Giorni duri a Wall Street per i titoli tech. Amazon chiude il trimestre in perdita, Netflix ha problemi con gli abbonati, e ora anche il famoso broker americano Robinhood (HOOD) ha perso quella popolarità che aveva solo un anno fa.
La società fintech, sbarcata in borsa dopo un successo strepitoso di utenti, ha appena pubblicato i suoi risultati del primo trimestre 2022. Come sono andati? Un fiasco, l’esatto opposto rispetto alla eccellente performance dell’anno precedente, nello stesso periodo.
Le entrate di Robinhood sono diminuite del 43%, fermandosi a 299 milioni di dollari. Un calo dovuto al crollo di ricavi da transazioni dei suoi utenti, un sonoro -48% a 218 milioni di dollari.
Ciò che colpisce è che la quota di trading è passata dall’80,46% delle entrate al 72,9% in un anno. Numeri che suggeriscono una diminuzione significativa dell’operatività dei suoi utenti: -36% in dodici mesi.
I trader che l’anno scorso affollavano Reddit per scambiarsi pareri su quali azioni comprare con Robinhood ora sembrano spariti.
Decimate le operazioni legate alle cripto e alle azioni meme che avevano contribuito alla fama di Robinhood, complice una fase complicata dei mercati internazionali dove inflazione e guerra sembrano aver gettato acqua sul fuoco.
Le entrate del trading di criptovalute si sono arrestate a 54 milioni di dollari, crollando del -39% a rispetto al primo trimestre del 2021. Ancora peggio le entrate sul trading di azioni, con un -73% su base annua (36 milioni di dollari).
L’esplosione dell’app Robinhood
Fino a un anno fa, la parabola di Robinhood sembrava inarrestabile. Nato come broker di azioni e criptovalute a zero commissioni, Robinhood era la perfetta alternativa alla piattaforma eToro per gli Stati Uniti d’America.

Il broker Robinhood è diventato enormemente popolare tra gli investitori americani dopo che la COVID-19 ha costretto il governo americano a sbloccare trilioni di dollari cash per assistere disoccupati e imprese in difficoltà .
Grazie alle sue condizioni di trading vantaggiose, un’app ben studiata e le condizioni economiche a favore, la fintech non ha tardato a esplodere raccimolando milioni di iscritti, anche giovani o giovanissimi.
L’app di trading, infatti, è stata anche popolare tra la generazione Z, cioè tra i ragazzini che stavano muovendo i primi passi nella finanza. Questi trader principianti hanno giocato un ruolo importante negli short squeeze su titoli azionari diventati meme, come GameStop (GME) e AMC Entertainment (AMC).
Robinhood è stato uno dei broker più usati dai frenzy trader nella lotta ai fondi di Wall Street, a colpi di meme e HODL (compra e tieni la posizione). Gli stessi investitori, poche settimane dopo, avevano contribuito a far esplodere l’euforia intorno alle criptovalute, come bitcoin (BTC) o ethereum (ETH), ma anche intorno a coin mai sentite prima (vedi Dogecoin).

Tutto questo successo ha indotto la società , nei primi mesi del 2021, a quotarsi al NASDAQ come società pubblica.
La IPO di Robinhood è stata salutata con parecchia euforia, anche sulla scia di alcune voci che ipotizzavano una trasformazione del broker in una banca.
L’interesse verso le azioni Robinhood, però, si è gradualmente ritirato fino ai giorni nostri. Dalla data di offerta pubblica iniziale, il titolo HOOD ha perso oltre il 70% del suo valore in borsa.
La crisi di Robinhood, utenti ed entrate in calo
Con la piena riapertura di molti paesi, il governo americano ha messo fine allo stimolo fiscale e monetario. La Federal Reserve ha iniziato ad aumentare i tassi di interesse, e i venti di guerra hanno spaventato i mercati e spento l’euforia rialzista su tutti i fronti.
Robinhood, quindi, si è trovata di fronte a un forte calo di trader attivi registrati sulla piattaforma. Gli utenti attivi mensili (MAU) sono diminuiti del 10% a 15,9 milioni durante il primo trimestre, ha detto la società .
L’azienda ha registrato 17,7 milioni di MAU durante i primi tre mesi del 2021, periodo di elevati volumi di trading e aperture di account. Robinhood ha fatto sapere che il calo di utenti è sa attribuire principalmente a trader con saldi bassi, che in questa fase di mercato non stanno operando particolarmente.
Azioni Robinhood, quali sono le previsioni?
La triste performance trimestrale di Robinhood ha rafforzato le preoccupazioni sul futuro a breve termine del broker. Le azioni sono scese dell’11,40% a 8,94 dollari dopo la chiusura del mercato.
La società ha fatto la sua IPO a Wall Street lo scorso luglio ad un prezzo di 38 dollari per azione, con una capitalizzazione di mercato di quasi 32 miliardi di dollari. Da allora, il titolo ha perso più di 24 miliardi di dollari di market cap.

Il brokeraggio di borsa sta sostenendo il peso del rallentamento del trading online al dettaglio. In una situazione di tale incertezza, molti investitori principianti stanno aspettando ad aprire le proprie posizioni, rimandando il loro trading.
Robinhood ha anche fatto sapere che sarà costretta a licenziare il 10% della sua forza lavoro. Un segnale molto preoccupante, ma la fintech ha anche fatto sapere che non si arrenderà a un futuro di incertezza.
“I nostri clienti sono stati colpiti dalla crisi dell’ambiente macroeconomico, e questo si riflette sui nostri risultati di questo trimestre”, ha detto Jason Warnick, CFO del broker Robinhood.
L’app di trading continua ad avere comunque una posizione di rispetto sul mercato dei broker americani. Anche se rimane circoscritto all’area USA (Robinhood non è disponibile in Italia), la società ha scosso l’intero settore del trading tagliando le commissioni e costringendo i competitor molto più grandi a seguire l’esempio.
Robinhood adotta negli Stati Uniti lo stesso approccio di eToro in Italia e in Europa. Commissioni zero e trading per tutti. Scopri di più su eToro →
Il broker ha appena deciso di integrare nuove criptovalute fra gli asset negoziabili e un wallet crypto per permettere agli investitori di scambiare criptoasset anche al di fuori di Robinhood.
L’azienda ha anche acquisito la società britannica di criptovalute Ziglu, che consente ai clienti con sede nel Regno Unito di investire in crypto, guadagnare con prodotti finanziari, pagare con carte di debito e spendere denaro anche all’estero senza commissioni.