incertezza che si sta attraversando.
Se le azioni dovessero ancora essere succubi dell’inflazione e dei tassi di interesse, il settore energetico che lo scorso anno ha beneficiato di rialzi significativi potrebbe ritornare ai valori normali.
Un altro dato da non sottovalutare è la possibilità che se l’inflazione dovesse calare potrebbe essere solo una condizione temporanea, per cui gli investimenti nel lungo periodo potrebbero subire oscillazioni vertiginose.
Ecco che ci si trova di fronte uno status che spinge a continuare a difendersi dall’inflazione, una strategia finanziaria che risulterebbe adeguata sia per chi opera in maniera difensiva che per chi investe in modo aggressivo.
Diversificare oggi il proprio portafoglio finanziario bilanciando accuratamente azioni, obbligazioni e materie prime potrebbe essere quindi allo stato attuale una delle più interessanti mosse di investimento.
I più esperti propongono un’esposizione difensiva del 30% in Borsa (Stati Uniti, Europa e mercati emergenti) e del 20% sulle materie prime (industria, energia e metalli preziosi).
Gli investitori più aggressivi potrebbero rischiare un 70-80% sulle migliori azioni del 2023, conservando comunque il restante spazio all’investimento in oro come bene di rifugio.
In ultima analisi, non dovrebbe essere trascurata la riapertura del mercato cinese post-pandemia, dove l’economia potrebbe ricominciare a crescere con notevoli benefici per chi intende investire in Cina.