Staking Criptovalute: Cos’è e Come Funziona lo Staking Crypto

Come mettere in stake criptovalute in Italia

Staking criptovalute
Staking

Hai a disposizione un piccolo portafoglio contenente criptovalute? Ti stai chiedendo se esista un modo per far fruttare le monete in giacenza sul tuo portafoglio digitale? Ad oggi, con il sistema di staking di criptovalute hai la possibilità di ottenere potenziali interessi immobilizzando asset crypto.

Una soluzione sbalorditiva, nata nel corso degli ultimi anni, che ha avuto la capacità di ottenere un considerevole interesse all’interno dei mercati. A tal proposito, se ti stai chiedendo dove poter fare staking crypto (ossia mettere in stake determinate criptovalute) è bene che tu sappia come procedere.

Nel corso del nostro approfondimento completo, adatto anche ad utenti con poche conoscenze nel settore, scopriremo nel dettaglio il significato dello staking su criptovalute, focalizzando l’attenzione anche sui principali operatori online che ne permettono l’uso.

Procedere a tentativi, soprattutto in un settore così delicato come quello delle criptovalute, non è mai consigliato. Avremo quindi modo di scoprire le migliori piattaforme online, che permettono di fare staking crypto in totale autonomia, con una gestione basilare ed in modo professionale.

Staking criptovalute: Significato

staking criptovalute

Lo staking di criptovalute si basa sul processo di messa in stake di specifiche criptovalute. La messa in stake, a sua volta, significa essenzialmente bloccare una determinata quantità di strumenti crypto, per garantire il funzionamento di alcuni processi.

In linea generale, sappiamo che all’interno di tutte le transazioni su network basati su tecnologia blockchain, sia necessaria la convalida delle stesse. In questo caso, lo staking di criptovalute permette la convalida dei blocchi, grazie alla presenza di validatori e soggetti che hanno immobilizzato le criptovalute.

Un vero e proprio protocollo di consenso, basato sulla scelta casuale del sistema su quale validatore selezionare per poter convalidare le transazioni e permetterne l’esistenza.

È bene precisare come non tutte le criptovalute possano essere utilizzate per fare staking di criptovalute. Lo stesso meccanismo, rappresenta una soluzione nata successivamente alla nascita delle criptovalute di prima generazione, le quali si basavano (e basano tutt’oggi) su altri sistemi.

Le principali metodologie di consenso sono:

  • Proof of Work (PoW);
  • Proof of Stake (PoS).

Il modello di consenso Proof of Work, che per intenderci viene utilizzato dal Bitcoin, necessita della potenza di elaborazione di computer e macchine di calcolo, per poter garantire la continuità del network. Un sistema strettamente collegato al cosiddetto mining di criptovalute.

In questo caso, l’utente che mette a disposizione la potenza del computer per elaborare i dati prende il nome di minatore ed ha la possibilità di ottenere specifici e potenziali ritorni in criptovalute minate.

Discorso differente è quello del Proof of Stake, che invece si basa sulla messa in stake delle criptovalute. In questo caso, maggiore è il numero delle criptovalute congelate, maggiori saranno le possibilità che il validatore convalidi blocchi ed ottenga così possibili ritorni di interesse.

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Come funziona lo Staking criptovalute

Proof of stake

Adesso che abbiamo compreso le differenze fra modello Proof of Work e modello Proof of Stake, è possibile confermare come solamente le criptovalute appartenenti alla seconda categoria possano essere utilizzate per fare staking.

Su cosa si basa il funzionamento dello staking su criptovalute? In pratica:

  • l’utente acquista un determinato quantitativo di criptovalute PoS;
  • le criptovalute PoS vengono congelate all’interno del portafoglio;
  • l’utente diventa validatore all’interno della rete, beneficiando delle ricompense.

Un funzionamento abbastanza semplice, che ha avuto la possibilità di essere notevolmente semplificato nel corso degli ultimi anni grazie alla presenza di specifiche piattaforme di staking online.

Contrariamente dal funzionamento del mining, ossia della messa a disposizione della potenza dei propri computer, il funzionamento dello staking crypto risulta molto meno dispendioso. Tutto ciò per una serie di ragioni che andremo ad elencare qui in basso:

  • nessun costo iniziale infrastrutturale;
  • costi ridotti sulla corrente.

Con lo staking di criptovalute, non hai bisogno di comprare nessun computer performante, con nessuna scheda grafica da migliaia di euro, mantenendo i costi sull’energia bassi, proprio per il non necessario mantenimento di macchinari accesi tutto il giorno.

In aggiunta a ciò, mentre con il mining il costo iniziale viene utilizzato per l’acquisto dei macchinari da adibire al processo di mining, con il sistema di staking crypto il costo iniziale viene utilizzato per comprare le criptovalute PoS, fondamentali per diventare validatori nel network.

Criptovalute per fare Staking crypto

criptovalute PoS

Ricollegandoci a quanto esposto in precedenza, l’utente intenzionato a fare staking di criptovalute deve risultare possessore di asset crypto appartenenti alla categoria Proof of Stake.

Categoria che, visti gli sviluppi con i quali il mondo delle criptovalute continua a progredire, vede la presenza di tantissime varianti. Una nello specifico, prende il nome di DPoS (ossia Delegate Proof of Stake).

In questo caso, la quantità di criptovalute messa a disposizione dall’utente, gli permette di ottenere in modo parallelo uno specifico potere di voto. Chi vota ha il potere di nominare veri e propri delegati che, mantenendo il consenso e la gestione, ricevono ricompense (parte delle stesse va a chi li ha nominati).

Si ricorda, inoltre, il meccanismo di Nominated Proof of Stake, che rappresenta anche in questo caso una variante del PoS, utilizzata da ecosistemi specifici, come nel caso di Polkadot (DOT).

In tutto il calderone delle criptovalute Proof of Stake, è possibile presentare una prima lista di asset crypto utilizzabili per la messa in stake e quindi per fare staking di criptovalute:

  • Tron;
  • Cardano;
  • Polkadot;
  • Zilliqa;
  • Cosmos;
  • Polygon;
  • Tezos;
  • USD Coin;
  • Ethereum 2.0.

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Staking Rewards: Ricompense

Staking premi

Parlare di staking rewards significa parlare semplicemente delle possibili ricompense ottenibili dal processo di convalida delle transazioni, ossia del meccanismo di staking crypto.

Quasi tutti gli ecosistemi PoS basano il sistema di ricompense sull’erogazione delle stesse criptovalute utilizzate per il congelamento. In altri terminii, degli stessi token di riferimento del progetto preso in considerazione.

Alcune volte, ecosistemi strutturati in modo più specifico, decidono di dotarsi di più token di sistema, utilizzandone uno per l’erogazione dei possibili premi ed uno per la gestione di altre funzionalità specifiche all’interno della rete.

In ogni caso, le ricompense sullo staking di criptovalute possono essere di due tipologie:

  • ricompense di staking fisse;
  • ricompense di staking variabili.

Nel primo caso si tratterà di una specifica percentuale fissa, definita in modo preliminare prima di avviare la messa in stake. Nel secondo caso, si tratterà invece di ricompense variabili sulla base di diversi fattori di influenza (quantitativo, tipologia, tempo e molto altro).

Come fare Staking criptovalute

Nel corso della nostra guida, abbiamo avuto modo di comprendere nel dettaglio il funzionamento dello staking crypto. Nonostante il meccanismo si basi sull’immobilizzazione di asset crittografici, la gestione del processo può avvenire con metodologie e sistemi differenti.

In ogni caso, la presenza di piattaforme interattive e funzionali ha ampiamente snellito il sistema di messa in stake delle criptovalute. I sistemi che andremo ad elencare nel corso dei paragrafi successivi non richiedono fasi complesse, necessitando solamente di:

  • un computer (o smartphone);
  • una fluida connessione alla rete Internet.

Staking Pool Crypto

Staking pool

Lo staking pool è uno dei sistemi più utilizzati per poter fare staking di criptovalute. Abbiamo più volte ricordato come maggiore sia la quantità di criptovalute congelate, maggiore risulti la possibilità di un utente di poter diventare validatore efficiente ed ottenere ricompense.

Molte volte, per poter rappresentare un validatore in grado di apportare un supporto significativo all’interno della rete, è necessario possedere grandi quantità di monete digitali immobilizzate. Lo staking pool nasce con l’idea di racchiudere all’interno di una “piscina” più partecipanti.

Più soggetti hanno così la possibilità di partecipare in modo collettivo alla validazione di blocchi all’interno della rete, dividendosi successivamente le ricompense sulla base delle percentuali ottenute ed in ogni caso stabilite anche sulla base della piattaforma utilizzata.

Staking Crypto gestito

Parlare di staking crypto gestito significa parlare della possibilità di usufruire di sistemi di staking, sfruttando il supporto di veri e propri intermediari specializzati.

Gli stessi, previa autorizzazione e richiesta da parete degli utenti, accettano di gestire il processo di staking crypto, richiedendo tuttavia piccole commissioni sulla base di quanto gestito e di quanto immobilizzato dall’utente.

Cold Staking Crypto

Per comprendere il significato di cold staking crypto, che rappresenta una seconda modalità per poter fare staking di criptovalute, è bene partire dal concetto di cold wallet e di hot wallet.

I cold wallet (ossia portafogli a freddo), sono portafogli di archiviazione basati sulla possibilità di detenere e conservare criptovalute senza la presenza di Internet (in altri termini offline). Gli hot wallet (ossia portafogli caldi), necessitano invece di una connessione fissa.

A tal riguardo, essendo lo staking di criptovalute basato su un’archiviazione delle monete in portafoglio, il cold staking prevede l’immobilizzazione dei criptoasset in wallet cold (offline), che vengono ad oggi considerati ipoteticamente più protetti dai possibili attacchi di rete.

Dove fare Staking criptovalute

Staking di criptovalute

Fare staking di criptovalute risulta ad oggi possibile direttamente all’interno di exchange professionali.

Gli stessi, oltre a permettere di comprare in modo diretto le proprie criptovalute di interesse, danno anche la possibilità di poter utilizzare eventuali giacenze inutilizzate di crypto coin Proof of Stake, tramite il meccanismo di staking.

A tal riguardo, è bene tenere a mente come non tutti gli exchange permettano di mettere in stake criptovalute e, in caso di presenza della funzionalità, non tutti gli exchange permettano di operare in modo professionale e con le dovute percentuali di reward (premi).

Come selezionare un exchange per fare staking crypto? Vediamo alcuni punti:

  • presenza della funzione di staking;
  • disponibilità di diverse criptovalute PoS;
  • assenza di commissioni (o commissioni esigue) sulla gestione;
  • percentuali oneste sulle ricompense.

Abbiamo quindi deciso di approfondire due exchange professionali e conosciuti in tutto il mondo, che permettono di fare staking di criptovalute in modo autonomo e con pochissimi passaggi (illustrati passo passo nei paragrafi successivi).

Staking criptovalute eToro

eToro exchange

Il primo exchange a permettere di fare staking di criptovalute in modo rapido, professionale e senza troppi passaggi burocratici, è eToro.

Rappresenta un intermediario completo a tutti gli effetti, presente nel settore da più di 10 anni e che ha gradualmente affinato diverse funzionalità all’interno del proprio ecosistema. Permette di poter comprare fisicamente decine di criptovalute e di conservarle all’interno del wallet.

In caso di criptovalute PoS in giacenza (ossia inutilizzate dall’utente), eToro permette di metterle in stake con pochissimi passaggi. All’interno della specifica sezione, sono riportati tutti gli strumenti che l’exchange permette di utilizzare per il processo.

eToro Staking

I premi e le ricompense vengono inviati in modo puntuale dall’operatore direttamente sul proprio account, sulla base del quantitativo di monete digitali messe in stake, del tempo, della tipologia di criptovaluta ed altri parametri specifici.

Al momento di questa stesura, eToro supporta lo staking su:

  • Tron (TRX) con ricompense dall’ottavo giorno di detenzione;
  • Cardano (ADA) con ricompense dal decimo giorno di detenzione.

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Staking criptovalute Coinbase

Coinbase exchange

Un secondo exchange (società quotata in Borsa a tutti gli effetti) ad aver ultimamente inserito la funzione di staking su criptovalute nelle proprie funzionalità, è Coinbase.

Coinbase va ad indicare, all’interno della propria pagina ufficiale, un interesse TAEG fino al 5% sulla criptovaluta. È possibile iniziare ad ottenere premi con lo staking di Coinbase a partire da un solo dollaro in moneta digitale.

Anche in questo caso, maggiori saranno le criptovalute detenute (ossia messe in stake), maggiori saranno le possibilità di ottenere premi e ricompense. Le risorse crittografiche disponibili sono numerose e Coinbase tiene a precisare che il listino risulta in continuo aggiornamento.

Coinbase staking

Per poter avere la possibilità di ottenere premi stake su Coinbase, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici:

  • essere residente in un’area geografica dove risulta permessa l’attività di staking;
  • avere un account regolarmente aperto su Coinbase;
  • aver verificato la propria identità;
  • possedere il codice di identificazione fiscale sull’exchange (TIN).

Il tuo capitale è a rischio

Staking crypto rischi

Anche lo staking su criptovalute, così come tutte le attività volte a speculare o ad ottenere possibili interessi attivi, dispone di specifici rischi.

All’interno dello staking crypto, i principali rischi sono:

  • rischio sul mercato;
  • rischio di furto/smarrimento.

Il rischio di mercato, riguarda semplicemente la possibilità che la criptovaluta trattata ed utilizzata nel processo di staking perda bruscamente di valore. Situazione che deve sempre essere tenuta in conto dagli investitori, per via della volatilità ed imprevedibilità degli asset crypto.

Il rischio di furto, vede invece la presenza di eventuali attacchi hacker, volti a derubare ed attaccare in modo diretto il portafoglio dove sono custodite le criptovalute messe in Stake. In questo caso, la presenza di portafogli freddi (cold staking) dovrebbe escludere l’attacco.

In ultimo, il rischio di smarrimento, vede invece la perdita delle chiavi private dei propri sistemi di detenzione e di archiviazione. A tal proposito, è buona regola optare per piattaforme professionali, con numerose procedure di sicurezza (interne ed esterne) e di recupero credenziali.

Staking criptovalute: conviene?

Staking Crypto

Seppur con i rischi che abbiamo avuto modo di sottolineare in precedenza, lo staking di criptovalute rappresenta una vera e propria alternativa per poter ottenere possibili interessi utilizzando criptovalute in giacenza.

Un sistema che considera a pieno il mondo delle criptovalute, che ad oggi vede la presenza di tantissimi sistemi incentrati su interessi passivi. Oltre allo staking crypto, è ad esempio possibile ricordare il lending crypto, anche in questo caso utilizzato per usufruire di asset detenuti in wallet.

Attraverso la nostra guida completa, hai avuto modo di scoprire i principali operatori online che permettono di acquistare asset crypto (come ad esempio comprare Bitcoin) o di fare staking con criptovalute, il tutto attraverso una gestione basilare e con percentuali sullo stake esposte in modo chiaro e trasparente.

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Staking criptovalute – FAQ

Cosa vuole dire staking crypto?

Lo Staking crypto rappresenta un sistema singolare nel settore delle criptovalute, con il quale poter partecipare alla convalida di transazioni e di blocchi nel network, ricevendo potenziali ricompense sull’immobilizzazione dei token.

Dove mettere in stake crypto?

Contrariamente dal passato, ad oggi i migliori exchange al mondo (come quelli elencati nella nostra guida) permettono di mettere in stake molte criptovalute PoS, in modo autonomo e rapido.

Come fare staking criptovalute?

All’interno dei migliori exchange, indicati nel corso del nostro articolo, è possibile acquistare criptovalute Proof of Stake e metterle in stake.

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Jacopo Marini

Trader, opinionista ed esperto di mercati azionari e criptovalute. Uno dei primi investitori in Italia a credere in Bitcoin e diventarne un profondo conoscitore. Collabora con FinanzaDigitale dal 2014.

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