Con un guadagno del 355%, oggi la tematica oggetto di analisi e di ipotesi per i trader crypto riguarda le previsioni dei Bitcoin per il 2024. Una crescita che ha fatto dimenticare le incertezze legate al settore causate dalla bancarotta di FTX e alle dimissioni del Ceo di Binance Changpeng Zao.
Ciò ha portato gli analisti a ipotizzare il superamento di quota 69.000/70.000 dollari raggiunta nel 2021, con ottime possibilità di nuovi massimi molto al di sopra dei 75.000€. Ipotesi che sono rafforzate anche dagli eventi di gennaio e febbraio 2024, con l’approvazione di 11 ETF Bitcoin sul mercato Usa e l’aumento esponenziale di volumi di trading, rendendo questa crypto ormai una realtà aperta a qualunque investitore.
Per il CEO Joe Kelly di Unchained, i Bitcoin raggiungeranno i 100.000$ nel 2024. Cathie Wood, CEO di Ak Invest (tra le società emittenti di ETF BTC), invece ha posto un target price per il 2025-2030 tra i 250.000$ e i 650.000$. Vi sono anche analisti che ipotizzano una crescita per il 2040 che porterà i Bitcoin a toccare il milione di dollari, definendoli come i nuovi beni rifugio in alternativa all’oro.
Infine, non tutti sono ottimisti. Jamie Dimon, Ceo di Jp Morgan, continua a sostenere la sua avversione verso i Bitcoin ipotizzando una discesa a quota 42.000$.
Ovviamente sono ipotesi e solo gli eventi futuri andranno a definire chi ha ragione. Tuttavia, le valutazioni degli esperti si basano su alcuni dati e fattori. In questo articolo troverai quali sono le possibili previsioni Bitcoin per il 2024 e nel lungo termine, basate sui dati aggiornati ad oggi.
Bitcoin previsioni oggi
Il Bitcoin è la criptovaluta che continua a focalizzare l’attenzione degli investitori. Oltre ad essere la prima e quella più antica, inserita in rete nel 2009 (sono ora 15 anni), è anche:
- quella a più alta capitalizzazione;
- tra le più utilizzare;
- con la blockchain più grande;
- con il prezzo unitario più elevato.
Infatti, al momento della redazione del nostro articolo ha un market cap di 1,288 miliardi di dollari, con 19,645 milioni di monete in circolazione (fonte CoinMarketCap), con un volume medio, in un giorno, di 72 milioni di dollari e un prezzo unitario che oscilla, ad oggi, tra i 62.000$ e i 69.000$. A questo si aggiunge che, la sua blockchain prevede più di 16.000 server (nodi) con un consumo di energia equivalente a una città di circa 3 milioni di persone.
Nel valutare le previsioni BTC nel breve, medio e lungo termine, gli analisti hanno preso come riferimento, sia gli aspetti legati alle caratteristiche tecnologiche della crypto, sia l’andamento del mercato negli ultimi anni. Ecco quali sono alcuni dei fattori che potrebbero incidere sulla futura quotazione Bitcoin:
- l’approvazione ETF Bitcoin USA;
- immissione di BTC dovuta a potenziali venditori;
- tassi di interesse;
- halving Bitcoin;
- valutazione come bene di rifugio;
- sviluppo tecnologico;
- considerazione ambientali;
- innovazioni tecnologiche
- concorrenza degli altri altcoin.
Alcuni di questi eventi sono già avvenuti o si verificheranno nel corso del 2024. Altri produrranno una serie di conseguenze nel medio e lungo termine. Vediamo quali sono le previsioni degli analisti con riferimento al 2024-2025, al 2030 e al 2040.
Quelli indicati non sono consigli finanziari, ma un’analisi basata su quanto riportato dai principali analisti di società di investimento, banche o imprese di rating. Come tali non possono essere la base per scegliere la tua strategia di trading, ma dovrai informati, studiare e rivolgerti a un consulente esperto.
Bitcoin previsioni Settembre: 2024
È un dato di fatto. Gli ETF Bitcoin spot USA (11 in totale), approvati il 10 gennaio 2024, sono fino ad adesso tra i principali fattori che hanno spinto il prezzo della crypto verso il blue sky, termine utilizzato dai trader per definire una crescita interessante.
Infatti, la semplice conferma della loro approvazione da parte della SEC aveva determinato un aumento di volumi, portando i BTC a superare il market cap di 1 miliardo di dollari. Inoltre, gli analisti di Business Insider, avevano ipotizzato un acquisto di questa crypto, intorno alle 437.000 unità da parte delle società emittenti, tra le quali vi sono colossi nella creazione di fondi di investimento come BlackRock, Wisdomtree e la società Grayscale.
Questa ipotesi si è avverata. Ad oggi il numero di Bitcoin presenti negli ETF ha raggiunto quota 195.000, con un controvalore di più di 7 miliardi di dollari. Un dato che risulta interessante, dato che sono passati meno di 2 mesi dall’approvazione degli ETF BTC spot e che andrebbe a confermare la previsione di un possibile acquisto da parte delle società emittenti di circa 1,5 milioni di questa criptovaluta.
Alla fine di febbraio l‘ETF IBIT di BlackRock tra quelli più interessanti in termine di volume e di afflussi ha raggiunto prima il record di 520 milioni di dollari, per poi superarlo agli inizi di marzo a quota 612 milioni. Infine, negli ultimi giorni, i volumi di capitali verso gli ETF Bitcoin hanno totalizzato i 7,6 miliardi di dollari, contribuendo alla spinta verso l’alto della sua quotazione.
Immissione di BTC dovuta a potenziali investitori
Altro dato da considerare sono le vendite legate ai Bitcoin da parte di trader retail, ma anche di investitori istituzionali.
Ad esempio, il prezzo dei Bitcoin, dopo l’approvazione degli ETF, ha subito una fase di oscillazione, causa la liquidazione degli investitori del più grande fondo di Bitcoin, il GBTC (Grayscale Bitcoin Trust), di circa 200 milioni di dollari, dovuta proprio alla conversione ad ETF.
Altra vendita è collegata alla liquidazione di circa 138.000 BTC per la procedura di insolvenza della piattaforma crittografica di scambio MT. Gox, che dovrebbe avvenire nei prossimi mesi del 2024.
A questo si aggiungono le procedure concorsuali che sembrano essere terminate per la liquidazione agli investitori di 38.000 BTC, legati alla piattaforma Celsius e di 20.500 BTC in possesso della fallita FTX. Inoltre, potrebbe influire sulla quotazione della crypto l’immissione in rete di circa 207mila BTC sequestrati dalle autorità degli Stati Uniti e in possesso di alcuni hacker che potrebbero essere utilizzati per compensare i danni a chi ha subito un eventuale sottrazione sottrazione.
Tuttavia, come evidenziato dal caso Grayscale, se da un lato la vendita massiccia di Bitcoin ha congelato per alcuni giorni il prezzo, il numero di richieste di quote negli ETF BTC spot USA continua a crescere, con ottime probabilità di compensare eventuali liquidazioni. Infine, questi eventi secondo gli analisti non avverranno in un solo giorno, ma nell’arco di diversi mesi, portando quindi il mercato a compensare un eventuale inversione del trend.
Tassi di interesse
Altro fattore che, nel breve termine, potrebbe incidere sulle previsioni dei Bitcoin sono i tassi di interesse. In teoria le criptovalute non sono influenzate dalle politiche monetarie delle banche centrali, in quanto strumenti decentralizzati.
Tuttavia, quando i tassi di interesse sono stabili o scendono, prendi il caso in cui la FED e la BCE decidano di abbassare i tassi sui bond e i BTP, potrebbero verificarsi una serie di vantaggi per i Bitcoin.
Infatti, gli investitori tenderanno a chiudere le posizioni a lungo termine, non più vantaggiose, dato i tassi più bassi, e puntare su strumenti a più alta volatilità come le crypto.
Previsioni Bitcoin: 2025
Ad aprile del 2024 un evento che potrebbe incidere sulla quotazione dei Bitcoin è: l’halving. È un meccanismo in base al quale viene ridotto il numero di Bitcoin estratti in rete.
Infatti, la tecnologia creata da Satoshi Nakamoto (nome anonimo dell’ideatore di questa crypto) prevede l’utilizzo di una blockchain basata su una catena di blocchi che dovranno convalidare ogni transazione e archiviarla nella rete.
Per farlo viene utilizzato un protocollo di consenso chiamato Proof of Work (PoW), il quale si basa sul mining. Questa parola identifica sia il processo mediante il quale i miner, contribuiscono al funzionamento della rete, ma anche alla ricompensa collegata alla loro attività , che si concretizza nell’estrazione di un certo numero di criptovalute.
Secondo quanto riportato dal sito Investopedia, al 1° novembre 2023, la blockchain di Bitcoin contava 16.902 nodi, ognuno con una capacità di estrazione di 6,25 BTC: con l’halving questa capacità sarà dimezzata a 3,125.
Come funziona l’halving Bitcoin 2024: in breve
L’halving è un processo che si applica in automatico ogni volta che sono stati estratti circa 210.000 blocchi e quindi, in generale, ogni 4 anni. Un processo che si concluderà nel 2140 quando verrà raggiunto il limite massimo di Bitcoin pari a 21 milioni.
Con il dimezzamento, l’effetto diretto è quello di ridurre il numero di crypto immesse in rete, limitando l’offerta. La conseguenza è quella di un aumento del valore dei Bitcoin esistenti, nel giro di breve tempo. Come riportato da Joe Kelly, CEO della società Unchained, specializzata nei servizi in criptovaluta, negli anni precedenti ad ogni halving si è sempre verificato un incremento del valore dei Bitcoin:
- 28 novembre 2012: dimezzamento a 25 Bitcoin con una crescita del 17,069%;
- 9 luglio 2016: halving a 12,5 BTC con un +284% della quotazione;
- 11 maggio 2020: 6,25 Bitcoin + 559%.
In che modo l’halving potrebbe incidere sui BTC
Secondo le previsioni degli analisti di Forbes, l’halving di aprile 2024 potrebbe spingere, nel giro di pochi mesi, il prezzo dei Bitcoin a quota 100.000$, in modo pessimistico. Invece, le previsioni ottimistiche, per il 2025, ipotizzano una crescita che potrebbe raggiungere anche i 150.000$.
Queste ipotesi sono supportate dal comportamento dei Bitcoin prima e dopo l’halving. In particolare, come riportato da Bloomberg, nei mesi precedenti al dimezzamento, la quotazione dei BTC tende ad aumentare. Successivamente al rally, pre halving, si è aggiunto in passato anche un successivo picco di crescita concluso nel giro di 12/18 mesi.
Questa tesi è rafforzata anche dal comportamento dei miner, che ad oggi posseggono circa 32.000 Bitcoin nei loro portafogli. Infatti, come già avvenuto negli anni precedenti, spesso parte delle criptomonete in loro possesso viene immessa online, compensando il loro guadagno dimezzato. Tuttavia, questo evento non ha prodotto una contrazione della quotazione, ma anzi ha sempre supportato la crescita, permettendo l’introduzione di nuovi Bitcoin sul mercato.
Previsioni quotazione Bitcoin: 2030
In un’interventista rilasciata a caldo alla CNBC, riportata dalla rivista Business Insider, Cathie Wood, il CEO di Ark Invest, una delle società emittenti dei nuovi ETF BTC spot, ha dichiarato che, le previsioni dei Bitcoin per il 2030 sono più che ottimistiche.
Infatti, per questa data si evidenzieranno gli effetti di eventi come l’approvazione degli ETF Bitcoin spot e il processo di halving, che dovrebbe ripetersi per il 2028/2029. Secondo quanto ipotizzato, in modo pessimista, il valore dei Bitcoin crescerà di un ulteriore 50%, raggiungendo un target price a 150.000$. Invece, in una previsione ottimistica, si ipotizza anche il raggiungimento di un range tra i 258.000$ e gli 682.000$.
L’ottimismo sulla crescita dei Bitcoin è confermato anche dagli analisti di Standard Chartered Bank, i quali valutano un target price per il 2025-2030 a quota 200.000$. A questo si aggiunge che la crescita costante negli ultimi anni ha portato sempre più analisti a comparare i Bitcoin all’oro. Vediamo come potrebbe influire in futuro.
Bitcoin come l’oro
L’accostamento Bitcoin e oro era già avvenuto in passato, prima del crypto inverno, considerandoli tra i nuovi beni rifugio. Oggi sono diversi gli analisti che di nuovo parlano della possibilità della crypto a più alta capitalizzazione di spodestare l’oro.
Ad esempio, in un’intervista a Fox Business, Larry Fink, Ceo di Blackrock ha sottolineato come i Bitcoin possono essere definiti una sorta di bene di rifugio digitale, utile come forma di copertura internazionale contro la svalutazione monetaria e l’instabilità fiscale.
Mike MacGlone analista senior di Bloomberg ha evidenziato le ampie potenzialità dei Bitcoin di rientrare tra i beni di rifugio, se dimostreranno di sovraperformare gli investimenti tradizionali e si limiteranno eventuali rischi legati alla volatilità .
Infine, anche Marion Laboure, esperto economista di Deutsche Bank ha dichiarato di come i Bitcoin, un giorno, potrebbero essere considerati come l’oro digitale, ma è necessario renderli degli strumenti affidabili, riducendo la loro ultra-volatilità .
Previsioni Bitcoin a lungo termine: 2040
Quali sono le previsioni dei Bitcoin per il 2040? Ipotizzare un possibile market cap che verrà raggiunto nel lungo termine, non è facile. Infatti, sono diversi i fattori che andranno ad incidere sulla sua quotazione. Ecco quali sono quelli più interessanti:
- numero di monete in circolazione;
- legittimità istituzionale;
- fork sul protocollo Bitcoin
- considerazioni ambientali;
- concorrenza degli altcoin;
Come per altre crypto, il numero di Bitcoin estratti, e quindi introdotti in rete, ha un numero massimo: 21 milioni. Questo dato è stato sin da subito un fattore stabilizzante del prezzo, dato che limita l’inflazione del loro valore, andando anzi a incrementarlo, man mano che sempre più Bitcoin vengono aggiunti nei wallet digitali. Ad oggi sono presenti in rete 19.596.575 Bitcoin (dati Coimarketcap), con un valore di poco meno di 900 milioni di dollari.
Legittimità istituzionale
Prima erano considerati una bolla speculativa, poi sono stati definiti come un investimento senza valore, in quanto monete digitali. Ad oggi sono più di 15 anni che i Bitcoin vengono scambiati in rete, valutati da alcuni trader un’alternativa ai beni rifugio, resistenti al crollo dei mercati, alle guerre, all’inverno delle crypto e alla bancarotta di FTX e di altri exchange.
Per alcuni analisti come quelli di US.News, ormai i Bitcoin hanno acquisito una valenza istituzionale, con un’accettazione nell’essere inseriti nel mondo economico moderno, sia da parte degli investitori retail, ma anche da quelli istituzionali. Basta considerare che, come riportato da siti specializzati nell’analisi sulle crypto, come Coindesk, il numero di portafogli tra i 1.000 e i 10.000 Bitcoin, in possesso di grandi investitori, è in aumento.
Inoltre, a contribuire alla loro accettazione, vi è l’evoluzione delle tecnologie che ha portato a semplificare gli strumenti collegati alla gestione delle valute, si pensi alla creazione di carte crypto o al crescente sviluppo di app crypto. Tutti fattori che contribuiscono alla loro diffusione.
Infine, l’evento di gennaio 2024 con l’approvazione della SEC degli ETF BTC, ha sottolineato i cambiamenti di direzione della politica sul comparto crypto che, nel prossimo decennio, potrebbero portare non solo nuovi regolamenti, ma anche ad ufficializzare l’utilizzo delle criptovalute all’interno delle economie mondiali. L’esempio è il vociferarsi nei prossimi mesi di nuovi ETF legati ad Ethereum.
Fork sul protocollo
Negli anni la rete Bitcoin ha subito una serie di fork, ovvero modifiche nel protocollo oltre ad innovazioni tecnologiche, anche se non eclatanti, come nel caso di altre crypto.
Ad esempio, è oggi possibile scambiare i token BRC-20, ispirati a quelli utilizzati sulla blockchain di Ethereum (ERC-20), con la possibilità di creare token fungibili, supportati dalla rete Bitcoin.
A questo si aggiunge l’introduzione del sistema Lightning Network, che ha la funzione di rendere più veloci le transazioni, favorendone l’utilizzo anche per attività pubbliche e abbassando i costi delle commissioni.
Considerazioni ambientali
La rete dei Bitcoin funziona con il protocollo Proof of Work che richiede un enorme potenza di calcolo dei server, con un consumo energetico elevato. Un fattore che potrebbe incidere sulla crescita futura della rete.
Infatti, negli ultimi anni l’attenzione ambientale ha portato sempre più blockchain a svilupparsi ponendo attenzione all’aspetto green, mentre altre si sono adattate a questo cambiamento.
Vedi il caso di Ethereum che è passata al protocollo Proof of Stake (PoS), diventando ad oggi tra le più grandi criptovalute green. Tuttavia, i Bitcoin continuano a utilizzare il primo protocollo costituito. Ma quali sono le eventuali problematiche per il futuro? Vediamo quelle più interessanti:
- sono diverse le proposte di legge del Governo Usa su una tassa sui consumi delle blockchain digitali;
- il consumo di energia implica ancora delle fees più alte rispetto alle altre reti;
- la scalabilità , anche se potenziata, richiede un numero elevato di nodi per far fronte alle transazioni;
- vi è la concorrenza delle altcoin sviluppate con tecnologie più avanzate.
Concorrenza delle altre altcoin
A minacciare i Bitcoin vi sono una serie di altcoin sviluppate subito dopo, che potrebbero essere, nel futuro, una possibile alternativa ai Bitcoin.
Al primo posto c’è Ethereum con la sua blockchain che permette lo scambio e lo sviluppo di un numero impressionate di token Erc-20. Ad oggi supera il volume di scambi della rete Bitcoin con un consumo energetico ridotto.
Vi sono anche criptovalute emergenti come Ada di Cardano, la prima ad applicare il protocollo Proof of Stake, basato sul sistema di staking crypto. Altro possibile concorrente è Solana, la cui blockchain si basa su un nuovo protocollo come il Proof of History. Infine, devi considerare anche quelle crypto che hanno reso ancora più innovative le blockchain come Avalanche, Hedera Hashgraph e Algorand.
Come comprare Bitcoin
Se hai deciso di investire in Bitcoin, oggi hai diverse opportunità , grazie a un numero crescente di piattaforme che ti permettono di investire con l’acquisto reale, oppure tramite il trading CFD. Ecco quali sono alcune delle migliori.
eToro è una piattaforma multi-asset. Il valore degli investimenti può andare in alto e in basso. Il tuo capitale è a rischio. La piattaforma, offre sia l’investimento in azioni e criptovalute, sia il trading di CFD.
Si prega di notare che i CFD sono strumenti complessi e comportano un alto rischio di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 51% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando fa trading di CFD con questo fornitore. Dovresti considerare se hai capito come funzionano i CFD e se puoi permetterti di correre l’alto rischio di perdere i tuoi soldi.
Questa comunicazione è destinata esclusivamente a scopi informativi ed educativi e non deve essere considerata come consulenza o raccomandazione d'investimento. Le prestazioni passate non sono indicative di risultati futuri. Il Copy Trading non costituisce una consulenza sugli investimenti. Il valore dei vostri investimenti può salire o scendere. Il vostro capitale è a rischio.
Gli investimenti in criptoasset sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni Paesi UE. Nessuna protezione per i consumatori. Possono essere applicate imposte sui profitti.
eToro USA LLC non offre CFD e non rilascia alcuna dichiarazione e non si assume alcuna responsabilità per quanto riguarda l’accuratezza o la completezza del contenuto di questa pubblicazione, che è stata preparata dal nostro partner utilizzando informazioni pubbliche non specifiche di eToro.